Alla scuola Bagnera in vacanza anche i lavori.

Si sono fermati il 23 dicembre scorso, con l’inizio delle vacanze e non sono ancora ripartiti. Nessuna comunicazione sarebbe giunta alla Dirigente sul perché dello stop. 

Ripartiranno probabilmente con l’apertura delle classi per il rientro dalle vacanze, giusto in tempo per creare disagi alle famiglie, proprio quando ci si attende anche il cattivo tempo.
Secondo quanto ci hanno riferito, gli operai sono al lavoro ma non a scuola. Entrano ed escono, prendono materiale e attrezzi, come se stessero lavorando da altra parte, mentre l’avanzamento dei lavori nel plesso scolastico è fermo con le 4 frecce.

Nonostante i proclami fatti in conferenza stampa di fine anno dal Sindaco Filippo Maria Tripoli, il ritardo sembra dunque dovuto all’impiego della ditta da qualche altra parte, con un senso della priorità, sempre più difficile da comprendere.

I lavori, affidati alla ditta “Elcan srl” di Favara, avrebbero dovuto essere consegnati lo scorso 5 settembre, ma l’amministrazione aveva giustificato i ritardi con la difficoltà nel reperimento dei materiali a causa della pandemia(?????), e a metà dicembre era stata proclamata l’imminente conclusione del ripristino del plesso, in risposta ad alcune critiche nate per il grande disagio verificatosi alla prima pioggia, quando i genitori che avevano seguito giornalmente gli interventi di sistemazione e la riqualificazione dell’atrio destinato a spazio giochi, orto didattico, campo convertibile e pista di atletica, avevano sollevato dubbi legittimi sulla bontà dei lavori. Le foto degli allagamenti in più parti del cortile e del traffico in tilt in prossimità degli ingressi, avevano allora fatto il giro dei gruppi social delle mamme.
Non c’è modo in questa città di avere lavori svolti in tempo e a regola d’arte. Che sia un maleficio?!?

Ignazio Soresi

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A parlar di scuole… A rilento i lavori al Bagnera, e troppa tolleranza in strutture educative alternative.

Due operai che procedono a rilento dopo quasi 20 giorno di inspiegabile stop, e poi la visita ispettiva del RUP al Bagnera. Nel frattempo ancora proclami, mentre il mondo della formazione alternativa a Bagheria brancola nel buio, con strutture che hanno le stesse frequentazioni dei riformatori, ma inseriti in contesti residenziali, dove agiscono con baby gang.

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