Bagheria: ”gli animali sono meglio degli uomini”. Il canile municipale dove è finito?

Arrivano novità sul canile municipale, che rendono la vicenda degna di attenzione, mentre stanare le operazioni ”consensuali”, diventa sempre più semplice. Tra le benedizioni a Villa Cattolica e le gare cinofile al Piccolo Parco Urbano i bimbi delle elementari fanno 2+2 , certi bagheresi no.

La campagna elettorale è cominciata a Bagheria, ed ogni membro di questa giunta è sceso in campo nei suoi settori di competenza, peccato però che alcune delle tematiche scelte siano veramente lontanissime dalla realtà del territorio ed altre non siano nemmeno priorità.

Persa la battaglia con l’animo ecologista ed ambientalista della città avendo dato troppo credito ad una delle associazioni scelta come interlocutore preferenziale, che però non ha avuto la forza di manipolare i sentiment sugli abbattimenti (ma alla luce dei fatti venuti fuori non ci sarebbe riuscito nessuno), ora si sta puntando su altro.

Si trasforma un luogo comune, secondo cui gli animali sono meglio degli uomini, aggiungendo che sono anche meglio degli alberi.

Si susseguono allora manifestazioni di sapore animalista e retrogusto ”consensuale” (nel senso della ricerca di consensi) anche per la scelta dei luoghi e dei personaggi tanto vicini a movimenti radical chic.

Quella di domenica prevede anche una raccolta fondi in favore degli animali abbandonati.

Più che la raccolta, le benedizioni e le gare di bellezza, che sono iniziative lodevoli, andrebbe forse definita la vicenda del canile municipale con un intervento deciso di questa amministrazione, che sulla gestione della vicenda, forse avrebbe qualcosina da farsi perdonare, e sulla quale le associazioni dovrebbero vigilare, ma soprattutto intervenire.

C’è una grossa parte del denaro che servirebbe ed è nella disponibilità del comune il luogo, manca il progetto, perché dopo un’assegnazione dello stesso a parenti vari di politici e dirigenti del comune (che il Segretario Generale del Comune, riferisce di avere revocato per inopporunità) nessuno degli altri tecnici comunali ha in animo di accettare e scontentare amici e parenti, ieri infatti, dopo una certa sollecitazione mediatica, una opportuna Determina, ha indicato l’ennesimo cambio di guardia del responsabile unico del procedimento, e l’individuazione del geologo a cui affidare quanto di sua competenza. Questo dimostra, se ce ne fosse bisogno, che il primo affidamento nasceva da presupposti erronei (e siamo buoni), se la stessa figura fu cercata all’esterno. A questo punto il mero motivo di inopportunità ci pare poco rilevante per la revoca. Tutta questa serie di aggiustamenti, rendono la vicenda sempre più degna delle giuste attenzioni in altre sedi, che nemmeno chi dovrebbe per ruolo, pare voler inspiegabilmente invocare.

Vicenda per altro nota a tutti, tranne a certi animalisti che non hanno letto la nostra inchiesta, né ne hanno mai sentito parlare (storie di questa primavera con lettere anonime ai consiglieri che denunciavano comitati d’affari), pur essendo legata ad un argomento che dovrebbe stargli a cuore.

Si preferisce godere delle briciole consentendo a qualcuno l’ulteriore passerella politica, piuttosto che combattere per i veri diritti della comunità animale.

Bagheria non è un comune per tutti.

Ignazio Soresi

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