A Bagheria su questi schermi: “la scelta” protagonista Filippo Tripoli.

Sapremo in queste ore il futuro del nostro sindaco e di un suo assessore, e si aprono scenari distopici per il futuro della città. Oggi restiamo “vergin di servo encomio”, ma ci uniamo alle “mille voci al sonito”.

In queste ore si deciderà il futuro politico del nostro Sindaco Fillippo Tripoli e anche del suo vice, l’assessore Daniele Vella.

Dopo avere giurato alla camera dei deputati regionali, l’onorevole Tripoli riceverà tra poco il secondo stipendio da deputato regionale, seppure sia stata sollevata l’eccezione di incompatibilità alle due cariche, sulla quale si doveva decidere, ma il cui iter si è interrotto per lo scioglimento del governo regionale per cui si andrà a votare, il 25 settembre p.v.

Lo stesso evento ha azzerato i tempi per abbandonare eventuali cariche e potersi proporre per gli scranni di palazzo dei Normanni. Entro oggi dunque Tripoli e Vella, se vogliono avventurarsi nella tornata elettorale dovranno dimettersi.

Cosa che non avverrà molto verosimilmente.

Perché non farlo nei tempi stabiliti? Come potevano prevedere le dimissioni di Musumeci che li avrebbero rimessi in corsa?

Il Sindaco poi concorrerebbe con la coalizione di Renzi rischiando di perdere capra e cavoli, viste le percentuali di cui gode,  per altro pare si siano un po’ raffreddati altri rapporti pregressi che garantivano un certo benessere in termini di consensi.

L’unica opzione rimasta alla sua continuità politica è la seconda “sindacatura” o un ruolo in giunta di peso nella futura eventuale di Emanuele Tornatore, o di Maurizio Lo Galbo se fanno pace, in vista di…

Ma i social sono cattivi consiglieri, e chiunque avrebbe difficoltà a capire i sentiment dei follower sopratutto dopo che il velo di accondiscendenza dell’opinione pubblica si è crepato fortemente, anche per la presenza di nuove voci ( firmate ).

L’attenzione su certe vicende, come l’assegnazione del progetto del canile municipale revocato dal Segretario Comunale (revoca opportumente anticipata dal rifiuto dell’incarico), la vicenda dell’assegnazione di monte Catalfano a privati, e la sua non fruibilità da mesi, ancora la storia del ristorante a Villa Cattolica, l’emergenza sicurezza sul territorio, che ha richiesto addirittura l’intervento del SIULP, il sindacato di polizia con un comunicato, ma anche il mercato del pescato ad Aspra che non è ancora partito, ed infine la vicenda tragica del taglio dei pini in via Bagnera, per la quale promettiamo altre novità a breve, tutte queste vicende ed altre ancora hanno diviso la popolazione, con una parte di Bagheria, quella che certe scelte o mancate scelte le ha subite, che sta aprendo gli occhi.

Questo non è un Comune per tutti, e il messaggio passa sempre più chiaro.

Il Sindaco sa cosa lo aspetta.

Diversa la vicenda del vice Sindaco Daniele Vella, che negli ultimi tempi aveva un po’ smesso i panni del civismo per indossare i suoi propri del PD, questo gli costerà in futuro la possibilità che gli alleati locali lo appoggino per eventuali “sindacature”, ma non gli ha garantito l’appoggio dei vertici locali, che secondo indiscrezioni gli avrebbero bloccato la strada.

Restiamo tutti in trepidante attesa.

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