Individuata tramite Mepa, l’azienda palermitana si aggiudica i lavori in virtù del maggiore ribasso pari a quasi il 19% dell’importo a base d’asta. Ennesimo fallimento?
Si potrebbe sancire definitivamente così il fallimento di uno dei servizi che il comune dovrebbe erogare in automatico, e rende la posizione dell’Assessore al verde pubblico, Massimo Cirano, ancora più ridimensionata.
Il colpo di grazia, riteniamo sia stata la gestione della manutenzione del verde pubblico nelle scuole non ancora ultimata in tutti i plessi, e lo schianto di un albero nei pressi dello stadio comunale di Bagheria.
Quest’ultimo evento, pone l’accento sulla mancata mappatura dello stato di salute degli arbusti sul territorio, soprattutto proprio quelli all’interno degli istituti scolastici, su cui non si è ancora fatta manutenzione, e che ne ritarda la messa in sicurezza a discapito dei nostri figli.
Ma basta fare un giro per la città ovunque ci sia un’aiuola o un’area di verde pubblico, per rendersi conto che parchi e giostrine non sono sufficienti a restituire una immagine green della città.
Con tre pini lasciati ad agonizzare in via Dante in attesa che si danneggino per poterli abbattere senza temere levate di scudi, con il ritardo nell’intervento di rimozione del pino schiantatosi, magari temendo che qualcuno chieda o si chieda ancora che fine hanno fatto i resti dei pini di viale Bagnera, attendiamo si pronunci anche la maggiore associazione ecologista locale, che tace inesorabilmente.
Mentre la riqualificazione del verde in Contrada Monaco, si risolve nella pulizia di uno spazio che le malelingue vogliono destinato a parcheggio per i parrocchiani, con i lavori fermi da dieci giorni (???), è stata liquidata la fattura all’azienda che si sarebbe occupata dei lavori di viale Bagnera.
I lavori sarebbero stati effettuati con parte del famoso mutuo di un milione di euro acceso presso la Cassa depositi e prestiti, per i lavori di manutenzione di alcune strade.
Il che porrebbe la parola fine sulla liceità di tutta l’operazione, mancando persino le variazione necessarie sui piani di intervento, oltre che le autorizzazione della sovrintendenza come già evidenziato.
Bagheria non è un Comune per tutti
Ignazio Soresi
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Che Bagheria non è un comune per tutti è cosa scontata. È però si ha l’impressione che questa testata è aprioristicamente contro ogni qualsiasi azione che l’amministrazione comunale intraprendere senza neppure tentare di verificare se l’iniziativa è o possa andare a buon fine. E in questo specifico caso si dimentica che l’abbandono del verde pubblico è un fenomeno che a Bagheria è un fatto atavico mai affrontato e mai risolto. A scanso di equivoci questa non è una difesa d’ufficio dell’amministrazione cui passiamo addebitare: circolazione caotica e senza nessun controllo; al di là della differenziata, un città sostanzialmente sporca; al di là dell’acquisto della ex Magnolia , mancanza di una politica sanitaria atta a dotare la città di seria struttura ospedaliera; politica turistica ferma alle parole.
Gentilissimo lettore, la ringraziamo per il cortese intervento. Lei ha elencato come negative le stesse identiche cose che abbiamo evidenziato nei nostri articoli come negative. Siamo sostanzialmente d’accordo su tutto.
La vicenda del verde pubblico per quanto atavica, nello specifico evidenzierebbe una serie di illeciti da verificare, che non sono legate all’annosità del problema, ma alla gestione attuale che ne sarebbe responsabile.
Grazie.