CORDOGLIO: Nella casa del Padre, don Luciano Catalano, un grande presbitero che ha segnato la storia della città di Bagheria

Il suo grande cuore dopo tante sofferenze stamani ha ceduto e all’età di 76 anni, don Luciano Catalano è morto assistito amorevolmente delle sorelle e dai fratelli. Don Luciano aveva anche un tumore alla prostata che l’angustiava da tempo.

L’ex parroco della parrocchia di San Pietro che aveva guidato per 35 anni, dallo scorso 15 settembre si era ritirato a vita privata e da Natale non celebrava più l’Eucaristia. Don Luciano, ai più, poteva apparire burbero, ma era dotato di una grande bontà d’animo e generosità. Nessuno di quelli che bussavano alla sua porta infatti, andava mai via a mani vuote. Originario di Calascibetta in provincia di Enna dopo qualche anno dall’ordinazione sacerdotale aveva lasciato il Ministero che riprese dopo un colloquio con il Card. Salvatore Pappalardo che lo nominò parroco della parrocchia di San Pietro.

Amante del bello, aveva realizzato il complesso parrocchiale di San Pietro, funzionale e accogliente. Dotato di una grande capacità organizzativa aveva realizzato numerose attività culturali, artistiche e formative.

Sofferente da tempo, fu colpito da un infarto poco più che quarantenne sul sagrato della chiesa Madrice mentre stava allestendo il Presepe messaggio di cui era un cultore. Da allora è stato un susseguirsi di attacchi al cuore ed era definito dagli stessi medici un miracolo vivente. Lascia in grande vuoto in coloro che lo hanno collaborato, nella comunità parrocchiale e in tutta la Città. L’amministrazione comunale lo scorso settembre gli aveva conferito la cittadinanza onoraria di Bagheria.

Nel pomeriggio la salma sarà accolta in chiesa e alle ore 21 si svolgerà una veglia di preghiera comunitaria.
Le esequie saranno presiedute domani, mercoledì 26 gennaio, alle ore 15 dall’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice che nei giorni della malattia aveva visitato più volte raggiunto nella sua abitazione don Luciano.

La redazione del Pungolo e del “Settimanale di Bagheria” si stringono al dolore delle sorelle e dei fratelli Maria, Cristina, Pippo, Antonio, Anna e Rita e assicura la preghiera di suffragio.



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