Carlo Giammarresi “quella volta che fotografai Battiato”

Una celebre frase di Giuseppe Tornatore recita così “L’arte e la cultura rimandano ad un concetto di bellezza che serve a fornire all’uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile”. Ed è proprio grazie all’amore per l’arte e la cultura che si intrecciano le strade di due personaggi: Carlo Giammarresi, maestro della fotografia, nonché nostro concittadino e Franco Battiato, poeta incontrastato della musica italiana.

Personaggio noto a molti, Carlo Giammarresi nasce a Bagheria e sin da giovanissimo dimostra e sviluppa la sua passione per la fotografia: nascosto dietro quell’obiettivo, riesce a captare e rendere immortali momenti unici. Lo dimostra la straordinaria collezione fotografica – oggetto di alcune mostre avvenute in giro per la Sicilia – gelosamente custodita e curata tra le mura di casa sua.

Giammarresi cattura momenti di vita e attraverso la sua fotografia li fa vivere a chi la ammira: dalle bellezze di Aspra, ai Carnevali in giro per il mondo, passando per il sacro con le fotografie che ritraggono alcuni momenti delle Processioni, fino ad arrivare alla sua collezione “I Divi dello Spettacolo”. Ed è proprio questa, una delle collezioni di cui il Maestro va più fiero!
La sua amata macchina fotografica gli ha, infatti, permesso negli anni di ritrovarsi a pochi centimetri di distanza da illustri celebrità. Basti citare le fotografie che ritraggono Sophia Loren, Alain Delon, Maria Grazia Cucinotta, Eleonora Abbagnato, Roberto Bolle od ancora Vasco Rossi, Franco Battiato e molti altri ancora.

Uno degli incontri che sicuramente il Maestro ricorda con estremo piacere è quello, appunto, con Franco Battiato. L’incontro avviene presso il Grand Hotel Et Des Palmes: il genio della musica italiana, Franco Battiato, è comodamente seduto all’interno della hall dell’hotel e certamente non passa inosservato. Molte sono le persone incuriosite che vorrebbero avvicinarlo. Senza limiti di età, la curiosità dei più giovani e degli adulti è la medesima perché non esiste età giusta per riconoscere l’arte che risiede nelle parole del Poeta.

Chi di noi non si è mai lasciato trasportare dalle bellissime parole di una delle più celebri canzoni di Battiato, “La Cura”? E quanti ancora si sono ritrovati a ballare o semplicemente a tenere il ritmo sulle note di “Centro di gravità permanente”?
Tuttavia, nonostante siano molte le persone che lo accerchiano, Franco Battiato appare un uomo non facilmente avvicinabile, che si concede a pochi. In occasione della sua morte – avvenuta nella sua residenza di Milo, il 18 maggio 2021 – La Repubblica ce lo descrive così: “Un accanito ricercatore di arte e spiritualità, non disposto a compromessi, rigoroso, coerente. A volte sembrava spigoloso, quasi burbero, ma in genere capitava quando si trovava di fronte all’imbecillità o all’ignoranza, quelle davvero non le sopportava, altrimenti era gentile, protettivo, un uomo che aveva scelto la musica per
raggiungere un obiettivo che andava molto al di là della musica stessa.

Per questo il suono gli era sacro, per questo l’atto della composizione era per lui il più sublime e insostituibile dei gesti
umani, l’unico in grado di elevarci, di portarci in prossimità di quella verità che ha inseguito per tutta la vita, fino all’ultimo dei
suoi giorni terreni.” Proprio questa sua vocazione all’arte, al riconoscere e ricercare la qualità nel prossimo, gli suggerisce di dedicare qualche minuto del suo tempo a Carlo Giammarresi. Così viene scattata la foto qui ritratta, che il Maestro custodisce con amore.

Quella foto concessagli in virtù dell’Arte che riconosce l’Arte, autografata ed accompagnata da una dedica affettuosa che il Poeta della musica italiana dedica al Maestro della fotografia bagherese. Un ricordo che oggi che Battiato ci ha lasciati, diventa ancora più prezioso per Carlo Giammarresi che ha voluto condividerlo con noi per ricordare un Artista, un Poeta, un Uomo, in poche parole: Franco Battiato!

Silvia Sorci



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