STSicily – Aiuto alle imprese ad internazionalizzarsi e motivare i giovani a trovare lavoro

Intervista al fondatore Piero Tuzzo

Piero Tuzzo - Fondatore di StSicily

Esportiamo la Sicilia, restando in Sicilia”, è il motto di StSticily, azienda giovane e dinamica, specializzata nell’internazionalizzazione di impresa, attraverso il marchio Internship Camp ®, un’iniziativa grazie alla quale giovani da tutto il mondo vengono inseriti e seguiti in aziende Siciliane per lavorare al loro sviluppo e a quello dell’intero territorio.

In pratica StSicily opera come “intermediario” , che agisce su tre destinatari e direttrici principali:

    • La scuola, supportando gli studenti stranieri nel creare occasioni di impiego attraverso percorsi di stage e di formazione in azienda
    • PMI e start up interessate allo sviluppo internazionale, per le quali cercano risorse giovani da far crescere, che segue e porta avanti progetti di sviluppo business
    • Il territorio che richiede una valorizzazione dal punto di vista turistico.

StSicily offre un programma di stage mirato a fornire agli studenti l’opportunità di acquisire, in azienda, un’esperienza di lavoro internazionale in lingua inglese, all’interno dell’accogliente contesto della regione siciliana, e alle aziende l’opportunità di vivere un ambiente internazionale e sviluppare il business all’estero. L’esperienza di StSicily ci è stata raccontata in questa intervista a Piero Tuzzo, suo co-fondatore.

Piero, di cosa si occupa StSicily?

Si occupa di Consulenza per lo Sviluppo del Business, con particolare riguardo ai processi di internazionalizzazione e alle relative esigenze di formazione, con focus specifico sul mondo delle PMI. Gestiamo progetti che, attraverso lo sviluppo della singola impresa, siano produttivi di ricadute positive anche per l’intero territorio, ciò che rappresenta la nostra idea di PROGRESSO.

In cosa consiste esattamente l’idea dell’Internship Camp, e come è nata?

I percorsi formativi di StSicily sono progettati per coinvolgere un numero limitato di studenti stranieri, principalmente provenienti da Istituti Tecnici Superiori e Business School, che vogliano sviluppare un percorso di crescita professionale, svolgendo attività pratiche in un ambiente altamente stimolante. Gli allievi, lavorando sotto la supervisione di tutor esperti, accresceranno le loro competenze, operando su tematiche legate a sviluppo del business, marketing operativo, e commercio internazionale. StSicily, nel suo ruolo di intermediario e consulente, seleziona con cura studenti, scuole partner e aziende.

L’internship camp è un’idea semplice quanto rivoluzionaria. È nata nel 2016 dall’idea di tre ragazze di una Scuola Francese BTS (Brevet de Technicien Supérieur), il Lycee Fragonard. L’idea era di far venire giovani da tutto il mondo in Sicilia, per sviluppare una World Wide Identity, formarli, inserirli nelle aziende del territorio, e seguirli, aiutando le stesse aziende a trovare nuovi clienti all’Estero e nello stesso tempo promuovendo il territorio. Quando queste ragazze hanno sottoposto l’idea alla loro insegnante, quest’ultima era scettica sulla fattibilità dell’idea. Noi, invece, ci abbiamo creduto sin dall’inizio. I fatti ci hanno dato ragione, perché, abbiamo avuto una crescita esponenziale. Siamo passati, infatti, da 4 studenti nel 2016, a 16 nel 2017, 35 nel 2018, 75 nel 2019, 200 studenti On line nel 2020, e siamo ripartiti nel 2021 con gli internship Camp in Sicilia, ma anche in Toscana, e in Germania (a Monaco di Baviera). A queste tre ragazze dobbiamo molto. I loro Nomi? Roxanne Heimbourger, Clémence Trocme e Clara Chedeville.

Hai lavorato molto all’estero, conoscendo altre realtà imprenditoriali e acquisendo sicuramente nuove competenze. Quanto ha inciso questo fattore nel ruolo che svolgi presso STSicily?

Si, ho lavorato in realtà nazionali e internazionali, principalmente nel decennio 2000-2010. Ho incontrato colleghi e responsabili fantastici che mi hanno insegnato molto: gestire numeri, supervisionare processi, e gestire problemi complessi. Mi piace ricordare, fra queste, le esperienze nelle aziende CDC Point con Sandro Bertelli e Fabio Pecchia, che rappresentano per me dei punti di riferimento molto importanti, oltre che essere grandi amici.

Recentemente si ricorre sempre più spesso a figure professionali mirate a sviluppare capacità e competenze individuali, come ad esempio il coach, attività che svolgi anche tu, a cui si affiancano i mentor e i tutor. Tuttavia, molti non hanno le idee abbastanza chiare su quelle che sono le differenze fra queste nuove professioni. Puoi parlarcene?

Attraverso il mentoring, manager di elevata seniority aiutano giovani (ma anche non più giovani) ad acquisire un un approccio al lavoro attraverso la definizione di un piano di sviluppo personale e di carriera focalizzato su obiettivi molto pratici.

Il tutoring è un processo di formazione dove una figura più esperta accompagna l’allievo nell’apprendimento. Il tutor insegna , trasmette conoscenza , crea e condivide contenuti, facendo in modo che sia favorita l’assimilazione.

Il coach, infine, il cui termine deriva dal francese coche (ovvero cocchiere), è “colui che guida”. L’origine della parola quindi rende lampante il significato odierno del termine: il coach è colui che supporta il proprio studente o cliente nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma non pretendendo di sapere nulla, anzi muovendosi nel non sapere, nell’arte maieutica. Lo fa con ascolto, pazienza e spiccata empatia. Il coaching è in definitiva, una “partnership”, che attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirando la persona a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.

L’attuale pandemia da Covid-19 ha limitato in qualche modo l’attività di StSicily?

Ci ha limitati inizialmente nel 2020, ma siamo ripartiti. Devo molto alla scoperta del Coaching, che ho fatto quando ero bloccato dalla pandemia in Russia. Molto sostegno è derivato dalla costante applicazione di “GROW”, il nostro modello metodologico di riferimento, che, opera sulla crescita attraverso le componenti che all’acronimo danno il nome, ovvero: Goal, Realtà, Opzioni e Will. Il Covid può cambiare i nostri piani, ma non fermerà mai i nostri sogni”. Riletto in chiave COVID: il Goal, cioè l’obiettivo (il grande sogno, la nostra visione) era chiara, ma la Realtà era mutata; si trattava quindi di esaminare le Opzioni possibili e infine di Fare (Will), di agire.

Quanto è stimolante per te, lavorare in un ambiente internazionale e multiculturale, come StSicily?

Molto stimolante. Ho colleghi indiani, italiani, russi, tedeschi, francesi, con cui si ha la possibilità di mettere in pratica diversi approcci e diverse filosofie di vita. È un modo per apprendere sempre, sia sul piano personale che professionale.

Quali sono i momenti che, secondo te, hanno rappresentato un grande successo di StSicily?

La fase iniziale, sicuramente, quando abbiamo preso nuovi studenti come team Leader; i miei colleghi: Ankit karkera, Deekshith Shetty, e Neelshesh Poojari. L’aver coinvolto, inoltre, studenti che hanno fatto internship Camp a ritornare a lavorare con noi; come Ines Bahloul. A lei, alla Scuola Lycee Monfort e alla professoressa Silvie Jeanne dobbiamo molto. Importante è stata anche la partnership con WeStart, incubatore di startup, formato da diversi professionisti prevalentemente siciliani. Con il fondatore di WeStart, Manfredi Mercadante, ci accomuna lo stesso desiderio di cambiare le cose, di portare sviluppo in Sicilia.

Quali sono gli obiettivi attuali di StSicily?

Stiamo cercando attualmente aziende interessate a sviluppare il proprio business all’estero, ed anche studenti italiani, fortemente motivati a seguire un percorso formativo, sotto forma di stage, in un altro stato, per fare business a loro volta.

Quali saranno i progetti futuri di StSicily?

Aprire internship camp in ogni capitale europea, per creare possibilità di fare internship in un ambiente internazionale, “scoprire” i territori, mescolandosi con ragazzi di tutto il mondo, e aiutando le aziende a sviluppare il loro business, oltre i loro confini territoriali. Per quanto riguarda l’allargamento della rete internazionale, necessaria ad aiutare lo sviluppo delle imprese all’estero, abbiamo definito un accordo di collaborazione con Maurizio Quarta e la sua Temporary Management & Capital Advisors, tra le più note società del settore, che ci permette di accedere ad un bacino di competenze manageriali nei 27 paesi in cui opera il gruppo di cui è uno dei partner fondatori. Siamo, molto lieti, inoltre di essere associati con Sicindustria, associazione degli industriali della regione Sicilia, che è il cuore pulsante dell’impresa sul territorio, inteso come centro di sviluppo, di confronto, e di crescita.

Quale consiglio daresti a chi decida di avere successo nella vita professionale?

Sono un coach, e di solito non do consigli, ma faccio e mi faccio tantissime domande. Lo facevo da piccolo, ho continuato durante il liceo, nel percorso di master, e per tutta la mia vita professionale e non. Questa mia eccessiva curiosità, spesso era fonte di scherno. Ho sempre considerato cambiamenti e le sfide, come una opportunità. Citando Muhammad Ali “Impossibile è solo una parola pronunciata da uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida”. Quindi so che non si fa, ma rispondo a una domanda con una altra domanda: “Come cambierebbe la vostra vita se vi faceste delle domande, e iniziereste a pensare che nulla è impossibile”?

Nicola Scardina

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