L’AMB incassa oltre 500 mila euro dalla differenziata, ma pesa il costo dell’umido. La strada, però, è tracciata.

La società municipalizzata AMB spa ha fatturato alle aziende che si occupano della filiera oltre 500 mila per la raccolta differenziata. Lo ha reso noto il Presidente, Vito Matranga, con una nota stampa. Un dato importante che conferma il buon andamento della raccolta differenziata in città che, ovviamente, può ancora migliorare tantissimo.

Cerchiamo di capire come avviene il ciclo della raccolta differenziata e quali vantaggi ne ricavano le casse comunali e l’ambiente.

Intanto il punto fermo da cui partire è la situazione delle discariche siciliane al collasso e strapiene di rifiuti. Una bomba ecologica che pesa sulle spalle dei siciliani. La situazione delle discariche ha imposto maggiori controlli al conferimento ed i compattatori devono contenere solo i rifiuti che altrimenti non possono essere differenziabili. Quindi non devono contenere materiale che può essere differenziato.

Detto questo la raccolta differenziata di carta e cartone, plastica e vetro viene eseguito dall’AMB tramite il porta a porta e i centri di raccolta o le isole ecologiche del sabato. Questo materiale più è di qualità più entrate garantiscono alla municipalizzata che li conferisce alle piattaforme dedicate con il controllo della filiera.

In pratica, ad esempio, il cartone delle attività commerciali e la carta dei cittadini viene conferita alla piattaforma “Palermo Recuperi” che è collegata al CONAI, il consorzio nazionale di filiera per la carta ed il cartone. Tutti i conferimenti vengono pesati e registrati e si effettua un test per verificare la qualità del prodotto e la quantità di materiale estraneo alla carta e al cartone. Minore è la quantità di impurità maggiore è il prezzo pagato dalla filiera alla AMB.

Capite bene che la qualità della raccolta differenziata è fondamentale per aumentare le entrate AMB. Stesso discorso vale per la plastica ed il vetro. In totale nel 2020 la AMB ha fatturato 520.799.23 euro alle filiere di recupero del materiale. Una buona cifra.

Punto dolente della Sicilia la mancanza di impianti per il trattamento dell’umido. In questo caso l’assenza di impianti rende oneroso lo smaltimento corretto dell’umido ed i costi per gestirlo aumentano esponenzialmente se considerate il viaggio fuori regione.

Ultimamente è stato conferito in Campania ed il Calabria con cifre che arrivano a 240 € a tonnellata di rifiuto UMIDO smaltito. In questo caso la raccolta differenziata dell’umido si trasforma in un costo esorbitante per le casse comunali e non in un vantaggio cosi come avviene nel resto d’Italia.

Colpa di una arretratezza delle strutture e degli impianti che in Sicilia sono prossimi allo zero assoluto.

Speriamo che nei prossimi mesi si trovi una soluzione per il problema dell’umido e per il conferimento in discarica del rimanente rifiuto indifferenziato.

Invitiamo i cittadini ad eseguire bene la raccolta differenziata perchè è fondamentale per noi e per l’ambiente in cui viviamo.



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