Palermo: candidati lamentano forti discriminazioni nel concorso RAP

Palermo: candidati lamentano forti discriminazioni nel concorso RAP

Mentre si parla tanto di “occupabili” , di fasce di età in cui si è ancora abili al lavoro e in cui, la percezione di un sussidio diventa un delitto, in uno dei primi concorsi del 2023, la selezione sarebbe fortemente discriminatoria proprio su questo requisito. Scade il 27 gennaio prossimo il termine ultimo per la presentazione della domanda concorso per la copertura di 306 posti di operaio a tempo indeterminato presso la Risorse Ambiente Palermo S.p.a. Nella pompa magna dell’annuncio che indicava la svolta in direzione dell’avvio al lavoro del , anche come risposta ideologica al reddito di cittadinanza, sono sfuggite a molti alcune discrepanze del bando che individuano, immediatamente il candidato ideale, tagliando le gambe ad una pletora di candidati, ma, attuando di fatto, quella che sembrerebbe una violazione del che disciplina la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro. il candidato ideale che, ancora prima di presentare la domanda sa di avere vinto, è un giovane di età inferiore ai 30 anni (così che l’azienda possa accedere a tutte le agevolazioni e sgravi del caso), con 4 figli a carico(???), diploma di scuola superiore conseguito con la massima votazione (seppure il concorso preveda il solo conseguimento del diploma di licenza media), possesso di tutte e tre le patenti A,B e C ( non necessarie all’espletamento della mansione J che prevede al massimo la guida di una con pat. A) e che non abbia mai avuto un contratto a tempo indeterminato (che sia stato stagionale o sia di prima occupazione). La pure prevista prova di selezione consistente in un test a risposte multiple, non aggiunge punteggio, ma è solamente confermativa dei titoli, escludendo la possibilità di recuperare da parte magari di chi ha qualche hanno in più, con un meccanismo incomprensibile per cui basta ottenere un punteggio di 30 risposte corrette su 50, senza alcuna premialitá prevista per chi dovesse invece rispondere correttamente a tutte. La cosa identifica una fascia di utenti del digitale che discrimina fortemente per fascia di età e per estrazione socio-culturale. Senza contare che sembra siano nati dei E qui ben si inserisce un’altra considerazione: la stessa RAP ha previsto qualcosa come 50 mila domande. Avendo richiesto un contributo di 15 euro a candidato, l’azienda incasserebbe per espletare questo concorso 750 mila euro, consentendo poi l’accesso alla prova scritta solo a 3000 candidati selezionati coi criteri discriminatori che abbiamo indicato. 35, della durata di 4 anni, sono stati prorogati, guarda caso, giusto in questi giorni nella Legge di Bilancio 2023. E dopo questi 4 anni? Risulta incomprensibile infine come, alle maggiori sigle sindacali che visionano il bando prima della sua pubblicazione, siano sfuggiti questi particolari che pure sembrano evidenti, ricordiamo come il già citato dlgs 216/2003 all’art. 5 preveda che: “…Le rappresentanze locali delle organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative a livello nazionale non siano individuabili in modo diretto e immediato le persone lese dalla discriminazione.” Non si tratta di interpretazione dei requisiti nel bando, si tratta di una semplice lettura, questi dati sono incontrovertibili. Parrebbe quindi che l’ente emittente pur dovendo sottostare alla normativa di pari opportunità, ne dichiari l’applicazione, ma ne aggiri le indicazioni, commettendo di fatto una violazione, che apre uno scenario di legittimi ricorsi, che notoriamente rallenteranno l’iter e procureranno anche danno economico per gli utenti finali, i cittadini (ricordiamo infatti che la RAP è un’azienda partecipata del Comune del capoluogo siciliano). Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007 Il concorso “Castelbuono si racconta”  è la seconda edizione di un progetto  pensato e realizzato per la prima volta nel 2015  da Vincenzo Cucco, dall’  A.P.S. Fotoriflettendo , con il supporto dell’Amministrazione Comunale di Castelbuono . La magia dei ricordi del Professore Antonino Russo. Quando tutto era genuino, e i ragazzi correvano per gioia di vivere anche nelle ristrettezze. Quando la strada polverosa era più decorosa delle nostre strade moderne. La preside Turiano: “Aiutare il prossimo con le proprie risorse è tutto ciò che ci rimane” Ancora un racconto del Professore Antonino Russo di una disarmante attualità. La figura quasi romantica del malavitoso dei quartieri partenopei, contrapposta a figure che di romantico non hanno più nulla se non il soprannome dato loro immeritatamente :”la primula rossa”. ROSA ROSSA SIMBOLO DI QUELL’ AMORE IN GRADO DI SUPERARE CON CORAGGIO OGNI DIFFICOLTA’, BATTAGLIA, RAGGIUNGENDO LA SPERANZA Oggi, da semplice cittadino, da battezzato e cristiano, ho desiderato omaggiare con tre rose, tre uomini di grande spessore di umanità e di coraggio, per la grande testimonianza che hanno trasmesso prima in vita e, dopo la loro morte, alle future generazioni. Non ho voluto fare una selezione, scegliendo i “migliori” escludendo altri. Assolutamente no, Palermo: grande emozione per Milonga del cielo Tour 2023 alla chiesa di Sant’ Anna Il 26 Gennaio 2023 ha visto il concerto di beneficenza e in memoria delle vittime dell’Olocausto presso la Chiesa di Sant’Anna. La BachStringOrchestra, diretta dal Maestro Michele La Cagnina, ha offerto uno spettacolo unico, con musiche classiche, rock e musical. Tra i vari artisti, si sono esibiti il violinista e cantante Salvatore Petrotto Professore dell’Orchestra