Ogni settimana “Tre domande ai candidati a sindaco”

In questo numero i primi tre quesiti e le prime cinque risposte

Fra tre settimane quasi 50mila bagheresi si recheranno alle urne per scegliere il futuro sindaco (ballottaggio permettendo) ed i componenti del prossimo consiglio comunale, che da 30 passeranno a 25. La redazione del “Settimanale di Bagheria” ha deciso di porre tre domande ai cinque candidati a sindaco.

Le tre domande formulate:

1) -Cosa ha fatto scattare in Lei la scintilla che l’ha convinta a scendere in campo?

2) -Bagheria ha tanti, tantissimi problemi. Quale sarà il primo che intenderà affrontare?

3) -Il suo progetto sull’ammodernamento della macchina burocratica e del rapporto istituzionale in generale con i cittadini.

LE RISPOSTE ALLA PRIMA DOMANDA

Antonio Belvedere

La scintilla sono state le condizioni di degrado della città, del territorio, il caos che vedo in ogni cosa, in ogni luogo: dal mare al patrimonio culturale, dall’acqua che non possiamo bere alle strade chiuse, impraticabili, dai tombini intasati al sottopasso che si allaga ad ogni pioggia, al nostro Cimitero, dove anche la sacralità della morte è stata violata.

Ho trasformato la rabbia, la frustrazione, il senso di impotenza in azione. Cittadinanza attiva si chiama oggi. Se fossi rimasto a guardare, mi sarei fatto del male. Istintivamente non mi sono fidato delle persone che cominciavano a proporsi e meno che mai delle grandi coalizioni che si stavano formando.

Stesso copione, stessa rappresentazione paesana e arcaica della politica. Penso che Bagheria e Aspra meritino qualcosa di più.

Alessandra Iannì

Il lungo periodo di formazione e sperimentazione che si è concretizzato prima nell’associazione culturale e poi nel movimento politico “Movimentiamo Baaria”.

In questi due contenitori, culturale e politico, abbiamo trattato punti importanti della comunità bagherese e asprense tra i quali: lavoro, rivoluzione digitale che coinvolge soprattutto le nuove generazioni, agricoltura, ecologia.

A tutti questi temi abbiamo dato risposte e soluzioni. Tutto questo bagaglio di esperienze e conoscenze è alla base della mia candidatura a sindaco della città di Bagheria.

Romina Aiello

La mia candidatura a Sindaco è frutto di una scelta consapevole e condivisa da tutte le componenti del MoVimento 5 Stelle di Bagheria, che abbraccia non soltanto l’attuale amministrazione ma anche il gruppo degli attivisti. Ritengo che la cura, l’attenzione e la crescita del proprio territorio debbano essere le principali prerogative dei gruppi politici.

Governare la propria città non deve rappresentare un trampolino di lancio verso una carriera nelle istituzioni, ma deve essere un atto di responsabilità. Nel corso degli ultimi 5 anni abbiamo provato a mettere Bagheria davanti a qualsiasi velleità personale, mantenendo una maggioranza solidissima in aula e una giunta che, fatte salve alcune eccezioni, è rimasta praticamente la stessa dall’inizio alla fine.

Vogliamo poter continuare a camminare sul sentiero tracciato, consapevoli che l’esperienza maturata e la fuoriuscita dal dissesto economico possano permetterci di realizzare ulteriori progetti e di rimuovere quegli ostacoli che, come ovvio che sia, hanno talvolta rallentato il nostro lavoro. La stabilità amministrativa sarebbe una grande novità per la nostra città e permetterebbe di seguire una linea unica, coerente e durevole.

Gino Di Stefano

Ho deciso di scendere in campo innanzitutto perché sono bagherese e da politico non posso più permettere che questa città cada definitivamente nell’oblio, con una situazione finanziaria disastrosa che si ripercuoterà ancora una volta sulle tasche di noi cittadini.

Cinque anni fa i cittadini hanno votato il Movimento 5 Stelle convinti del fatto che potesse cambiare le cose: oggi abbiamo la certezza che nulla è cambiato e molto è peggiorato. Quando ho deciso che mi sarei candidato sindaco ho pensato innanzitutto a creare le giuste alleanze, affinchè una volta eletto possa essere in grado di dare risposte certe ai miei concittadini. Sono convinto, senza presunzione alcuna, di essere l’unico candidato sindaco in questa competizione elettorale ad avere creato quei giusti e necessari canali istituzionali a livello regionale e nazionale, che ci consentiranno di avviare nell’immediato una inversione di tendenza in tutti i settori: dai rifiuti, all’aurbanistica, dalla gestione dell’acqua al cimitero comunale, dal sociale al lavoro.

Ho voluto fortemente che il mio progetto politico avesse anche una connotazione partitica oltre che civica. Sarò sostenuto da ben sei liste, di cui 4 di partito (Lega – Forza Italia – Diventerà Bellissima” – UDC) e due liste civiche (“L’Aquilone” e Bagheria Popolare”). Potere avere il sostegno di partiti che oggi governano a livello nazionale come la Lega e regionale come il movimento del governatore Musumeci, ci dà la certezza di poter contare – in caso di elezione – su un appoggio fattivo e concreto per garantire un futuro alla nostra città.

Ho sempre inteso la politica come servizio ai cittadini, come contatto quotidiano con la gente, da coinvolgere nelle scelte decisive per il futuro della nostra Bagheria, con l’intento di rappresentare tutte le istanze provenienti dalla società civile all’interno dell’Istituzione comunale.

Come ben sanno tutti coloro che mi conoscono, sono per una politica lineare e trasparente e contro ogni trasformismo, convinto che mantenere fede al mandato ricevuto dagli elettori sia il primo dovere di ogni buon politico. E io sono una persona che mantiene sempre la parola data.

Filippo Tripoli

Ho sempre fatto politica sin da ragazzo perché ho sempre pensato che ognuno di noi deve dare il proprio contributo per migliorare la realtà in cui vive. Inoltre, in questi ultimi anni con tanti altri cittadini ed esponenti politici locali abbiamo condiviso un percorso di impegno per il bene della città.

Per cui quando nei mesi scorsi mi è stato chiesto di rappresentare una coalizione civica ampia che finalmente affrontasse e risolvesse i problemi della nostra città, dopo un’attenta riflessione, ho deciso di accettare.

Quindi nessuna scintilla ma la consapevolezza e la responsabilità di dare seguito a quanto fatto per imprimere una svolta per Bagheria e per i bagheresi. Bagheria ha tanti, tantissimi problemi.


LE RISPOSTE ALLA SECONDA DOMANDA

Antonio Belvedere

Come dice lei i problemi sono tanti e per iniziare c’e l’imbarazzo della scelta. Certo la strada interrotta Aspra-Ficarazzi è certamente una grave emergenza, l’economia asprense è in grande sofferenza. Diciamo che inizierei da li chiedendo un incontro immediato con Orlando per cercare di sbloccare la situazione ragionando insieme. Mi chiedo come si possa chiudere un collegamento nevralgico per tanti mesi sulla base solo di “ispezioni visive”. E pare anche che tra le ultime analisi effettuate non c’era neanche stavolta la prova di carico. Io queste cose non le capirò mai, ne posso accettarle.

Ho visto altri candidati esibire modellini di ponti prefabbricati pronti ad essere montati come alternativa provvisoria. Credo che non vada scartata nessuna ipotesi. L’importante è che il collegamento venga immediatamente ripristinato.

Alessandra Iannì

La prima urgenza è il lavoro. E come prima soluzione a questa emergenza del lavoro noi vediamo l’edilizia che è stata ed è tutt’ora, motore di sviluppo della nostra comunità. Edilizia intesa anche come attività di ristrutturazione, manutenzione e modernizzazione dell’esistente.

Romina Aiello

Sappiamo benissimo che Bagheria richieda un approccio globale ai problemi e che non sia proficuo lavorare per compartimenti stagni. Nel 2014 il dissesto imponeva di mettere mano prima di tutto al risanamento delle casse dell’ente.

Ci ritrovavamo una macchina amministrativa priva degli strumenti di programmazione e contabilità, con pesanti ricadute sull’organizzazione generale del Comune e sugli interventi ordinari.

Grazie all’approvazione dei bilanci, oggi è possibile programmare interventi mirati senza cadere nell’ansia da prestazione prodotta dalle emergenze.

Chiaramente bisogna darsi delle priorità, tra le quali spicca il miglioramento della raccolta differenziata, oggi al 40%. Il perfezionamento del sistema “porta a porta”, l’abbattimento dei costi della tassa rifiuti e la realizzazione del Centro Comune di Raccolta possono portarci a realizzare quel cosiddetto salto di qualità e ad entrare nel novero dei comuni virtuosi. Ma bisogna mantenere alta l’attenzione anche sull’edilizia scolastica, sulla manutenzione delle strade e del verde urbano, sulla valorizzazione dei nostri beni monumentali artistici, sull’ampliamento del cimitero, per il quale vorremmo realizzare un nuovo project financing con tempio crematorio.

Vorremmo, poi, portare a termine due importantissimi progetti che Bagheria aspetta da troppo tempo: la ristrutturazione della Scuola Gramsci e l’ampliamento dello Svincolo Autostradale.

Con orgoglio possiamo affermare che sono già stati affidati i lavori per entrambi i progetti e i cantieri verranno avviati a breve.

Gino Di Stefano

Il primo problema da affrontare sarà sicuramente l’abusivismo edilizio. Oggi molti cittadini bagheresi rischiano di vedersi abbattere la propria abitazione, costruita in anni in cui molto era consentito a livello locale.

Oggi – come sappiamo – le cose sono cambiate e le norme sono rigidissime. Non avendo il Sindaco alcun potere di sospensione delle procedure di demolizioni emesse a seguito di sentenze dei Tribunali oltre a quelle indicate dalla Procura (molte quelle già esecutive a carico di cittadini bagheresi), cercherò se eletto una immediata interlocuzione con il Governo Regionale e Nazionale, al fine di prevedere eventuali modifiche normative per garantire il diritto all’abitazione in tutte quegli immobili raggiunti da tali provvedimenti a prescindere dalla zone del PRG in cui essi ricadono.

Ribadisco ancora una volta che siamo l’unica coalizione in grado di poter avviare nell’immediato un canale istituzionale diretto, essendo i partiti nazionali e regionali nostri alleati in questa competizione elettorale.

Pertanto, avvieremo l’immediata verifica delle pratiche relative alle demolizioni di manufatti abusivi indicati dalla Procura e quelli già in itinere. Sarò al fianco dei cittadini interessati da ordinanze di demolizione, attivando sin da subito un tavolo tecnico con tutti gli organi regionali competenti e uffici del Governo sul territorio.

Filippo Tripoli

Non c’è una priorità in assoluto ma alcune priorità che vanno affrontate in modo strutturale e che abbiamo inserito nel nostro programma sotto la voce “emergenze”.

Mi riferisco alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione del servizio idrico e del Cimitero, alla riqualificazione dei quartieri e rifacimento del manto stradale delle nostre arterie principali.

Si tratta di problemi che compromettono la qualità della vita dei cittadini. Per risolverli abbiamo studiato una soluzione a breve termine che consentirà di migliorare la situazione e una a lungo termine per risolverla in maniera definitiva.

L’altra parte del nostro programma prevede invece degli obiettivi a medio e lungo periodo. Questo non vuol dire che vengono in secondo piano ma che c’è bisogno di una programmazione per realizzarli. Ne cito solo alcuni per brevità. Abbiamo intenzione di realizzare la Casa della Salute, concentrando lì tutti i servizi sanitari.

Questo ci farebbe ottenere una maggiore efficienza e una maggiore qualità nell’erogazione delle prestazioni, oltre ad un risparmio dei costi di almeno 200 mila euro.

Abbiamo già sondato la possibilità concreta di riportare a Bagheria un polo universitario. Siamo convinti che bisogna riqualificare e riattivare gli spazi comuni affidandone la gestione e la cura alle organizzazioni del Terzo settore e ai cittadini stessi. Un capitolo poi è dedicato ad Aspra, una frazione dalle straordinarie potenzialità turistiche che vogliamo sfruttare sin da subito attraverso la realizzazione di azioni di riqualificazione urbana e di attività artistico culturali legate alla cultura marinara.


LE RISPOSTE ALLA TERZA DOMANDA

Antonio Belvedere

Voglio incontrare i dipendenti comunali, in assemblea ma anche riceverli, se lo vorranno, in riunioni piu ristrette. Voglio ascoltarli, motivarli, farli sentire parti importanti di una squadra che deve marciare unita. Credo che il Sindaco, cosi come il Dirigente di una scuola, possa fare molto per dare la marcia giusta, le motivazioni giuste al lavoro e all’impegno di queste persone.

Poi voglio andare in strada, io cammino molto, lo faccio da quando, diciannovenne, cominciai a guardare questo territorio con gli occhi del progettista, che “vede”in anticipo le trasformazioni, le potenzialita, le vocazioni dei luoghi.

Voglio dislocare ad Aspra l’assessorato al turismo e alle attivita produttive, e una serie di uffici essenziali. Ed una volta la settimana il Sindaco sarà al lavoro nella sede di Aspra per far sentire la presenza della Amministrazione ai cittadini della frazione.

E poi mi creda, le idee non ci mancano.

Alessandra Iannì

Noi pensiamo che la struttura burocratica si può gestire in tre modi:

a) completamento della digitalizzazione dei servizi;

b) formazione continua del personale;

c) premialità e valorizzazione del capitale umano.

Bisogna poi aprire al dialogo e all’ascolto dei cittadini, associazioni, scuole e parrocchie per conoscere e affrontare i problemi sociali e trovare le possibili soluzioni.

Romina Aiello

La nostra amministrazione ha già proceduto alla riorganizzazione della macchina amministrativa, sostituendo le posizioni dei dirigenti con quelle delle direzioni apicali.

Questo ci ha permesso di snellire alcuni passaggi e di avere un numero più alto di dipendenti a cui affidare maggiori responsabilità. Abbiamo, inoltre, attivato diversi servizi per favorire la comunicazione tra i cittadini e la pubblica amministrazione come ad esempio Comuni-Chiamo, Cittadino Vigile, l’albo pretorio online su Telegram.

Sotto questo aspetto siamo stati brillantemente coadiuvati dall’Ufficio Stampa e dall’ICP, pronti a registrare ogni singola richiesta degli utenti. Tuttavia siamo coscienti che il cittadino vorrebbe un contatto più diretto con i propri rappresentanti politici ma bisogna anche ammettere che in una città con 58000 abitanti è complesso poter rispondere quotidianamente ad ogni singola esigenza.

Dal canto nostro proveremo a fare il possibile per mantenere quel rapporto di fiducia e comprensione, che deve essere indispensabile per amministrare bene.

Ma se è vero che possiamo migliorare ulteriormente il profilo del contatto diretto con il singolo cittadino, è altrettanto vero che la capacità di fare rete è stata una dei nostri cavalli di battaglia.

Si pensi ai Patti di collaborazione, alla nascita della Casa del Volontariato, alla Stagione Concertistica giunta alla terza edizione, all’istituzione della Consulta Comunale Giovanile, alla realizzazione di progetti tramite il Bilancio partecipato.

Percorsi che, come detto, vogliamo migliorare e portare a compimento.

Gino Di Stefano

Occorre semplificare quanto più è possibile le procedure amministrative al fine di garantire trasparenza e funzionalità; elimineremo gli sprechi che incombono su tutto l’apparato; ridaremo fiducia e vigore al personale attraverso la logica meritocratica delle diverse figure professionali;

Riteniamo che a Bagheria si possa aprire una nuova stagione di crescita e sviluppo, fondata anche sulla riorganizzazione delle risorse umane e dell’attività amministrativa centrata sul merito; occorre pertanto garantire il monitoraggio, validazione e miglioramento dei processi all’interno del comune, attraverso l’introduzione di un sistema qualità conforme alle norme ISO 9001:2008 certificato da un Ente accreditato, che costituisce un valido supporto per il miglioramento delle prestazioni e dell’erogazione dei Servizi.

La responsabilità amministrativa dei settori del Comune, sarà nuovamente organizzata con struttura dirigenziale, con le relative posizioni organizzative a supporto.

Si punterà pertanto a:

• Migliorare la fruibilità e la flessibilità della struttura, analizzando le responsabilità e i compiti in funzione dell’ottimizzazione delle prestazioni dei processi;

• Stabilizzare tutto il personale precario e equiparare l’orario di lavoro di tutti i dipendenti secondo un piano che sarà sottoposto ai rappresentanti sindacali.

• Adeguamento normativo per la sicurezza sui luoghi di lavoro

• Ridurre i costi di gestione dell’ente, identificando in modo puntuale, attraverso il monitoraggio di indicatori appropriati, le criticità presenti nelle varie fasi dei processi;

• Assicurare nel tempo il costante miglioramento delle prestazioni, verificandone la coerenza con le necessità/aspettative dei cittadini utenti;

• Aumentare il livello di coinvolgimento e soddisfazione del Personale, mettendo l’Amministrazione in condizione di utilizzare le potenzialità dei dipendenti che operano al suo interno, indipendentemente dalla loro posizione gerarchica e dai loro compiti;

• Trasferire il comando della Polizia Municipale presso la sede di AMB S.p.A.

• Istituire uno sportello informativo e di assistenza per gli amministratori condominiali e per i responsabili di CAF e Patronati.

Per quanto riguarda il rapporto istituzionale con i cittadini, riteniamo che di fondamentale importanza sia la comunicazione e la trasparenza. Garantiremo accessibilità totale delle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività della Pubblica Amministrazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo democratico sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse per consentire un’effettiva conoscenza dell’azione delle P.A. e per sollecitare e agevolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Filippo Tripoli.

Prima di tutto la nuova amministrazione dovrà recuperare un rapporto di fiducia e di collaborazione e sinergia con tutti i dipendenti. Rapporto che in questi anni si è decisamente deteriorato.

Passa da qui, infatti, non solo il miglioramento dell’efficienza degli uffici e della qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese, ma anche le attività di programmazione necessarie per attrarre investimenti regionali, nazionali e comunitari.

La riorganizzazione degli uffici, quindi, è un tassello fondamentale che curerò con molta attenzione.

Nel prossimo numero le altre tre domande ai candidati La Redazione

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