La litoranea alla fine degli anni cinquanta

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Chi ha avuto la fortuna di fare il giro della litoranea a piedi alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, ha potuto godere di
uno spettacolo che solo la natura sa offrire. Tutta la litoranea, fino a capo Zafferano e oltre, era una immensa continua scogliera, come si può vedere in alcune foto da me scattate e in questa pagina riprodotte.

Tutto quel tratto di costa era una teoria di rocce sporgenti in modo irregolare, con intermittenti ciuffi di piante più o meno selvatiche: cerfuglioni, palme nane, capperi. Andare a fare il bagno alla litoranea in quegli anni era per noi un viaggetto avventuroso.

Si andava ovviamente a piedi.  Partendo dalla piazza Madrice si facevano tre o quattro chilometri per raggiungere il punto desiderato. Ovviamente avendo tanto spazio a disposizione c’era solo l’imbarazzo della scelta.  L’unica avvertenza era che bisognava saper nuotare: di solito si passava dagli scogli all’acqua più o meno alta.

Un giorno stavamo intorno a una pozza d’acqua tra le rocce. L’acqua era talmente limpida che il fondo della pozza sembrava a
pochi centimetri. Un nostro amico che non sapeva nuotare ha pensato di fare il bagno in quella specie di piccola vasca. In realtà la pozza era profonda più di due metri. L’amico scendeva e saliva come il diavoletto dell’indovino. Ogni volta che saliva faceva ampi gesti che sembravano di saluto.

Ad un tratto abbiamo capito che l’amico non salutava, ma chiedeva aiuto perché stava rischiando di annegare in quella pozza tra gli scogli. Così ci siamo decisi a tirarlo fuori. Appena fatto il bagno si pensava subito alla risalita perché il sole picchiava e non vi erano ripari di sorta. Il ritorno era faticoso perché tutto in salita e noi eravamo già stanchi in partenza.

Si aggiunga a questo una fame galoppante che ci accompagnava per tutta la via del ritorno, sempre rigorosamente a piedi.
Raggiunta la piazza era come se la stanchezza scomparisse. Dopo essere stati a casa a mangiare, si tornava al Corso Umberto
I° per la consueta passeggiata che proseguiva fino a tarda sera, spesso fino a notte inoltrata.

Articolo di Antonino Russo

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