Semplificazione per i finanziamenti in agricoltura. L’assessore Cracolici: “Bandi a sportello”

L’Assessorato Regionale all’Agricoltura sta lavorando alacremente, sotto la direzione politica delll’assessore Cracolici, per emettere i primi bandi della nuova programmazione dei fondi Europei entro il mese di aprile.
Si mette così in movimentro una complessa macchina politico burocratica-amministartiva il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia per il periodo 2014-2020, potrà contare su una dotazione finanziaria di 2.212.747.000 di euro con un incremento di oltre 27 milioni rispetto alla dotazione del PSR Sicilia 2007-2013, e che costituisce la maggiore dotazione finanziaria assegnata tra le regioni italiane a livello nazionale.
Parte dei problemi legati all’agricoltura siciliana sono da ricercare anche nell’eccessiva burocratizzazione dell’accesso ai fondi. Basti pensare a qualche peripezia del precedente Piano. “Semplificazione – spiega l’assessore -. Questa è la parola chiave del mio mandato. Già in questo Psr (quello in vigore nel periodo 2014 – 2020, ndr), inseriremo le cosiddette misure a sportello per progetti con importi massimi di 200 o 250 mila euro. È inconcepibile che chi deve accedere a fondi per spese minime deve attendere anche due anni per riceverli. Si tratta di spese cofinanziate dalla stessa azienda che, magari, trascorsi due anni, non potrà più compartecipare. E così si crea un circolo vizioso con il rischio concreto di non riuscire ad assegnare questi soldi”.
Altra novità riguarda i bandi chiusi per i finanziamenti del Psr. Ce ne saranno due-tre l’anno,
Ognuno decreterà una classifica di ammissibilità ed in base a questa lista saranno esaminati i progetti che potranno poi essere finanziati. In questo modo puntiamo ad erogare le risorse nel giro di 120 giorni lavorativi.
“Il prossimo 22 febbraio arriverà da Bruxelles il comitato di sorveglianza per approvare 9 delle 15 misure previste dal Psr – spiega Cracolici -. Le rimanenti saranno approvate in via scritta. Credo che ad aprile saremo pronti per partire anche se in queste settimane daremo istruzioni per avviare qualche misura e trovarsi tutti pronti in primavera”.
Questi gli impegni assunti dall’assessore Cracolici per semplificare l’iter burocratico e favorire gli investimenti degli imprenditori agricoli e rendere più fluida e concreta l’attuazione del PSR dove per il periodo 2014-2020 sono stati individuati tre obiettivi strategici di lungo periodo
1.competitività del settore agricolo,
2. gestione sostenibile delle risorse naturali
3. sviluppo equilibrato dei territori rurali
La nuova programmazione è basata su sei “priorità di intervento”.
La prima priorità è “promuovere il trasferimento della conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali”, con tre focus area individuate:
La seconda priorità è “potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forma, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste”, con tre focus area individuate:
La terza priorità è “promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo”, con due focus area individuate:
La quarta priorità è “preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura”, tre le focus area individuate:
La quinta priorità è “incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale”.
Cinque le focus area individuate:
La sesta priorità è “adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali”. T re le focus area individuate: Viene abbandonata quindi la vecchia struttura, articolata in 4 Assi e 33 Misure, considerata troppo rigida e poco funzionale all’attribuzione di risorse a sostegno aree di intervento diverse da quelle per cui erano previste. Quindi l’impalcatura della nuova programmazioner si baserò su 3 obiettivi strategici, 6 priorità d’intervento, 18 focus di area ed il corredo di Misure e Sotto-misure.
Le focus aree rappresentano i pilastri su cui poggia la strategia del PSR, infatti rappresentano i binari precostituiti su cui convergono le scelte programmatiche.
A ciascuna focus area è assegnato un obiettivo specifico (Target) che dovrà essere raggiunto a fine programmazione.
Le misure (come per il PSR Sicilia 2007/2013) rappresentano l’unità fondamentale del Programma e si articolano in un insieme di sotto-misure.
Ciascuna sottomisura può riguardare contemporaneamente più focus area relative ad una priorità o focus area di differenti priorità. L’incrocio tra focus area e misure/sottomisura ha una gerarchia. Ci sono cioè sotto-misure che contribuiranno più delle altre al raggiungimento del target della focus area.

 

Michele Balistreri

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