Quello che sembrava un piccolo blitz congiunto di Carabinieri e Polizia, potrebbe essere legato alla gestione dei rifiuti? Le forze dell’ordine non si sbilanciano.
Da qualche giorno ci arrivavano voci insistenti su una operazione delle forze dell’ordine in contrada Monaco, per arginare ed intervenire sul fenomeno dell’abbandono di rifiuti e scongiurare l’accensione di quella che è sembrata una pira pronta per le grandi occasioni, grazie alle nostre segnalazioni e all’attenzione che tanti cittadini hanno posto sulla vicenda, scegliendo noi come interlocutori, poiché inascoltati da chi dovrebbe occuparsene. L’accensione di quel cumulo di rifiuti sarebbe o sarà un disastro ambientale annunciato.

Un’operazione delle forze di pubblica sicurezza, che potrebbe sembrare poca cosa rispetto all’arresto eccellente di lunedì, ma in fondo sempre di “munnizza” si tratta.
E ieri sera effettivamente numerose pattuglie di Carabinieri e Polizia sono intervenute in contrada Monaco, arrivando, secondo quanto riferito da testimoni, a sirene spiegate.
Una delle vetture si è proprio fermata in prossimità della legnaia.
Le pochissime indiscrezioni reperite sul posto, sembrano non perorare l’ipotesi, dell’intervento causa emergenza rifiuti, seppure l’arrivo delle pattuglie va a confermare le voci.
Si tratterebbe allora di una operazione comunque programmata (e per questo giravano notizie frammentarie ed imprecise) ma sulle cui ragioni si mantiene il più stretto riserbo.
Potrebbe essere legata all’obbligo di dimora dei tre ventenni accusati di lesioni personali a causa di un pestaggio lo scorso novembre presso la gelateria “Anni ‘20” di cui non sono state rese note le generalità, ma che sono personaggi già noti alle forze dell’ordine.
Certo è che dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, si è poi assistito ad un lungo conciliabolo tra le stesse e i residenti, tutto sommato abbastanza tranquillo, ma del quale non siamo riusciti a carpire nulla.
La nota positiva è il rinnovato impegno delle forze di polizia tutte, che negli ultimi tempi hanno raccolto più delle istituzioni locali, le istanze dei cittadini in materia di sicurezza, reagendo come meglio potevano nonostante le croniche carenze di organico, le difficoltà di una legislazione che poco ne tutela l’operato, e l’indifferenza di parte della città che segue l’esempio di chi racconta Bagheria come se fosse il mondo incantato dei Mini Pony.
Ignazio Soresi
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