Riprendono i lavori di riqualificazione in via Dante sui marciapiedi e parte di manto stradale.
L’agronomo Claudio Benanti ha eseguito per conto dell’amministrazione comunale un’accurata analisi, per l’esattezza una valutazione delle condizioni biomeccaniche e fitosanitarie di 6 esemplari di Pinus mediante indagine V.T.A, (Visual Tree Assessment) per valutare le condizioni di resistenza biomeccanica e fitosanitaria degli esemplari arborei che presentano problematiche evidenti con indagine visiva e/o strumentale.
Secondo tale indagine infatti occorre portare avanti un intervento sulle alberature poste erroneamente sui marciapiede. Gli alberi nella accurata analisi sono stati classificati per propensione al cedimento dove A sta per “trascurabile”, B “Bassa”, C “moderata”; C/D elevata; D “estrema”.
Nella relazione si legge che «i 6 esemplari di Pinus pinea ubicati lungo la Via Dante Alighieri, per la precisione lungo il tratto stradale che va dal civico n.22 al n.28.insistono su un tratto recentemente coinvolto da lavori di manutenzione stradale e di rifacimento del marciapiede con annessi cercini per le piante. Due alberi oltre ad essere di dimensioni molto più considerevoli, radicano invece in cercini di dimensioni ridottissime (minore di 1mq) in un tratto in cui il marciapiede, ampiamente sollevato dai movimenti radicali, risulta molto stretto».
In entrambi i casi tutte le alberature vertono in condizioni estremamente complesse.
Per ciascun albero è stato prodotta una scheda di valutazione dove si riportano tutti i dati riguardanti: l’ubicazione della pianta, il contesto di riferimento, i dati dendrometrici (altezza, diametro, ecc), le caratteristiche morfologiche per zona della pianta (radice/colletto, tronco, corona, chioma) ed infine, i rilevamenti strumentali con l’impiego del dendromensimetro. Su questi dati è stato possibile classificare le piante secondo le classi di propensione al cedimento e 3 di questi alberi sono stati ritenuti da abbattere, perché – si legge nell’analisi dell’agronomo – «ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura».
Data la complessità e lo stato di salute comunque precario degli altri tre alberi che sono infatti stati classificate in Classe C-D, l’agronomo suggerisce la sostituzione pr tutte e 6 le alberature esaminate e la tempestiva compensazione delle stesse con un numero almeno pari di esemplari arborei appartenenti a specie più consone al sito ed alle peculiarità dell’ambiente urbano.
L’amministrazione comunale che da stamani riavvierà i lavori ha anche incontrato il comitato di controllo formato da associazioni ambientaliste costituitosi a luglio per informarle e condividere le azioni di riqualificazione dell’area.
Marina Mancini
ufficio stampa
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