Bagheria come Roma: in virtù delle proporzioni, non i cinghiali ma i maiali.

Se pensavate di avere visto tutto nella citta delle ville, ebbene vi eravate sbagliati. Maiali tra le strade di Contrada Monaco, e non in senso metaforico.

Mentre tutta la città era impegnata e distratta dal voto, sono continuati il lavori intitolati:

riqualificazione di Contrada Monaco”

Come vi abbiamo già raccontato, mai titolo fu più controverso.

Per quanto il desiderio di tutti sia un massiccio intervento di bonifica anche sociale dell’area, sopratutto per la discarica abusiva che viene periodicamente data alle fiamme ( l’incendio doloso è reato), i lavori si stanno limitando al decespugliamento di una zona della parte alta di via primo Monaco, la posa di poche decine di metri di asfalto e l’illuminazione di un piccolo tratto. Tutto questo iniziato giusto qualche giorno prima del voto.

Ma ecco che propio ieri a voto effettuato, esplode tutto il niente che si è fatto per questa zona, relegata ad una funzione di recinto delle illegalità prima, oggi fucina ed allenamento per le illegalità diffuse su tutto il territorio, grazie all’assenza di politiche sociali inclusive per chi è rimasto indietro, invischiato in una sub-cultura molto comoda a certi fenomeni, tristemente noti.

Ad evidenziare un’altra ennesima piaga della zona, l’allevamento abusivo di bestiame vario, in terreni e casolari che insistono sulla zona e abusivamente occupati, una famigliola di maiali, verosimilmente fuggiti da uno di questi allevamenti, passeggiare per la contrada.

Fenomeno dai mille risvolti: quello igienico sanitario in primis, ma anche quello della macellazione clandestina ( giusto a memoria, era una delle prime attività illegali a cui si dedicava storicamente la primissima mafia), passando dall’esproprio arbitrario di terreni e ruderi.

Le valutazioni uscite dalle urne a Bagheria, non lasciano ben sperare nell’ottica del completamenti di una serie di iniziative che sono ascrivibili alla passata amministrazione, la cui rinnovata presenza comincia ad essere di monito.

Alle luce di ciò crediamo siano destinati nell’indifferenza di tutti, questi fenomeni di illiceità che se fossero accaduti anni fa sarebbero diventate immagini del degrado della città sbattute su tutte le pagine, social e non.

Bagheria non è un Comune per tutti…

Ignazio Soresi

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