Viaggiare tra treni storici e vie letterarie. Alla stazione di Bagheria accolti un numeroso gruppo di viaggiatori

31 ottobre 2021. La locomotiva elettrica e carrozze degli anni ’30 “Cento porte” e degli anni ’50 Corbellini identificata con la sigla
E.646.028, è partita dalla stazione di Palermo Centrale alle 09:20 per essere accolta da un gruppo di viaggiatori dalla Stazione di Bagheria alle ore 09:36 per proseguire verso Termini Imerese/, Roccapalumba/ Alia/, Aragona Caldare, Agrigento Bassa, per una
breve sosta e far godere del paesaggio i circa 200 passeggeri al Tempio di Vulcano, continuare verso Porto Empedocle C.le e
Porto Empedocle Succursale alle ore 12:25.

Come l’Associazione Treno doc, Ferrovie Kaos, partners in collaborazione con la Fondazione Fs, ad aspettarli, un gruppo di guide dell’Archeoclub d’Italia di Agrigento, per accompagnarli ad una escursione nei luoghi della Vigata letteraria di Andrea Camilleri,
tra i vicoli che hanno segnato l’infanzia e la gioventù di Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.

Caratteristica “A scalunata di Nenè” riportante i titoli dei libri di Camilleri ad esempio “Riccardino”, “Il ladro di merendine”, “La danza del gabbiano”, “ La presa di Macalle”, Il covo di vipere”, “La pensione di Eva” e la scalinata con alcune frasi caratteristiche di Luigi Pirandello “E’ più facile essere eroe che galantuomo”, “La bellezza non ha niente a che fare con la verità” di Leonardo Sciascia e “U scrusiu du mari” di Andrea Camilleri, i tre volti Agrigentini sono riportati anche in un colorato pannello raffigurante i tre letterati con alle spalle una ricca libreria e i loro più noti titoli letterari.

Diverse sedute a forma di libro aperti con diverse immagini e frasi dei letterati e un murales/pannello raffigurante l’immagine di Andrea Camilleri “La via verso casa”, Luigi Pirandello o le statue che richiamano l’immagine di Luigi Pirandello e il conosciuto Maresciallo Montalbano, fonte di ispirazione ai romanzi di Camilleri. Infine da vedere la Torre di Carlo V, a cui fa riferimento
nel suo primo romanzo storico di Andrea Camilleri “La strage dimenticata”.

Ho chiesto personalmente, da viaggiatrice al Presidente dell’Associazione TRENO DOC, Daniele Fucarino, in che modo avessero
collaborato con la Fondazione Ferrovie dello stato per la riuscita dell’evento, lui risponde che: “L’associazione Treno Doc,
convenzionata con Fondazione FS, collabora fattivamente offrendo un supporto per l’effettuazione dei treni storici, dalla preparazione del convoglio prima della partenza, curando anche le tabelle di percorrenza, all’assistenza ai viaggiatori durante tutto il viaggio, compreso anche un piccolo servizio bar a bordo treno”.

Alla domanda se fossero previsti eventi nei prossimi mesi, la risposta è stata purtroppo negativa e continua dichiarando “l’evento è
stato effettuato, grazie all’iniziativa di Fondazione FS, ma è stato l’unico evento programmato del 2021”. Rifletto ad alta voce e chiesto un riscontro al Presidente Fucarino, su cosa si potesse chiedere alla Regione, alle reti delle amministrazioni comunali per potere investire sul turismo ferroviario, su un percorso strategico per attivare altre forme di turismo locale e lo stesso esprime “Ci auguriamo che nel 2022 la Regione Siciliana possa programmare un calendario di eventi, finanziando i treni storici, così come fanno i in tutte le altre regioni, in modo da far ripartire il turismo nell’isola, autentico volano dell’economia siciliana, il tutto visto da una prospettiva diversa, che coniuga il viaggio in treno storico, lento tanto da godere appieno il panorama dinamico, e la visita dei luoghi, meta delle gite, affascinanti e ricchi di storia e prelibatezze culinarie”.

Durante il viaggio di ritorno partiti alle ore 18:30 per arrivare a Bagheria alle 21:36 e alla volta di Palermo alle 21:50, incuriosita
ho chiesto ai miei compagni di compartimento un riscontro sulll’itinerario e a fare parecchie domande; E’ stata un’esperienza
bellissima e indimenticabile dichiara l’adolescente viaggiatore Simone Russo, “ieri ho avuto l’occasione di salire su un treno
storico che ha attraversato il cuore della Sicilia da Palermo, da dove sono salito fino a Porto Empedocle, ho notato subito queste
carrozze anni ‘30 ma anche i suoi particolari, ad esempio il freno di emergenza in ogni carrozza posizionato in alto rispetto al finestrino apribile e chiudibile, i colori diversi delle sedute della prima e seconda classe, in rosso vellutato , con cappelliere arricchite di velluto e appendini nella prima; alle sedute e cappelliere in legno nella seconda classe.”

“Il viaggio organizzato dalla fondazione ferrovie dello Stato, mi ha trasmesso un’emozione particolare in quanto fare memoria del passato con un treno antico, ti trasmette le immagini di chi utilizzava tale mezzo di trasporto non solo per spostarsi per motivi di lavoro, ma anche per altri scopi e la durata del viaggio ci fa capire quanto il treno sia fonte anche di socializzazione, di relazionarsi con gli altri in attesa di raggiungere il posto di destinazione. Faccio i complimenti alla fondazione FS per lo stato in cui mantengono tale
treno nei suoi componenti dall’arredamento alla meccanica. Esperienza indubbiamente positiva inoltre il percorso letterario del
grande scrittore Camilleri per le vie di Porto Empedocle dove abbiamo ripreso le vie del paese che hanno contribuito ad essere fonte
di ispirazione per i suoi libri veri capolavori.

Non mi resta che incoraggiare tali iniziative e attendo il prossimo percorso” dichiara un viaggiatore bagherese,

Giovanni Prestigiacomo.
Francined Angela Russo



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