La settimana scorsa abbiamo dato ampio spazio alla demolizione delle 4 abitazioni a ridosso dell’ecomostro in contrada “Sarello” ed oggi riceviamo la segnalazione della demolizione di una ampia costruzione a tre elevazioni che negli anni ‘80 iniziò lavori, mai completati per l’intervento della polizia municipale, sulla litoranea a poca distanza dal campo di calcio di fronte il lido “Le Palme”.
La demolizione, in questo caso, è avvenuta su decisione dei proprietari che hanno preferito ottemperare all’ordinanza demolendo a proprie spese la struttura e ripristinando l’originale stato dei luoghi evitando così la sanzione di 20mila euro e l’acquisizione del terreno al comune di Bagheria senza contare la riduzione dei costi della demolizione che verranno anticipati dal comune (con appositi fondi della cassa depositi e prestiti) e solo successivamente si rivarranno sui proprietari.
I vantaggi della decisione di demolire da parte dei proprietari sono molteplici come per esempio il terreno che non verrà acquisito al patrimonio del comune ma rimane di proprietà e non si pagherà la sanzione amministrativa. Chi decide di demolire in genere lo fa perchè si è reso conto che non ha nessuna speranza di poter salvare la costruzione abusiva ed è condannata alla demolizione ed in questi casi la decisione più logica è che il proprietario demolisca a sue spese salvando
così la proprietà di un terreno a pochi metri dal mare e quindi la possibilità di poter utilizzare, all’interno dei 150 metri dalla
battigia, lo spazio per costruire un chioschetto, un solarium o utilizzarlo semplicemente per un posteggio visti i pochi metri che
lo dividono dalla battigia.
La costruzione, un ampio spazio che interessava anche una parte della battigia nella spiaggia sotto la litoranea, risale agli anni ’80 quando un cittadino bagherese che abitava negli Stati Uniti, incaricò il fratello di seguire i lavori. A costruzione in corso a
seguito di una segnalazione intervenne la polizia municipale che pose sotto sequestro la struttura in costruzione e dal
quel momento si interruppero definitivamente i lavori.
Durante gli anni di abbandono per un certo periodo quello spazio durante l’estate veniva utilizzato da intere famiglie per accamparsi a ridosso del mare con sedie, tavolini e tutto quanto occorreva per trascorrerci l’intera estate. Un pomeriggio d’agosto esplose una bombola di gas fortunatamente mentre gli accampati si trovavano tutti al mare, la bombola venne ritrovata il giorno successivo a circa duecento metri di distanza negli agrumeti a ridosso di via Cotogni e da quel momento quella costruzione fu interdetta su disposizione della polizia municipale.
Oggi a demolizione avvenuta lo spazio che si è liberato, da quello che si dice, dovrebbe essere utilizzato per realizzare un teatro all’aperto.
Michele Manna
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