Entro agosto il trasloco della sede della Polizia Municipale

“La sede del Comando della Polizia Municipale si trasferirà nei locali di
Via Papa Giovanni XXIII° entro questo mese di agosto”.

Con questa dichiarazione, che non lascia nessun dubbio sulla certezza e determinazione dell’impegno preso, l’assessore alla Polizia Municipale Maurizio Lo Galbo comunica che la “via crucis” alla quale è stato per anni sottoposto il personale dei caschi bianchi, compresi i dipendenti amministrativi, si è conclusa e quindi i pochi agenti ancora in servizio ed il personale aggiunto possono cominciare a preparare i bagagli per il trasferimento in una sede che, già nel lontano 2016, era stata ristrutturata
con fondi del comando e destinata già da allora ai vigili urbani.

Ci fa obbligo riferire che dopo aver ascoltato l’assessore Lo Galbo abbiamo
avuto qualche timore nel rendere pubblica la notizia visti i precedenti “fallimenti” ma è stato lo stesso assessore a chiederci di pubblicare la notizia dell’imminente trasloco quasi a voler mettere nero su bianco, in maniera inequivocabile, la propria determinazione nel voler chiudere questa annosa (e per un un certo verso anche vergognosa) via crucis che dura ormai da oltre cinque anni, quindi coinvolgendo anche i precedenti inquilini di palazzo Ugdulena.

Va doverosamente fatto presente che i locali, che la polizia municipale starebbe (il condizionale è per scaramanzia) per lasciare rimarranno nella storia della città delle ville per la vergognosa dimora in cui sono stati “collocati” per anni gli agenti dove, assieme ai dipendenti amministrativi ed al personale aggregato, lavoravano in un corridoio strettissimo lungo una decina di metri con tre stanzette alternandosi quei in pochi metri
quadri con dipendenti e utenti per espletare le pratiche burocratiche richieste dai cittadini, senza contare l’assoluta mancanza delle
norme di sicurezza come per esempio una via di fuga o la presenza di materiale altamente infiammabile con rischio incendio molto serio visto come erano accatastate decine di cartoni anche nei corridoi, cartoni ancora presenti nell’attuale sede per come ha riportato, con numerose foto postate sui “social”, dal consigliere comunale Gino Di Stefano.

All’inizio di quest’anno, con l’avvento del coronavirus, il problema dell’inadeguatezza della sede dei vigili urbani aumentò a dismisura soprattutto per il rispetto della distanza sociale ed anche per il servizio del controllo del territorio con le autodichiarazioni e l’osservanza del lockdown oltre alle normali esigenze quotidiane del servizio.

Per fortuna in quei mesi nessun dipendente fu dichiarato positivo al virus e di conseguenza nessun operatore andò in quarantena altrimenti l’intero comando, con tutto il personale, sarebbe dovuto andare in quarantena.

Per sollecitare una via d’uscita da una situazione paradossalmente assurda
nello scorso mese di giugno scese direttamente in campo il Dirigente del patrimonio comunale, dott.ssa L. Picciurro per diramate una direttiva sul problema del mancato trasloco che riportiamo ancora una volta integralmente:

“Poiché l’esigenza dell’allocazione di Polizia Municipale nei locali di Via
Papa Giovanni XXIII n. 26 è ormai impellente stante la necessità della Direzione, per le funzioni svolte, di avere i locali che abbiamo migliore visibilità, spazi più ampi, maggiore afflusso di utenza e migliori condizioni di salute in conformità a quanto previsto dalla normativa, con la presente si invita codesta società a lasciare l’immobile di via Papa Giovanni XXIII n. 26, libero da persone e cose, entro e non oltre il 25 giugno 2020 e , nel contempo, ad adottare i provvedimenti necessari per il trasloco presso la via Massimo D’Azeglio n. 50.

Si significa che in difetto di riscontro e perdurando l’occupazione dei locali l’amministrazione si riterrà libera di procedere nelle più opportune sedi giudiziarie per ottenere la liberazione dei suddetti locali con eventuale ed integrale risarcimento dei danni subiti e subendi per il ritardo.”

Dopo qualche mese i locali di via Massimo D’Azeglio furono liberati per consentire il trasferimento dell’AMB in altra sede e poter finalmente assegnare i nuovi locali alla polizia municipale, ma fino ad oggi non è successo nulla, tranne, in queste ultime, ore la dichiarazione dell’assessore Maurizio Lo Galbo.

Michele Manna

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