A Paolo Borrometi il premio internazionale Mackler

per il giornalismo coraggioso“. La premiazione è avvenuta il 25 settembre a New York

Paolo Borrometi, primo giornalista italiano ed europeo a vincere il Premio Mackler

Il giornalista investigativo italiano Paolo Borrometi, è stato insignito del premio Peter Mackler, del 2019, per il giornalismo coraggioso ed etico. La cerimonia di premiazione si è svolta il 25 settembre alla Craig Newmark Graduate School of Journalism della città di New York.

Laureato in Giurisprudenza, Paolo Borrometi, inizia l’attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia, per poi passare a Tv2000 e successivamente all’Agi, attualmente è direttore della testata giornalistica on line La Spia. Nel 2013, Paolo Borrometi conseguì la qualifica di giornalista pubblicista, per diventare in seguito giornalista professionista nel 2017. Dal dicembre del 2017 è presidente dell’associazione Articolo21.

Durante la sua attività di giornalismo d’inchiesta, tuttora in corso, il giornalista siciliano, originario di Modica, non esitò mai a rendere pubblici reati commessi dalla criminalità organizzata, nella provincia di Ragusa.

Le numerose inchieste di Paolo Borrometi, causarono la dura reazione dei boss mafiosi locali, sfociate nel culmine della violenza, nell’aprile 2014, quando due uomini incappucciati, lo aggredirono fisicamente, causandogli una grave menomazione alla mobilità della spalla. Dall’agosto 2014, a causa delle continue minacce e dopo l’incendio della porta di casa, vive sotto scorta dei Carabinieri.

L’assegnazione del prestigioso premio Peter Mackler, si va ad aggiungere ad una già ben nutrita lista di premi e riconoscimenti, ottenuti dal coraggioso giornalista modicano, attribuendogli così, un notevole valore aggiunto.

Il premio internazionale Peter Mackler, difatti, dedicato alla memoria del giornalista statunitense, scomparso nel 2008 e di cui porta il nome, premia annualmente i giornalisti che si sono distinti in attività d’inchiesta, per fare conoscere la verità in merito ad atti terroristici ed attività legate alla criminalità organizzata, che si verificano in ogni parte del mondo e dove i mass media sono costantemente minacciati.

A rendere la premiazione, davvero speciale, è il fatto che Paolo Borrometi è il primo giornalista italiano ed europeo a ricevere questo riconoscimento.

Peter Mackler, giornalista statunitense

Peter Mackler svolse per molti anni l’attività giornalistica, era caporedattore per il Nord America per l’Agenzia France-Presse, per conto di quest’ultima è stato anche caporedattore in Asia, capo ufficio a Parigi, direttore per il Sud-est asiatico e il Pacifico meridionale, corrispondente senior per l’Europa, corrispondente internazionale senior e corrispondente di guerra in Iraq.

Come reporter, ha lavorato durante le guerre del Golfo, i conflitti in Bosnia, in Kosovo e in Afghanistan, l’intifada palestinese e gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.

Mackler è stato anche attivo nella formazione giornalistica, per ben 15 anni. Nel 1999, ha ideato il Progetto Platone per la Duke Ellington School di Washington DC, insegnando il giornalismo come un’esperienza di vita per i giovani. Nel 2004 ha fondato il Global Media Forum (GMF), un consorzio di importanti reporter internazionali, dedicato alla formazione dei media. Dopo la sua morte, la famiglia Mackler ha trasformato GMF in Global Media Forum Training Group (GMFTG), una società no profit dedicata alla promozione di una buona etica giornalistica.

Mackler ha formato giornalisti in Iran, Malesia, Cipro, Stati Uniti e altri paesi del mondo, organizzando seminari di comunicazione per il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite e l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.

Apprendiamo con grande soddisfazione la notizia del prestigioso e meritatissimo premio internazionale assegnato a Paolo Borrometi” – dichiara Luigi Cuomo, presidente nazionale di SOS IMPRESA – Rete per la Legalità – “Siamo convinti che tale riconoscimento, assegnato per la prima volta a un giornalista italiano, segni il giusto riconoscimento per l’impegno vero e coraggioso che Paolo, socio onorario di SOS IMPRESA – Rete per la Legalità, merita insieme a tutta la solidarietà e al sostegno, non solo morale, che l’Italia intera deve assicurare sempre a un uomo e a un giornalista dell’antimafia militante e onesta”.

Anche Pippo Scandurra, vicepresidente vicario di SOS IMPRESA- Rete per la Legalità, ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per questo importante premio internazionale.

Diciamo grazie a Paolo per quello che fa” – aggiunge Scandurra – “E per quello che testimonia con i fatti e con l’impegno vero, attraverso la sua attività di giornalista, sul terreno dell’antimafia in Sicilia e in tutto il Paese. Oggi è sempre più necessario riscoprire l’importanza di tenere alta l’attenzione sul versante dell’antimafia onesta e vera che, libera da ombre e sospetti, testimonia, con forza e verità, la volontà delle persone perbene e oneste di volersi liberare dal gioco asfissiante della mafia, non solo in Sicilia ma in tutto il Paese. Paolo è un’ottima espressione di questa parte del Paese, quindi non deve essere o sentirsi solo, perché serve l’impegno, anche discreto, di tutti, giornalisti e non come lui, per vincere questa battaglia di civiltà, di democrazia e di libertà”.

Il pensiero di Paolo Borrometi, in merito al premio ricevuto, va al ricordo della giornalista e blogger maltese Daphne Caruana Galizia, impegnata in numerose inchieste contro la corruzione nel suo paese, che rimase uccisa in un attentato nel 2017. Il giornalista siciliano ha voluto, inoltre, onorare i giovani Alessio e Simone D’Antonio, uccisi da Rosario Greco, che li ha travolti con un SUV, guidato in stato di ubriachezza, nel luglio di quest anno a Vittoria. Infine, Borrometi ha dedicato la vittoria del premio Mackler ad Antonio Megalizzi, giornalista italiano morto nella strage del dicembre 2018 ai mercati natalizi di Strasburgo, ad opera di un terrorista.

“Sono molto felice e riconoscente. Dedico questo premio alla giornalista e blogger maltese Daphne Caruana Galizia, ai giovani cugini Alessio e Simone D’Antonio, uccisi dal figlio di un boss di Vittoria (Ragusa) in quella che e’ stata una vera e propria strage, e ad Antonio Megalizzi, giovane libero e innamorato del suo lavoro di giornalista” – ha dichiarato Paolo Borrometi.

La storia di Antonio Megalizzi sarà al centro del prossimo libro di Paolo Borrometi “Il sogno di Antonio”, edito da Solferini, la cui uscita è prevista per il mese di novembre 2019.

L’impegno costante di Paolo Borrometi deve servire come esempio e soprattutto come stimolo per continuare la lotta al sistema mafioso, che purtroppo è ancora presente, nella speranza che un giorno, finalmente, possa essere debellato, per assicurare uno sviluppo nella legalità in Sicilia e nel resto d’Italia. E’ un impegno che necessita di essere condiviso, non soltanto dalle istituzioni e dalle associazioni, ma anche dalle scuole e dalla società civile.

Nicola Scardina

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