Contrada Monaco: cosa bolle in pentola?!?

Dal 30 dicembre denunciamo la presenza di un cumulo sospetto di rifiuti lignei, dalle dimensioni notevoli che sembra pronto per essere dato alle fiamme. Assessore al ramo e presidente di AMB ora lo sanno.

Probabilmente non lo stanno sapendo adesso, ma ci chiediamo come mai dalle loro pagine social da cui spesso viene espresso lo biasimo per l’abbandono di rifiuti sistematico in tutta la città, mai si parla di quella realtà, la realtà di contrada Monaco.

Diamo ormai per assodato che su un terreno di un privato, che non riesce ad usufruirne, si è realizzata una vera e propria vasca di raccolta di rifiuti che viene data alle fiamme, come negli impianti inceneritori, non appena si riempie e non appena il vento soffia nella direzione giusta.

Coi tanti post sui social, l’assessore al ramo Giuseppe Tripoli e il presidente di AMB Vito Matranga hanno più volte accusato i cittadini di non collaborare ma sopratutto di essere incivili, pubblicando foto di varie zone, ma mai entrando nel merito del degrado di contrada Monaco dal punto di vista della gestione dei rifiuti. Gli piace vincere facile!

Da anni va avanti questa storia della Bellolampo abusiva, e nonostante glielo si dica, non intervengono nemmeno a rimuovere gli ingombranti.

Questo cumulo apparso da un paio di settimana ha lo stesso valore semantico del monolite nero in “2001 Odissea nello Spazio” ma se quello portava cultura e tutte le sue tetre sfaccettature imputabili all’animo umano, questo artefatto invece simboleggia la sottocultura e l’indifferenza di chi ci governa ancora una volta. Che la città lo sappia: quel materiale li al prossimo fuoco fa un danno ambientale colossale e non solo ambientale, sono legni di mobilia verniciata e trattata chimicamente.
Ora lo sa la cittadinanza, ora lo sanno coloro che devono occuparsene. Non sarà un incidente, è un disastro annunciato in cui tutto coloro che oggi faranno finta di niente sono complici se non colpevoli.
Bagheria non è un Comune per tutti.

Ignazio Soresi

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