Vorrei proprio capire perchè per Bagheria tutto debba passare dal consenso politico esterno. I politici bagheresi, compreso il nostro sindaco, devono poter avere il via da fuori – omissis mentre ci sono centinaia di cose da poter fare ed invece tutto è fermo iniziando da Aspra con il rendere il mare balneabile, turisticamente vanno cambiati i depuratori, vanno sistemati alberi e marciapiedi, soprattutto il corso Baldassare Scaduto, via Sant’Isidoro, va ampliato il cimitero con relativo crematoio, va eliminato l’ingorgo ferroviario con la realizzazione del “sottoponte”.
Si deve provvedere a togliere gli alberi che danneggiano marciapiedi e manto stradale vedi via città di Palermo, vanno riattivati i lavori della zona industriale, va realizzata la strada che collega la zona monte ad Aspra, soprannominata “la mare monti” o “monti a mare”.
Va sistemata la contrada “Parisi” con Mongerbino e curata di più la litoranea con il monte Catalfano. Poi abbiamo lo stadio comunale, il presidio vigili del fuoco e la realizzazione dei piani di posteggio intorno alla città. Va chiuso al traffico il centro storico e rese fruibili
tutte le ville storiche, vanno create alternative per il rilancio del turismo, valorizzazione del centro storico con le piccole attività di artigianato locale, tornare a coltivati terreni che un tempo erano l’orgoglio di Bagheria nel mondo ed attivare una campagna propagandista “seria “non come alcune iniziative con finalità di dubbia utilità.
Ed in chiusura mi chiedo, oggi quale interessi possono curare i politici non bagheresi? Un appello: politici bagheresi riprendiamoci la nostra sovranità, quella di “veri Baarioti”
Il sempre vostro Leonardo Eucaliptus
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