A Palazzo Butera la presentazione de “Giuseppe Branciforti, il Fondatore di Bagheria” di Angelo Di Salvo

L’evento inserito all’interno della manifestazione “Bagheria che legge”, vedrà la presenza di moderatori quali il Dott. Giuseppe Bagnasco del Circolo culturale “Giacomo Giardina”, del Prof. Domenico Aiello (autore della prefazione del libro), nonché del Dott. Salvatore La Monica, storico della Società Nissena di storia Patria, nonché esperto dei Branciforti.

La storia di Bagheria, dopo centinaia di anni, presenta ancora in aspetti controversi che spesso vengono trascurati dagli studiosi o, a volte, nemmeno affrontati. Protagonista della biografia che il Dott. Angelo di Salvo ha ricostruito lavorando alacremente e sfruttando le risorse storico-letterarie che il nostro territorio ci mette a disposizione, è Giuseppe Branciforti, nobiluomo vissuto tra la prima e la seconda metà del XVII secolo che è quasi unanimemente considerato colui che per primo diede vita a quello che poi si sarebbe trasformato nel borgo di Bagarìa.

Attraverso una spiegazione dettagliata delle complesse vicende familiari di cui il Branciforti fu protagonista, nelle pagine viene man mano ricostruita la genealogia del rampollo erede dei Conti di Raccuja.
Giuseppe Branciforti, figlio dell’autoritario Niccolò Placido, era l’erede e primogenito della famiglia. Fin da giovane però i rapporti con il genitore furono aspri e difficili a causa del fratello, molto simile al padre.

Nonostante i tentativi di compiacere il padre, Giuseppe Branciforti non ebbe vita facile e probabilmente per questo non visse mai stabilmente nel palazzo di Leonforte. La sua carriera avrà una svolta dopo la morte del padre. L’autore dimostra con fonti e documentazioni che Bagheria fu quindi per il Principe un luogo di rivincita sociale e morale dove dimostrare al padre le sue capacità di governante, costruendo non solo una villa, superiore al Palazzo di Leonforte, ma anche un borgo di qualche centinaia di abitanti (che divento metà di importanti personalità dell’epoca, tra cui alcuni vicerè spagnoli), abitato da maestranze e artisti.

La presentazione del libro del Dott. Di Salvo sarà pertanto un’importante lezione di storia per ricordare ai bagheresi le vicende legate alla nascita della nostra comunità e che ne hanno permesso di divenire un luogo rinomato nel corso degli anni.
Il volume quindi metterà in luce per la prima volta parecchi aspetti misconosciuti della nascita del nostro paese, attraverso una descrizione accurata e dettagliata delle vicende ad essa ricollegabili.



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