
Il ponte sul fiume Eleuterio mercoledì pomeriggio è stato riaperto (parzialmente) al traffico dopo oltre 14 mesi dalla chiusura per timori di crollo, determinati più dal dramma del ponte “Morandi” di Genova che da effettivi problemi strutturali.
Questa redazione fin dal primo giorno ha cavalcato l’assurdità della decisione di dividere in due l’unica strada che collega direttamente Aspra con Ficarazzi e quindi con Palermo. La riapertura operata senza che nessun
intervento strutturale sia stato attuato in tutto questo tempo rafforza la nostra presa di posizione.
Siamo certi che la procedura attivata da 22 imprenditori asprensi di rivolgersi all’avvocato Fiasconaro per avviare una “class action” che alla fine potrebbe sfociare in un consistente risarcimento per i danni provocati dalla chiusura del ponte abbia pesato sulla decisione della riapertura.
Per sapere quali lavori finora sono stati realizzati abbiamo contattato Gerardo Lorenzini, imprenditore asprense e promotore di diverse iniziative per richiamare l’attenzione sul problema. Ci ha riferito che “sono stati rimossi dalle solette sotto le arcate gli strati di cemento deteriorati rinforzandoli con delle travi di ferro. Sempre sotto le arcate è stato creato un nuovo strato di cemento molto più resistente alla salsedine”
Sul ponte sarebbero state operate numerose prove di resistenza che alla fine ne avrebbero (il condizionale è d’obbligo) determinato la “non pericolosità”, anche se una “ristrutturazione”, dopo 60 anni di attività, sembra sia stata programmata.
Per l’attraversamento del ponte è prevista una corsia centrale per le auto che procederanno in senso unico alternato con l’ausilio di due semafori che saranno collocati alle estremità della struttura. Sul lato monte è già predisposta una corsia per pedoni e ciclisti mentre dal lato del mare la corsia sarà interdetta al transito di chiunque, vista la pericolosità della ringhiera usurata e danneggiata in parte anche dai lavori effettuati in questi mesi.
Il via libera alla riapertura al transito è stato dato dagli ingegneri dell’ex Provincia regionale di Palermo che mercoledì hanno effettuato un ultimo
controllo.
È difficile dire quanto possa durare questa nuova situazione, visto quanto
tempo si è perso fino ad oggi. Sappiamo però che il controllo del traffico
e del rispetto della segnaletica spetteranno agli agenti della polizia municipale di Ficarazzi e Bagheria e, considerata la carenza dell’organico dei rispettivi comandi, questo controllo non potrà avere quella frequenza che sarebbe necessaria. Sul ponte, infine, è predisposta una serie di barriere “new jersey” in plastica che dividono le tre corsie.
Il timore è che potrebbero essere spostate con facilità da automobilisti poco inclini ad aspettare il verde per attraversare il ponte. La ditta che ha curato i lavori ha “appesantito” le transenne immettendo acqua all’interno con la speranza di impedire atti che potrebbero creare problemi alla viabilità del ponte stesso.
Il direttore Michele Manna
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