Ritornati nella dimora gentilmente concessa dai proprietari di Carto-Aliotta: Aliotta Francesco Paolo e Ina Gagliano che sanno bene come promuovere il lato artistico-culturale dell’amata cittadina bagherese, abbiamo il piacere di parlare con l’ormai consolidato pittore, e proprietario di una sua attività da 33 anni, Salvatore Cataldo:
–Prima di parlare della sua mostra che si terrà a breve, mi piacerebbe parlare un po’ di lei: prendendo visione del suo curriculum d’artista, si diploma maestro d’arte. Come nasce la sua passione per la pittura?
Da ragazzo, ho cominciato da subito, è stata una passione innata che ho cominciato a coltivare tra i banchi di scuola e che ho alimentato poi io stesso nel corso del tempo. Da bambino, a 10 anni maneggiavo le prime tavolette, le prime tele, anche spinto dai miei genitori che riconoscevano in me del potenziale e da lì non mi sono mai fermato. Mi sono creato un mio stile, ho alimentato la mia personalità.
-Ho letto nelle descrizioni delle sue opere che spesso le sue opere sono state descritte figuranti presenze inquietanti, atmosfere oniriche, elementi di contenuto surreale, in merito a ciò: da cosa viene influenzata la sua arte?
E’ probabile che mi abbiano anche attribuito queste descrizioni perché spesso ho rappresentato la famosa Villa Palagonia, per l’appunto chiamata anche “Villa dei mostri” – che è possibile ad alcuni possa non piacere ma a me ha sempre colpito. La mia produzione artistica è molto influenzata dal nostro territorio, da ciò che vedo, mi lascio trasportare e produco le mie opere.
-Ecco, visionando parte delle sue opere, soggetti ricorrenti sono alberi di fico d’india, ville di Bagheria, elementi del mare, qual è il suo rapporto con il territorio?
A me piace Bagheria, per me è bella, è affascinante. Sicuramente ha le sue problematiche, ma quale paese artisticamente vanta la presenza di 20 ville del settecento?! per me Bagheria è bella.
-Anche se il periodo drammatico relativo al Covid sembra essere stato superato, sono curiosa di sapere ciò che sto per chiederle: quanto ha inciso nella sua produzione artistica l’avvento della pandemia?
Questo quadro che vedi alle mie spalle è frutto di quel periodo di fermo. Molti quadri li avevo già pronti per la mostra perché doveva essere fatta prima ma per il blocco dovuto alla pandemia è slittata. Questo quadro si chiama “l’attesa” – che raffigura l’attesa delle donne dei propri uomini lavoranti in mare e non a caso il periodo storico e il titolo hanno in sé una loro similitudine e legame. Durante il periodo del lockdown non ho toccato alcun pennello ma ho immaginato e
preparato nella mia testa ciò che avrei voluto fare, quando abbiamo riaperto ho preparato una tela di 2mt -“tra terra e cielo” – e da lì c’è stata la vera e propria influenza della pandemia, rappresentante un albero, con la funzione di uomo legato, crocifisso. Metafora di ciò che abbiamo vissuto nel periodo di chiusura.
-So che a breve prenderà il via la sua mostra a Villa San Cataldo, me ne parli in dettaglio.
Si inaugurerà il 24 settembre alle ore 18:00 e perdurerà sino al 23 ottobre. L’ingresso sarà gratuito e sarà possibile accedere dalle ore 9:00 alle ore 19:00.
-Per chi volesse visionare le sue opere, chiederle informazioni o acquistarne su commissione, ha dei siti di rimando dove è possibile contattarla?
Si, è possibile contattarmi nei miei siti personali facebook e instagram nei quali mi trovate col mio nome.
-So che probabilmente in termini di tempistiche è prematuro parlarne, ma è anche vero che la mente di un artista è in continua produzione, ha dei progetti futuri?
Io sono un grande sognatore. La notte prima di dormire o quando dormo, nella mia testa elaboro ciò che voglio produrre e dopo lo rappresento su tela. Tra i miei desideri c’è quello di fare una mostra a Palermo, ma si tratta di un altro palcoscenico, non è come Bagheria.
-Per concludere, se potesse parlare d’arte alla cittadina bagherese o ai giovani appassionati d’arte non ancora emersi artisticamente, cosa direbbe o cosa consiglierebbe loro?
La nostra famiglia è intrisa nell’arte, prendo quindi l’esempio di ciò che dico a mia nipote: non soffermarti sulle cose che possono essere superficiali, mira all’arte, produci, non fermarti mai, spingi sempre perché è l’arte che ti porta avanti.
Mariangela Facendola

Leggi sul “Bagheriainfo.it”

Il Settimanale di Bagheria
Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007
Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione n.15167/07
Per contattare la redazione puoi inviare un mail a redazione(at)bagheriainfo.it o un messaggio whatsapp al 393.5154113
Per la tua pubblicità invia un mail a commerciale(at) bagheriainfo.it
- “Incontro con l’autrice”: Presentazione La Tavola è Festa di Anna Martano
Si terrà sabato 11 Marzo con inizio alle h. 17, presso la Villa San Cataldo, l’evento “Incontro conl’autrice”. La manifestazione è patrocinata dall’amministrazione comunale di Bagheria, insignitadel titolo di “Città […]
- Ad ExpoCook l’alta ristorazione di Bagheria si fa rete.
Insieme chef stellati ed enti di formazione, nelle quattro giornate di cooking show allo stand Miraco.
- Rubrica religiosa: del discorso della montagna…
a cura di Giuseppe Fumia Da tre domeniche camminiamo sui crinali da vertigine del discorso della montagna. Vangeli davanti ai quali non sappiamo bene come stare: se tentare di edulcorarli, […]
- Il fondo Mortillaro
Nei ricordi del Professore Antonino Russo, un’altra Bagheria lontana nel tempo. Non lontano invece lo stesso atteggiamento per i beni di interesse culturale. La torre medievale, come gli alberi di viale Bagnera o i locali che si vogliono destinare a ristorante all’interno di villa Cattolica.
- Discarica di Trapani chiusa: unica via la differenziata. Questa sera fate attenzione al secco (indifferenziata)
La discarica di Trapani che riceve la raccolta indifferenziata del Comune di Bagheria e di quasi mezza Sicilia, è da venerdi sera chiusa. Il motivo, secondo una nota inviata ai […]
- Di un giornaletto del 1959: ”Ascesa”
Un ricordo del Professore Antonino Russo si lega al momento particolare della nostra testata giornalistica che in questi giorni vivrà il peso dei tempi che cambiano. Continueremo in modo diverso con lo spirito di quella pubblicazione della fine degli anni ‘5
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti:
Potete approfondire con i seguenti suggerimenti: