Bagheria nelle riviste e nei giornali tenendo conto dei più significativi

Il poeta Castrense Civello, oltre ad alimentare la sua passione per la poesia e a ricordare la sua fruttuosa militanza in seno al FUTURISMO, non aveva mai smesso di interessarsi del paesaggio, dei monumenti e della storia di Bagheria. Se ne era occupato sui giornali locali che via via negli anni apparivano e quasi subito scomparivano. Se ne era occupato anche su alcune riviste
a carattere nazionale e regionale.

Ogni qualvolta un organo d’informazione voleva interessarsi di Bagheria, dei suoi monumenti o dei personaggi più noti, si rivolgeva al poeta Castrense Civello, noto a tutti come elemento informato e documentato sul tema. Il poeta non esitava a fornire la sua consulenza ogni volta che gliela chiedevano.

Se il giornalista della carta stampata o della RAI veniva a Bagheria, il poeta Civello si offriva di accompagnarlo a visitare i luoghi
indicati o quelli che lo stesso riteneva potessero interessare per il servizio giornalistico. A volte i luoghi venivano conosciuti perché alcuni personaggi diventavano famosi: è stato il caso di Renato Guttuso, Ignazio Buttitta, Giuseppe Tornatore. Altre volte i luoghi erano diventati noti a livello nazionale e internazionale perché divulgati da famosi scrittori isolani, nazionali
o esteri: è stato il caso di Giuseppe Pitrè, Giovanni Meli, Enrico Onufrio, Patrick Brydone, Jean Houel, Wolfango Goethe. Negli
anni hanno meritato articoli su riviste: Renato Guttuso, con le sue mostre a livello nazionale e internazionale; Silvestre Cuffaro e Giuseppe Pellitteri per le loro sculture; Ignazio Buttitta per i libri di poesie pubblicati da importanti editori; i fratelli Ducato per le loro pitture di carretti; Giuseppe Tornatore per i suoi film e la conquista di un Oscar.

Non sono mancate le copertine su prestigiose riviste: ricordiamo per tutte la copertina de “L’ARDITO D’ITALIA” del giugno 1934,
quella di “VOLO”, del giugno 1952 e quella del mensile “SELEZIONE DAL READERS DIGEST” dell’ottobre 1954 dedicata ai fratelli Ducato pittori di carretti di Bagheria.

Non meno importanti sono stati gli articoli che tanti giornalisti italiani (e lo stesso poeta Castrense Civello) hanno dedicato alla
nostra cittadina e ai suoi personaggi. Negli “ANNALI DI OFTALMOLOGIA E CLINICA OCULISTICA” del marzo 1930 l’intero fascicolo è dedicato “In memoria di Giuseppe Cirincione”. Alla fine dello stesso vi sono 27 fotografie che documentano
visivamente la carriera del celebre oculista bagherese.

Nel mensile “LE VIE DI ITALIA” dell’aprile 1930 vi è un articolo dal titolo “Ville settecentesche in Bagheria”, illustrato da 15 foto in
b.n.. Nel “GIORNALE DI SICILIA” del 16 luglio 1933, in un articolo dal titolo “L’originale Certosa di Bagheria”, Saro Giadice dedica quasi una intera pagina all’argomento con 7 foto in b.n.. Nella rivista “LE VIE D’ITALIA” del giugno 1956 vi è un articolo su “Villa PALAGONIA” illustrato con sette foto in b.n..

Nel “GIORNALE DI SICILIA” del 1° agosto 1958 vi è un articolo di Castrense Civello dal titolo “Padre Castronovo di Bagheria”.
Nella rivista “PALERMO” del maggio 1966 vi è l’articolo “LA VILLA DEI MOSTRI”, illustrato con sei foto in b.n., una delle quali di
grande formato. Nel quotidiano “TELESTAR” di Palermo del 3 settembre 1966 vi è un ampio servizio su una manifestazione svoltasi a Bagheria a Palazzo Valguarnera. Si è trattato di uno spettacolo dal titolo “IL BORGHESE GENTILUOMO”. La manifestazione ha convogliato a Bagheria il meglio della nobiltà siciliana. Il tutto è testimoniato visivamente da foto in b.n..

Nella rivista “SUD 70” del 1° dicembre 1959 vi è un articolo di Silvestre Cuffaro (scultore, docente nella Scuola di Scultura della Accademia di Belle Arti di Palermo, già sindaco di Bagheria) dal titolo “LE VILLE DI BAGHERIA” illustrato da sette foto a colori, di cui due di grande formato.

Sul giornale “Il SECOLO D’ITALIA” del 12 settembre 1971 vi era un ampio articolo di Castrense Civello su “Villa PALAGONIA”
illustrato con due disegni a penna di Filippo Maggiore. In un inserto-documentario della rivista “VIE NUOVE” degli anni sessanta vi era un servizio dal titolo “LE VILLE DI PALERMO – ROVINA E SILENZIO” con testo e foto di Alberto Sciacca. Lo stesso conteneva 5 grandi foto a colori su Villa Palagonia e tre grandi foto a colori su Villa Cutò.

Abbiamo riportato gli articoli più significativi, ma la bibliografia completa su Bagheria sarebbe ben più ampia a volerla percorrere per intero.

Antonino Russo



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