Alpi Annibale smentisce LiveSicilia

alpiDopo la pubblicazione su LiveSicilia di un articolo sul nuovo pentito Pasquale Di Salvo in cui si fa riferimento ad Alpi Annibale arriva la smentita da parte dell’interessato che risponde al giornale on line.

Se vuoi leggere l’articolo di LiveSicilia Clicca qui!

Ecco la lettera di smentita di Alpi Annibale:

Il sottoscritto, sig. Annibale Alpi, in relazione all’articolio edito su Live Sicilia in data 24 novembre 2016, a firma del giornalista redattore sig. Riccardo Lo Verso, ripreso e pubblicato da altre testate giornalistice locali, chiede immediata rettifica.

Contesto la fondatezza delle accuse sia dirette che indirette rivolte alla mia persona con la precisazione di non avere mai ricevuto alla data odierna alcuna informazione di garanzia, nè invitato ad essere sentito dall’Autorità giudiziaria come persona informata dei fatti di cui si disserta nel citato articolo. Il sottoscritto ha sempre vissuto e vive nel rispetto della legalità, prendendo le distanze da chiunque possa associarne la figura e l’operato alla criminalità sia di stampo mafioso che non. Il caro ricordo del sig. Giuseppe Sciortino, lavoratore e persona degna di rispetto, muove il sottoscritto a chiedere la pubblicazione del presente comunicato in primo luogo per negare con forza di avere mai in
alcun modo organizzato o agevolato “l’incontro nel corso del quale al costruttore fu detto di farsi da parte”. Avessi mai appreso in qualsiasi modo di condotte estorsive o intimidatorie poste in essere nei suoi confronti o di chiunque altro, avrei senz’altro denunciato la circostanza alle autorità.

Per dovere di cronaca devo anzi precisare che i miei rapporti di lavoro con il sig. Sciortino iniziarono grazie al buon nome che lo stesso si era fatto nel settore e vista la concorrenzialità
del preventivo che all’epoca mi sottopose.Il contratto d’appalto venne onorato e la società “EDILWORK S.R.L.” di cui il sig. Giuseppe Sciortino era amministratore, eseguì integralmente i lavori regolarmente contrattualizzati e pagati, consistenti nella realizzazione di un complesso edilizio sorto in Aspra, nella Via Doria, completati dalla ditta nell’anno 2011. Per quanto riguarda il resto dell’articolo, rilevo che la pubblicazione soltanto di alcuni stralci di “pretese” intercettazioni e non le stesse in versione integrale, assume natura “diffamatoria” nei miei confronti, in quanto non ho mai ricevuto pressioni circa la scelta dei miei fornitori ed ho sempre risposto, anche quando mi è stato soltanto suggerito di preferirne qualcuno, che avrei continuato a sceglierli secondo le regole di mercato, cosa diversa non può aver detto il pentito di mafia Antonino Zarcone.

Con riferimento all’episodio di un preteso danneggiamento che avrei subito nel 2008, affermo che la circostanza non risponde a verità e sul punto chiedo espressamente una rettifica, in quanto non conosco nè direttamente, nè indirettamente tale “Giovanni D’Agati” che viene indicato nell’articolo come “capo della mafia di Ficarazzi” ed addirittura come mio “parrino”. Ed infine, l’articolo riporta notizie false anche con riferimento alla circostanza che avrei ricoperto la carica di assessore nella giunta con Sindaco Giovanni Valentino, in quanto all’epoca non avevo ancora alcuna esperienza politica.

Nego altresì di avere ricevuto appoggio politico o di essermi mai giovato di alcun favore da parte del sig. Carlo Guttadauro, sia direttamente che indirettamente, e posso affermare senza tema di smentita che non gli ho mai reso alcun favore, precisando che con lo stesso ho in comune solo il fatto di essere nato e vissuto ad Aspra e di essermi scambiato il saluto.

Recentemente, l’esperienza politica e la visibilità che ne è derivata, mi ha indotto a fare la scelta di dimettermi, proprio per continuare a dedicarmi al mio lavoro di imprenditore ed alla mia famiglia senza consentire che alcuno condizionasse la mia vita e la coerenza delle mie scelte.

Annibale Alpi

Articoli correlati

Una volante della polizia salva una bambina in difficoltà.

Una bambina in evidente stato cianotica e due donne in preda al panico. Questo si è presentato agli agenti della volante della Polizia che si trovavano a…

Il duce Filippo Tripoli continua la guerra al verde. Da domani obbligo del saluto romano a palazzo Butera per tutti i dipendenti.

Continua la dittatura del Sindaco Filippo Tripoli che ha dimenticato la democrazia. Complice l’opposizione che non è stata capace di porre un freno alla schizofrenica gestione della cosa pubblica.

Carabinieri e Polizia in contrada Monaco. Stretto riserbo sull’accaduto.

Quello che sembrava un piccolo blitz congiunto di Carabinieri e Polizia, potrebbe essere legato alla gestione dei rifiuti? Le forze dell’ordine non si sbilanciano.

Illeciti a Palazzo Ugdulena? Ma che bel Comune!!!

Le maglie burocratiche del Comune di Bagheria, secondo voci fondate, potrebbero essersi strette per qualcuno. Notizie di denunce e contro denunce potrebbero caratterizzare questo ultimo anno di mandato della politica di palazzo, che sulla questione morale o sull’opportunità di certe scelte, fa un po’ come gli

Bagheria: individuati e denunciati tre ventenni coinvolti in un pestaggio al bar Anni ‘20.

La cosa grave è il silenzio sulla rissa del 28 novembre 2022, per non dover ammettere l’emergenza disagio sociale e giovanile e sicurezza sul territorio. Plauso agli inquirenti. Biasimo per chi ha negato la realtà consentendo l’escalation di degrado esploso nella tragedia.

Arrestato il boss latitante Matteo Messina Denaro

Era una in clinica privata di Palermo a sottoporsi ad terapie oncologiche. Rimane il mistero di dove stesse trascorrendo la latitanza, non si esclude affatto la possibilità che non fosse lontano dal capoluogo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.