Arrestato questa mattina il sindaco di Casteldaccia insieme ad altri due assessori, ad un funzionario del Comune e ad un geometra, libero professionista. Il blitz dei Carabinieri su mandato del Gip di Termini Imerese e richiesto dalla stessa Procura della Repubblica ha mandato agli arresti domiciliari per corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico un totale di 5 persone. Agli arresti oltre al Sindaco, ex capogruppo all’Ars del Megafono dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, il suo vice I reati contestati sono diversi e tutti finalizzati all’assunzione in cooperative o nel settore rifiuti di persone vicine agli indagati. Secondo gli inquirenti il sindaco e gli altri indagati hanno agevolato le assunzioni in cooperative che usufruivano del Servizio Civile e assunte da una ditta che aveva vinto l’appalto per la raccolta differenziata nel paese. Oltre ai cinque arrestati sono indagate altre persone, fra cui gli imprenditori e i commercianti che hanno pagato i politici e i funzionari comunali di Casteldaccia.
Categoria: Cronaca
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Crolla un albero in Corso B.Scaduto. Pericolo per un motociclista
Poteva essere una tragedia quella avvenuta questo pomeriggio lungo il in direzione Bagheria per la caduta di un tronco d’albero nella carreggiata. Il grosso tronco è caduto quando sopraggiungeva un motociclista su un Piaggio Beverly. Il tronco ha preso la moto ed il conducente è caduto a terra rovinosamente. Per fortuna solo leggeri traumi ed escoriazioni mentre la moto ha subito diversi danni. Per lui solo un grande spavento, ma nulla di grave. Nel luogo della caduta sono arrivati una autoambulanza del 118, la Polizia ed una squadra dei Vigili del Fuoco. Il tronco da tempo era sfoglio e presentava radice marce. Il suo interno era completamente cavo. La sua caduta poteva essere evitata con un controllo ed una manutenzione del verde pubblico programmata. Bastava un semplice controllo per verificare che andava tagliato e si sarebbe evitata la caduta che poteva trasformarsi in una tragedia.
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Frutta e verdura sequestrata dai vigili urbani. Donata alla Caritas e alla Casa dei Giovani.
I Vigili Urbani con il supporto della Guardia di Finanza hanno sequestrato ad un venditore ambulante abusivo circa trecento chilogrammi tra frutta e verdura di stagione. Il sequestro è avvenuto durante il servizio di repressione dell’abusivismo commerciale richiesto dall’Amministrazione Comunale per salvaguardare chi paga le tasse ed è in regola con la legislazione. Ai venditori non autorizzati sono stati sequestrati broccoli, melanzane e arance che sono state devolute in beneficenza alla Caritas cittadina e alla Casa dei Giovani. “Sin dal nostro primo insediamento abbiamo sollecitato il comando di polizia municipale a porre in essere ogni forza per contrastare l’abusivismo commerciale che purtroppo è sempre più dilagante. Chiediamo più rispetto per le attività che sono in regola -sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale – è una garanzia di legalità, di prodotti certificati e controllati e di rispetto di chi paga le tasse e lavora duramente per farlo nel rispetto delle regole”. I Controlli proseguiranno nei prossimi giorni e non verranno meno a garanzia di chi rispetta le regole. Il Comando dei Vigili Urbani sarà attivo per evitare che nel territorio possano nascere attività commerciali prive di autorizzazioni.
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Giovane donna suicida. Si getta dal balcone
Una giovane donna sembra si sia lanciata da un balcone di un appartamento nella zona della Caravella. Sarebbe ospite di una casa famiglia. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ed i carabinieri. Il medico non ha potuto che constatarne la morte. Ignoti i motivi che hanno spinto la ragazza a lasciarsi morire.
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Grosso incendio in un’auto demolizione.
Un grosso incendio di vaste proporzioni è scoppiato intorno alle 13,30 in un Autodemolizioni tra Ficarazzi e Bagheria. All’interno dell’auto demolizione non erano presenti gli operai in pausa pranzo. Il fumo nero e denso era visibile a lunga distanza ed alcune famiglie della zona sono state evacuate. Sul posto sono intervenuti cinque squadre di pompieri ed alcune volanti di polizia e carabinieri. Il traffico nella statale 113 è stato bloccato e le macchine deviate in altri percorsi. Ci sono volute due ore ai vigili del fuoco per avere ragione delle fiamme. Ora si cercherà di capire la dinamica dell’incendio e le sue cause.
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Furti nella sede comunale di Corso Umberto – nuove misure di sicurezza
L’amministrazione sceglie il pugno di ferro per porre un freno ai continui furti e vandalismi – Il Comune, ed in particolare l’edificio centrale in corso Umberto I, è stato preso di mira da ladruncoli negli ultimi mesi più di una volta. L’ultimo episodio è accaduto ieri, domenica 20 gennaio. Questa volta il ladro è stato colto in flagranza da una dipendente comunale, che si trovava a lavoro per reperibilità. Intorno alle 17,00 un giovane incappucciato è entrato, pare da un bagno del primo piano, ed è sceso, munito di una chiave inglese, per tentare di scassinare la macchinetta del distributore delle bevande. Questo tentativo di furto segue quello di una settimana fa, quest’ultimo andato a segno: i ladri hanno portato via l’unico televisore presente in Comune e posto in sala d’attesa degli uffici anagrafici. Particolarmente spaventate le due dipendenti in servizio presso l’ufficio nascite e decessi hanno immediatamente gridato per mettere in fuga il ladro e allertato i carabinieri. Avvisato subito anche il primo cittadino Patrizio Cinque e il comandante della polizia municipale Salvatore Pilato che è intervenuto sul posto, dove è giunta anche una pattuglia della stazione dei Carabinieri di Bagheria. E’ stato eseguito un sopralluogo in tutto l’edificio. Seppure il palazzo municipale difficilmente resti vuoto nelle ore pomeridiane, dal momento che diversi dipendenti comunali svolgono attività lavorative anche di pomeriggio, i ladri sono entrati comunque, incuranti del fatto di poter incontrare ancora qualche dipendente. L’amministrazione comunale ha deciso quindi di usare il pugno di ferro. Darà disposizioni per aumentare la sicurezza dell’edificio, anche con misure eclatanti, per mettere un freno ai continui furti e vandalismi: oltre all’installazione di nuove telecamere – al momento sono presenti presso la direzione finanziaria – se ne prevedranno di nuove, e , per evitare che prosegua l’assedio, ci potrebbe essere l’intenzione di mettere alla gogna pubblica i responsabili, attraverso la pubblicazione delle loro foto, estrapolate dal sistema di videosorveglianza presente nell’area, sui social media del Comune. Precedentemente il Comune era stato oggetto di furti di alcuni pc. Il bottino è di poco valore dal momento che il parco pc comunale non è di certo di ultima generazione e rivenduti sul mercato nero non avrebbero grande valutazione. Costituisce però un danno notevole per l’attività degli uffici e nel ritardo delle procedimento perché si perdono dati che poi devono essere ricostruiti.
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Cani randagi fuori controllo in città
Pericolo aggressione in Via Città di Palermo Attenti a passare in via Città di Palermo, tra via Prolungamento Monsignor Arena e l’incrocio di via Dante, si rischia di essere azzannati da cani randagi. Non vogliamo creare allarmismo, ma è innegabile che il problema esiste ed è incontestabile la gravità che purtroppo pare venga ancora disconosciuta dalle autorità nonostante le denunce, scritte e verbali dei cittadini. Nella zona indicata, da parecchio tempo stazionano perennemente due grossi cani, forse pitbull, uno di colore marrone e l’altro bianco con macchie marrone, che difendono strenuamente il territorio da qualsiasi intrusione e non esitano ad avventarsi pericolosamente contro uomini e animali procurando ferite. Verso le 23 di sabato 22 dicembre, per esempio, un concittadino che passeggiava nella zona col suo meticcio nero di medie dimensioni, è stato all’improvviso assalito dai cani. Questi si sono prima scagliati contro il cagnolino e poi contro il padrone che tentava di difenderlo. Al pronto soccorso dove si è recato sfuggendo con difficoltà alla morsa e ai morsi dei cani, l’uomo si presentava con profonde ferite lacero contuse al fianco destro e alla mano destra che gli hanno comportato un referto con prognosi di otto giorni. L’aggressione si è ripetuta con le stesse modalità alle 20.30 di venerdì 28 dicembre. Al pronto soccorso l’uomo si presentava con ferite multiple, particolarmenmte al polso destro e alla gamba destra. Più gravi le condizioni del cane al quale il veterinario ha applicato vari punti di sutura ad una zampa e dietro la testa. I due casi citati pare siano gli unici per gravità ma ci è stato riferito che sono numerosi i casi di cittadini fatti segno alle “attenzioni” dei cani. E le autorità in questa faccenda? Il malcapitato dei primi due casi ha regolarmente denunciato i fatti ai carabinieri e, sicuro di pronto intervento come gli era stato assicurato, si è limitato a denunciare soltanto verbalmente ai vigili urbani. Non è bastato. I cani – scrive in una nota inviata il 7 gennaio al sindaco, al comandante dei vigili urbani e ancora ai carabinieri – continuano a bivaccare tutto il giorno nella zona e a terrorizzare chi passa soprattutto in compagnia del proprio cane. Che dire? L’interessato ha chiesto l’intervento dell’A.S.V.A. (Associazione Siciliana Volontari Animalisti) la quale però interviene solo se chiamata in causa dall’amministrazione comunale con cui ha attivato una convenzione e un rapporto che proprio idilliaco non sarebbe per via di certi ritardi nei pagamenti. E allora lasciamo che i randagi continuino ad attaccare e terrorizzare la gente? Si cerchi al più presto una soluzione.
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Aspra, si spegne l’ultima speranza di salvare Via Vasco de Gama ?
Entro febbraio tutte le case della stradina asprense dovranno essere demolite Era stata perfino celebrata una Santa Messa, in via Vasco de Gama, da don Vincenzo Battaglia, il parroco della frazione marinara di Aspra, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda che vede coinvolte nove palazzine nelle quali abitano 25 nuclei familiari. La stradina asprense è una condannata a morte, deve essere rasa al suolo per il semplice fatto di essere interamente ubicata all’interno della fascia dei 150 metri di rispetto dalla linea della battigia e nulla cambia se tra la stradina ed il mare ci sono due strade con tanto di edifici “sanati” nel mezzo e, di fatto, il mare neanche si vede. La scorsa settimana nove ordinanze di demolizione sono partite da palazzo Ugdulena e notificate ai proprietari. Entro 90 giorni dall’avvenuta notifica gli edifici devono essere rasi al suolo e, nel caso non si ottemperi, le proprietà verranno acquisite al patrimonio comunale con l’aggiunta, per gli “ex proprietari”, di una sanzione che va da 2000 a 20mila euro. La vicenda di Via Vasco De Gama (ex via P/8) e dei suoi abitanti inizia negli anni Ottanta quando vengono realizzate le abitazioni. Allora quella era zona B, quindi senza nessuna norma che indicava inedificabilità per la fascia di rispetto e, per come avvenne per migliaia di costruzioni in tutta la Sicilia, subito dopo l’ultimazione dei lavori, si presentò l’istanza di condono edilizio. Si pagarono le sanatorie e tutti gli oneri di urbanizzazione. Nel 2002 nel Piano Regolatore di Bagheria l’area interessata dalla via divenne zona B/3 cioè “aree urbane a margine di completamento”. Modifica allo strumento urbanistico operata quando le case erano state già edificate. Le norme, come è notorio, vanno applicate, ma nel caso di questa stradina di Aspra, frazione marinara di Bagheria, ci sono aspetti che lasciano perplessi. Intanto, come è possibile che in tutta quella zona l’unico “quadrato di territorio” interessato dal diniego è rimasto solo quello? Che senso può avere il rispetto della battigia se, per come si vede nella foto, tra la Via Vasco De Gama ed il mare ci sono ben due strade con tanto di edifici “sanati” nel mezzo e come mai fino a questo momento nessuna amministrazione ha provveduto ad una deroga visto che la tutela dell’assetto del territorio sembrerebbe non escluderla in certi casi? Sulle ordinanze è possibile proporre ricorso al TAR entro i termini previsti per legge, ricorsi che si andrebbero ad aggiungere a quelli già presentati dagli abitanti della stradina che il mare neanche lo vedono. Solo che adesso, se l’esito del ricorso (sospensiva) non giunge in tempo, le 19 abitazioni con le 25 famiglie residenti (bambini compresi) non ci saranno più e agli ex occupanti non rimarrà che ammirare lo splendido panorama della costa di Mongerbino con il suo mare azzurro, la sua intensa vegetazione e con tanto altro ancora …compreso tutto quello intoccabile a ridosso del bagnasciuga. tratto da “Il Settimanale di Bagheria” n.ro 813
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Il Cimitero di Bagheria al centro di indagini. 10 gli arrestati dai Carabinieri. Video
Alle prime luci dell’alba, i militari del , nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “ ”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia di applicazione di misure cautelari coercitive, emessa dal GIP presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nonché violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. Le indagini, condotte dal mese di maggio 2017 al mese di aprile 2018, mediante attività tecniche ed acquisizioni documentali presso il comune di Bagheria, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza concernenti: – l’esistenza, in Bagheria, di un’associazione per delinquere, diretta da MINEO Pietro e operante all’interno del cimitero comunale, il cui funzionamento è stato condizionato e deviato per controllare l’andamento delle estumulazioni e tumulazioni, in modo da favorire l’ottenimento di profitti non dovuti attraverso la sistematica reiterazione di condotte di corruzione in violazione dei criteri di efficienza, trasparenza e buona organizzazione del servizio pubblico affidato al cimitero, oltre che in violazione del rispetto dei defunti; – ripetuti episodi di corruzione, commessi da imprenditori locali operanti nel settore delle onoranze funebri e privati cittadini, in favore dei dipendenti cimiteriali (appartenenti all’associazione per delinquere di cui sopra), finalizzati ad ottenere una rapida tumulazione delle salme, indipendentemente dall’ordine cronologico di ingresso al cimitero, riducendo, così, notevolmente i tempi di attesa in camera mortuaria vista l’indisponibilità generale di loculi; – molteplici delitti contro la pietà dei defunti, propedeutici a liberare loculi all’interno del cimitero da destinare a salme “segnalate” dai corruttori; – reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, commesse da due soggetti riconducibili alla famiglia mafiosa di Bagheria, i quali erano soliti effettuare i loro incontri con altri esponenti mafiosi anche all’interno di una delle principali agenzia funebre di Bagheria. Nel medesimo contesto investigativo, sono emersi elementi di reità a carico di ulteriori 34 persone, tra cui due funzionari del servizio cimiteriale del Comune di Bagheria, nonché impresari funebri operanti nel medesimo territorio e privati cittadini, responsabili, a vario titolo, di corruzione, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Per l’esecuzione del provvedimento sono stati impegnati circa 80 Carabinieri del Provinciale di Palermo, nonché di un elicottero del 9° Nucleo elicotteri di Palermo. MINEO Pietro nato Bagheria 24.12.1964 ARRESTI DOMICILIARI MEGNA Natale nato Palermo 02.04.1967 ARRESTI DOMICILIARI GAGLIANO Santo nato Palermo 22.04.1969 ARRESTI DOMICILIARI GALIOTO Cosimo nato Bagheria 15.08.1958 ARRESTI DOMICILIARI GALIOTO Antonio nato Bagheria 19.12.1991 ARRESTI DOMICILIARI TUTINO Giacinto nato Bagheria 13.07.1955 ARRESTI DOMICILIARI GRANITI Vincenzo nato Bagheria 08.01.1965 RECLUSO “PAGLIARELLI” ARRESTI DOMICILIARI GIA’ DETENUTO PER ALTRA CAUSA F.g. nato a Casteldaccia classe 1968, DIVIETO DI DIMORA R.g. nato a Palermo classe 1969, DIVIETO DI DIMORA B.i. nato a Palermo classe, 1970 DIVIETO DI DIMORA FONTE : Ufficio stampa Provinciale Carabinieri di Palermo
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Ficarazzi: CONDIZIONI METEO CHE METTONO IN GINOCCHIO UN PAESE.
La giornata di ieri sera è stata apocalittica e per fortuna ai tanti danni materiali possiamo tirare un sospiro di sollievo per non aver avuto morti o feriti gravi. La tragedia di Casteldaccia ci riporta alla cruda realtà e solo il fato ha evitato che il grande dolore di quella comunità non si sia ripetuta anche da noi. Il fiume Eleuterio ha rotto gli argini all’altezza del ponte sulla Statale 113 che ha fatto da imbuto al fiume e che non ha garantito il flusso dell’acqua. La portata del fiume in piena era cosi alta che la zona si è completamente allagata provocando ingenti danni alle campagne e alle attività commerciali della zona. Alcune auto sono state travolte dall’acqua che tracimando si è creata una nuova strada sfociando davanti la spiaggia della Crocicchia. Si è creato un piccolo nuovo fiume che ha trovato una nuova foce, passando sotto la strada della litoranea. La pressione dell’acqua all’uscita del ponte è stata tanto forte da portare via molta terra e trasformando di fatto la fisionomia della zona. Una situazione del genere in passato non si era mai verificato a memoria d’uomo e di certo apre per il futuro alla paura per le bombe d’acqua. Gli allagamenti della zona di Via Meli in confronto sembrano rigagnoli di acqua, ma le condizioni meteo stanno mettendo in ginocchio il nostro paese rendendolo invivibile appena la pioggia si presenta alla sua corte. Se da un lato ora il fiume fa più paura, dall’altro l’allagamento della zona a confine con Villabate e la chiusura del ponte sul fiume Eleuterio nella litoranea stanno creando un isolamento totale in caso di condizioni meteo da bollino rosso. Bisogna certamente intervenire con un progetto a lungo termine che ponga in sicurezza il fiume Eleuterio e si ponga una soluzione agli allagamenti di via Meli. Riaprire con un intervento urgente il ponte della litoranea è necessario per evitare un isolamento del paese. Ovviamente questo richiede risorse economiche non indifferenti che non ci sono e non ci saranno facilmente. E senza soldi i lavori di messa in sicurezza non si potranno fare mai. Bisognerà sperare che la Regione e lo Stato possano intervenire per eseguire dei lavori che ormai sembrano indifferibili.