C’è una città in Sicilia in cui vivevano elefanti, ippopotami e creature fantastiche: sembra fantasia ma è tutto vero | Ecco dove

Immagina la Sicilia di migliaia di anni fa! Elefanti, iene delle caverne e tartarughe giganti vagavano per l’isola. Scopri i reperti e i musei dove ammirare questa fauna esotica. Un viaggio nella preistoria siciliana ti aspetta!

C’è una città in Sicilia in cui vivevano elefanti, ippopotami e creature fantastiche: sembra fantasia ma è tutto vero | Ecco dove
Un viaggio nella preistoria siciliana: elefanti, iene e tartarughe giganti!

C’è stato un tempo in cui la Sicilia era abitata da una fauna che oggi considereremmo esotica e tipica di altri continenti. Specie animali che sorprendevano per la loro stazza e per il fatto di abitare la nostra isola in un contesto paleoclimatico completamente differente dal nostro. Se si desidera avere un’idea di queste specie, è possibile visitare alcuni dei musei di scienze naturali e di geologia presenti nel nostro territorio, come il museo G.G. Gemmellaro a Palermo o il museo civico di Comiso.

Com’era la fauna del Pleistocene in Sicilia

Com'era la fauna del Pleistocene in Sicilia

Sicilia pleistocenica: un ecosistema popolato da elefanti nani e altre specie uniche.

 

Per immaginare l’aspetto della Sicilia migliaia di anni fa, dobbiamo basarci sui reperti a nostra disposizione. Durante il Pleistocene, il periodo geologico compreso tra 2,58 milioni e 11.700 anni fa, la fauna scoperta presso Monte Pellegrino, durante la seconda metà del 1800 dal Marchese Antonio De Gregorio, era composta da specie particolari. Questa fauna, considerata una fra le più importanti delle collezioni museali siciliane, comprendeva mustelidi come Mustelercta arzilla, e grossi roditori chiamati Pellegrinia Panormensis. Anche esemplari di Apodemus maximus e Asoriculus burgioi popolavano la zona.

Questi animali avrebbero certamente stupito i visitatori che si avvicendano al Santuario e i trekker che abitualmente visitano i versanti della montagna. I reperti fossili ci raccontano di un ecosistema molto diverso da quello attuale.

Elefanti, ghiri giganti e tartarughe: un paradiso preistorico

Elefanti, ghiri giganti e tartarughe: un paradiso preistorico

Un angolo di paradiso preistorico: elefanti, ghiri giganti e tartarughe dominavano il paesaggio.

 

Presso Via Libertà e altre vie limitrofe dei quartieri centrali di Palermo, sono stati rinvenuti diversi esemplari di Elephas antiquus leonardii, risalenti a 400.000 anni fa. Questa specie è la progenitrice di tutte le forme più piccole di elefanti siciliani, che a partire da quell’epoca cominciarono a rendere l’isola il loro regno, fino ad estinguersi poco prima l’arrivo dell’uomo. L’isola ospitava anche un ghiro gigante, Leithia melitensis, che raggiungeva il peso di oltre due chili, e diverse specie di tartarughe terrestri di grande taglia, come Titanochelon sp. o la più recente Solitudo sicula, grosse come le attuali tartarughe delle Galapagos.

Questi reperti testimoniano un tempo in cui l’isola era un paradiso per molte specie, quasi priva di predatori. Presso la Grotta dei Carburangeli, nel comune di Carini, i paleontologi siciliani hanno trovato reperti faunistici che colleghiamo all’Africa meridionale. Tra i fossili identificati, si trovano resti di ippopotami (Hippopotamus pentlandi), di iene delle caverne (Crocuta crocuta spelaea), leoni e artiodattili come il bisonte, l’uro, diverse gazzelle e il cinghiale. La Sicilia preistorica era un ecosistema ricco e sorprendente, con una fauna che oggi ci appare incredibile.