Altro che Medicina e Giurisprudenza: è solo questa la laurea che fa guadagnare più soldi in assoluto | Dopo la proclamazione subito stipendio d’oro
Un’analisi dei dati più recenti rivela quali percorsi universitari garantiscono gli stipendi più alti: il dominio delle discipline STEM e la solidità di Medicina.
Laurea (Pexels) - Bagheriainfo
La scelta del percorso universitario è, per molti studenti e famiglie, un bivio cruciale che incrocia passioni personali e prospettive economiche. In un mercato del lavoro in costante evoluzione, domandarsi quale sia la laurea che garantisce il ritorno economico più elevato non è venale, ma una legittima pianificazione del futuro. Analizzando i dati più recenti forniti dal consorzio Almalaurea e incrociandoli con le tendenze del mercato globale, emerge un quadro chiaro: sebbene la passione sia il motore dello studio, sono le competenze tecniche e scientifiche a riempire il portafoglio. Il divario retributivo tra le diverse facoltà tende ad ampliarsi notevolmente dopo i primi cinque anni dal conseguimento del titolo, delineando una gerarchia retributiva ben definita.
Il primato incontrastato delle discipline STEM e dell’area medica
Quando si parla di stipendi elevati, l’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) regna sovrano. In cima alla classifica delle lauree più redditizie troviamo stabilmente Ingegneria. In particolare, i laureati in Ingegneria Informatica, Ingegneria Gestionale e Ingegneria Meccanica registrano le performance migliori. A cinque anni dal titolo, un ingegnere può aspettarsi una retribuzione netta mensile che supera agilmente i 1.800-2.000 euro, con picchi notevolmente più alti per chi lavora nel settore privato o per multinazionali estere. La richiesta di figure capaci di gestire processi complessi, digitalizzazione e automazione industriale rende questi profili merce rara e preziosa.
Parallelamente, l’area di Medicina e Chirurgia continua a rappresentare una garanzia di solidità economica, sebbene con tempi di ingresso nel mercato del lavoro più lunghi dovuti alle specializzazioni. Una volta inseriti, i medici registrano tassi di occupazione vicini al 100% e retribuzioni medie che, nel lungo periodo, spesso superano quelle degli ingegneri, specialmente se si considera l’attività libera professionale affiancata a quella ospedaliera. Anche le professioni sanitarie e farmaceutiche mostrano ottimi livelli occupazionali, pur con retribuzioni d’ingresso leggermente inferiori rispetto ai medici specializzati.
Economia e Giurisprudenza: tra finanza e libera professione
Subito dopo le discipline scientifiche, si posiziona l’area economico-statistica. Una laurea magistrale in Economia o Finanza apre le porte a settori altamente remunerativi come l’investment banking, la consulenza strategica e il management aziendale. A cinque anni dalla laurea, gli economisti vantano retribuzioni medie molto competitive, spesso superiori ai 1.700 euro netti mensili. La versatilità di questo titolo di studio permette di spaziare dal controllo di gestione al marketing, offrendo diverse opportunità di carriera rapida.
Discorso più complesso per l’area giuridica. Sebbene Giurisprudenza rimanga una laurea prestigiosa, i dati mostrano una forbice retributiva molto ampia. L’accesso alle professioni classiche (avvocatura, notariato, magistratura) richiede anni di praticantato e concorsi difficili, durante i quali i guadagni sono minimi o nulli. Tuttavia, per chi riesce a eccellere e ad affermarsi in grandi studi legali d’affari o a vincere il concorso notarile, i guadagni possono superare di gran lunga quelli di qualsiasi altra categoria. Per la media dei laureati, però, le retribuzioni iniziali tendono ad essere inferiori rispetto ai colleghi ingegneri o economisti, recuperando terreno solo in fase avanzata di carriera.

Il fattore specializzazione e le nuove frontiere digitali
Non è solo il “pezzo di carta” a fare la differenza, ma la specializzazione. All’interno delle stesse macro-aree, le nicchie legate all’innovazione tecnologica offrono premi salariali significativi. Lauree in Informatica o Matematica applicata alla Data Science, alla Cybersecurity o all’Intelligenza Artificiale sono oggi i veri passaporti per stipendi d’oro. Le aziende sono disposte a pagare cifre fuori mercato per talenti in grado di interpretare i Big Data o proteggere le infrastrutture digitali.
In conclusione, se l’obiettivo è massimizzare il guadagno nel minor tempo possibile, Ingegneria e le specializzazioni informatiche rappresentano la scommessa più sicura. Medicina richiede pazienza ma ripaga con interessi alti nel lungo termine. Tuttavia, è fondamentale ricordare che le statistiche indicano delle medie: le soft skills, la conoscenza fluente della lingua inglese e la disponibilità alla mobilità geografica (spesso verso l’estero) sono moltiplicatori di reddito capaci di ribaltare qualsiasi classifica statistica.