Plastica, polistirolo e vaschette: non vanno buttate tutte insieme | Cosa va nel bidone giusto, salvati così dalle multe

Rifiuti

Rifiuti (Pexels) - Bagheriainfo

A dicembre cresce l’uso di plastica, polistirolo e vaschette per cibi e regali: COREPLA chiarisce cosa va davvero nel bidone giusto, perché proprio le feste sono il periodo in cui gli errori di conferimento aumentano e rischiano di mandare in crisi la raccolta.

Tra pranzi, cene, confezioni regalo e prodotti tipici delle festività, la quantità di imballaggi domestici esplode. Vaschette per alimenti, pellicole, sacchetti, contenitori rigidi, imballi in polistirolo: dicembre è un mese ad alto rischio confusione, e il risultato è una differenziata spesso approssimativa. COREPLA interviene ogni anno con indicazioni precise, ricordando che la plastica non è tutta uguale e che leggere gli imballaggi fa la differenza tra un riciclo efficace e un sacco pieno di errori.

Il punto critico è sempre lo stesso: ciò che sembra plastica non sempre è un imballaggio e quindi non sempre può entrare nel bidone giallo. Durante le feste, tra confezioni elaborate e contenitori usa e getta, aumentano i materiali “ibridi”, quelli che confondono anche i più attenti. Ed è proprio in questo periodo che gli impianti registrano i maggiori scarti.

Vaschette, polistirolo ed etichette: come riconoscere gli imballaggi veri

Secondo COREPLA, la regola d’oro è semplice: nel bidone della plastica vanno solo gli imballaggi, cioè ciò che contiene, protegge o trasporta un prodotto. Le vaschette per alimenti, quelle della frutta o della pasticceria, sono quindi riciclabili, purché prive di residui abbondanti di cibo. Lo stesso vale per flaconi, bottiglie, buste, sacchetti e involucri che accompagnano i prodotti delle festività.

Il polistirolo destinato agli imballaggi, come quello che protegge elettrodomestici o piccoli oggetti regalo, può essere conferito nella plastica. Diverso, però, è il polistirolo alimentare: piatti usa e getta in polistirolo, contenitori sporchi o materiali unti devono essere svuotati e, quando non pulibili, smaltiti nell’indifferenziato. Lo stesso vale per oggetti in plastica dura che non sono imballaggi, come posate rigide, bicchieri riutilizzabili o decorazioni: sembrano plastica, ma non sono riciclabili nel circuito COREPLA.

I casi che fregano a dicembre: dai piatti unti alle confezioni miste

Il mese delle feste porta in tavola piatti pronti, vassoi e confezioni spesso composti da più materiali. Le vaschette con coperchi in plastica rigida, i vassoi rivestiti da pellicole sottili, i blister misti per dolci o salumi obbligano a un gesto in più: separare le parti. Se i materiali restano uniti, il prodotto finisce tra gli scarti. E dicembre, con la fretta delle tavolate da sparecchiare, è il mese in cui questo passaggio viene più spesso saltato.

COREPLA segnala anche un altro errore classico: i piatti e bicchieri usa e getta delle feste. Quelli in plastica mono-materiale possono andare nel bidone giallo solo se non sono sporchi di cibo difficile da rimuovere; quelli compostabili, invece, non devono mai finire nella plastica. Stesso discorso per gli imballi “misti” come astucci per dolci con inserti in cartone o nastri decorativi: vanno separati, non conferiti così come sono.

Per evitare errori, basta ricordare poche regole: pulire gli imballaggi quando possibile, separare i materiali, non gettare oggetti che non sono imballaggi e non lasciare residui organici. A dicembre la plastica aumenta, ma aumentano anche le possibilità di riciclare bene. Con le indicazioni di COREPLA, ogni vaschetta, confezione o imballo può tornare a nuova vita senza trasformarsi in un rifiuto inutile proprio nel periodo più affollato dell’anno.