Questa Serie TV è costata 500 milioni e non l’ha vista praticamente nessuno | Soldi buttati da Amazon Prime e Netflix: un disastro senza limiti
Dagli anelli del potere alle battaglie spaziali: scopri quali produzioni televisive hanno infranto ogni record di spesa, sfidando i blockbuster cinematografici.
Serie TV (Pexels) - bagheriainfo
Fino a pochi decenni fa, la distinzione tra il “grande schermo” del cinema e il “piccolo schermo” della televisione era netta, soprattutto in termini di investimenti economici. Oggi, quella linea di demarcazione è stata quasi completamente cancellata. L’avvento delle piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e HBO Max ha scatenato una guerra per l’attenzione del pubblico combattuta a suon di dollari. Le case di produzione non esitano più a investire cifre astronomiche, paragonabili o addirittura superiori ai budget dei blockbuster hollywoodiani, per realizzare prodotti seriali di altissima qualità tecnica.
In questo approfondimento, analizziamo quali sono le serie TV che hanno richiesto gli sforzi economici più imponenti nella storia dell’intrattenimento, ridefinendo per sempre gli standard produttivi del settore.
Il dominio di Amazon: Il Signore degli Anelli e Citadel
Quando si parla di record di spesa, Amazon Prime Video occupa attualmente il gradino più alto del podio, e con un distacco notevole. La serie che detiene il primato assoluto è Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power). Per la sola prima stagione, Amazon ha investito circa 465 milioni di dollari, una cifra che si traduce in una media vertiginosa di circa 58 milioni di dollari per episodio. A questo costo di produzione va aggiunto l’esborso iniziale di 250 milioni di dollari pagati alla Tolkien Estate solo per l’acquisizione dei diritti televisivi. L’obiettivo era creare un’esperienza visiva senza precedenti, con scenografie maestose ed effetti speciali degni della trilogia cinematografica di Peter Jackson.
Sempre in casa Amazon troviamo un altro caso eclatante: Citadel. Questa serie di spionaggio, prodotta dai fratelli Russo, è diventata la seconda serie più costosa della storia quasi per incidente. A causa di divergenze creative che hanno portato a massicci reshoot (riprese rifatte da zero) e all’abbandono dello showrunner originale, il budget è lievitato fino a superare i 300 milioni di dollari per soli sei episodi, portando il costo medio a 50 milioni a puntata. Un investimento enorme che dimostra come i costi possano sfuggire di mano nella ricerca del “prossimo grande successo globale”.
La risposta di Netflix e Disney: Fantascienza e Supereroi
Nonostante i record di Amazon, i competitor non sono rimasti a guardare. Netflix ha alzato l’asticella con la quarta stagione di Stranger Things. La serie dei fratelli Duffer, divenuta un fenomeno culturale, ha raggiunto un costo di circa 30 milioni di dollari per episodio. L’aumento esponenziale del budget è stato giustificato dalla durata quasi cinematografica delle puntate (alcune superiori alle due ore), dall’uso massiccio di CGI complessa e dall’aumento dei compensi per un cast ormai divenuto di prima fascia.
Anche l’universo Disney+ ha investito pesantemente, in particolare con le serie Marvel. Produzioni come Secret Invasion, WandaVision e She-Hulk: Attorney at Law hanno viaggiato su budget compresi tra i 212 e i 225 milioni di dollari a stagione, con una media di circa 25 milioni a episodio. Allo stesso modo, l’universo di Star Wars con The Mandalorian e Andor ha mantenuto costi elevatissimi, necessari per sostenere tecnologie innovative come il “Volume” (i set virtuali a 360 gradi) e per mantenere la coerenza visiva con i film della saga.
Visualizza questo post su Instagram
L’eredità di HBO e il costo della storia
Sarebbe impossibile parlare di budget elevati senza citare HBO, la rete che ha dato il via all’era della “Prestige TV”. Game of Thrones ha iniziato con budget relativamente contenuti (circa 6 milioni a episodio) per finire, nell’ultima stagione, a costare oltre 15 milioni di dollari a puntata. Il suo spin-off, House of the Dragon, è partito direttamente con un budget di quasi 20 milioni per episodio, necessario per animare i numerosi draghi in CGI che sono il fulcro della narrazione.
Infine, anche il dramma storico ha i suoi costi. The Crown di Netflix, che ripercorre la storia della famiglia reale britannica, è costata circa 13 milioni di dollari per episodio. In questo caso, il budget non è stato assorbito da esplosioni o mostri digitali, ma dalla maniacale ricostruzione storica: costumi sfarzosi, location esclusive, gioielli e la necessità di ricreare eventi pubblici con migliaia di comparse. Questi numeri dimostrano che, indipendentemente dal genere, la qualità visiva ha un prezzo sempre più alto, sollevando interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine di questo modello economico nel mercato dello streaming attuale.