C’è un paesino siciliano che festeggia con una sagra gigantesca: 6 e 7 dicembre griglie in piazza | Mangiate maxi e vino rosso per scaldare il borgo
Sagra griglia (Pexels) - bagheriainfo
Antillo torna a celebrare l’autunno con due giorni di griglie fumanti, piatti tradizionali e vino rosso che trasforma la piazza in una grande tavolata di comunità.
Nel cuore dei Peloritani, Antillo è uno di quei borghi che l’autunno rende ancora più vivi. Quando le temperature scendono e le prime nebbie avvolgono la valle, la Sagra del Maiale diventa l’appuntamento che riunisce abitanti, visitatori e appassionati della cucina rustica. Le date 6 e 7 dicembre 2025 riportano in piazza una tradizione che negli anni è diventata un simbolo del paese, un modo per salutare la stagione fredda con sapori forti e convivialità.
Il protagonista assoluto è ovviamente il maiale, declinato in tutte le sue forme: salsicce, costate, braciole, involtini e preparazioni tipiche della zona. Ma la sagra non è solo gastronomia: è un rito collettivo in cui il borgo si anima di profumi, risate e calici alzati, mentre le braci ardono senza sosta. È l’occasione perfetta per scaldarsi nel modo più autentico, condividendo un piatto fumante in mezzo alle vie del centro.
Cosa si mangia davvero e perché Antillo richiama così tanti visitatori
Il menu della sagra è ricco e generoso. Le griglie cominciano a lavorare già dal pomeriggio, con file di salsicce che sfrigolano accanto a tagli più saporiti, perfetti da gustare con pane locale e un calice di rosso robusto. Accanto alle carni alla brace, non mancano piatti in umido, salumi artigianali, zuppe corpose e contorni della tradizione contadina.
Uno dei motivi che rendono questa sagra così amata è l’atmosfera: la piazza si trasforma in una grande cucina a cielo aperto, dove il ritmo lento del borgo lascia spazio a un’energia coinvolgente. La partecipazione degli abitanti è ciò che fa la differenza: ognuno contribuisce con sapori, ricette e storie, dando vita a un evento che conserva il carattere genuino delle feste popolari di un tempo.
Vino rosso, musica e il trucco per godersi la sagra senza sorprese
La sagra non è solo gusto ma anche intrattenimento. Tra un assaggio e l’altro, nella piazza risuonano musiche tradizionali e canti spontanei che accompagnano i visitatori per tutta la serata. Le botti di vino rosso, vero simbolo dell’ospitalità locale, circolano tra i tavoli e scaldano l’atmosfera anche nelle ore più fredde.
Per godersi al meglio l’evento, chi conosce Antillo consiglia di arrivare presto, soprattutto il sabato. È il momento in cui le griglie sono appena accese, i piatti escono con più continuità e si trovano ancora tavoli disponibili. Il trucco è assaggiare i piatti in porzioni piccole, così da riuscire a provare più specialità senza rinunciare ai sapori principali. In un fine settimana che profuma di legna e tradizione, la Sagra del Maiale diventa il modo più autentico per scoprire l’anima gastronomica dei Peloritani.