CAMPAGNE BRUCIATE, ARRIVANO I SOLDI | 35 milioni contro la siccità agli agricoltori siciliani: chi rientra davvero

Campagna bruciata

Campagna bruciata (Pexels) - Bagheriainfo

La Regione Siciliana mette sul tavolo 35 milioni per sostenere le aziende agricole colpite dalla siccità: un aiuto diretto che punta a dare liquidità immediata alle campagne più danneggiate.

La scarsità d’acqua che ha segnato le ultime stagioni ha lasciato segni profondi in tutto il territorio siciliano. Campi in stress idrico, produzioni ridotte e costi di gestione sempre più alti hanno creato una situazione di emergenza che minaccia intere filiere. La Regione è intervenuta con un pacchetto di sostegni progettato per tamponare gli effetti più gravi e garantire continuità alle aziende che rischiano di dover tagliare investimenti o ridurre superfici coltivate.

Il fondo da 35 milioni è destinato a coprire una parte dei mancati ricavi e delle spese sostenute per far fronte alla crisi idrica. L’obiettivo non è solo ripagare le perdite, ma permettere alle imprese di mantenere attivi impianti, macchinari e manodopera. La priorità va alle aziende che hanno subito riduzioni di resa documentate, soprattutto in aree dove la siccità ha inciso più a lungo e con maggiore intensità.

Come funziona l’aiuto da 35 milioni e chi può realmente accedere

La misura regionale prevede contributi calcolati sulla base dei danni subiti e delle superfici interessate. Gli agricoltori devono dimostrare l’impatto della siccità con documentazione tecnica e, in alcuni casi, certificazioni rilasciate dagli enti territoriali competenti. Le colture più colpite sono quelle che dipendono maggiormente dall’irrigazione stagionale, come orticole, frutteti e vigneti, ma il fondo è pensato per coprire tutte le attività agricole che operano in aree dichiarate in sofferenza idrica.

A essere ammessi sono in particolare gli imprenditori agricoli professionali e le aziende che hanno subito una contrazione significativa della produzione. La priorità riguarda le zone dove la Regione ha certificato il livello più alto di criticità, una scelta che punta a distribuire in modo mirato le risorse e ad evitare dispersioni su territori meno colpiti.

Soldi
Soldi – Bagheriainfo

Domande, tempistiche e il nodo dei controlli: cosa devono fare le aziende

Per accedere ai contributi è necessario presentare domanda entro i termini indicati dalla Regione, allegando bilanci, dati di produzione e attestazioni dei danni. La procedura è snella, ma richiede accuratezza nella compilazione dei moduli, poiché ogni richiesta sarà valutata per verificare la reale entità delle perdite. Gli aiuti verranno poi liquidati direttamente alle imprese agricole che superano il controllo documentale.

Un elemento cruciale è la capacità di dimostrare che la riduzione delle rese sia effettivamente legata alla siccità e non a fattori ordinari di gestione. Chi non fornisce prove adeguate rischia l’esclusione, anche se opera in zone oggettivamente colpite dalla crisi idrica. Per questo molte aziende stanno raccogliendo registrazioni di irrigazione, foto dei campi, perizie e qualsiasi elemento utile a ricostruire un quadro chiaro dei danni. I 35 milioni rappresentano una boccata d’ossigeno importante, ma richiedono attenzione, precisione e tempestività per essere ottenuti.