Detrazioni Irpef 2025: arriva il “quoziente familiare” | Come funziona e che sconti si possono ottenere

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Nel 2025 debutta un nuovo meccanismo di detrazione Irpef basato sul cosiddetto “quoziente familiare”: il beneficio diventa più selettivo e punta a rimodulare lo sconto per chi supera i 75mila euro di reddito.

L’anno fiscale 2025 introduce un cambio di passo nella gestione delle detrazioni legate al carico familiare. L’obiettivo è rendere gli sconti più proporzionati alla reale composizione del nucleo e meno legati al reddito individuale, soprattutto per chi appartiene alle fasce medio-alte. La novità riguarda quindi i contribuenti con redditi oltre i 75mila euro, categoria che negli ultimi anni ha visto un progressivo ridimensionamento delle detrazioni per figli e familiari.

Con il nuovo sistema, le detrazioni non spariscono ma vengono ricalcolate tenendo conto del peso del nucleo familiare sul totale dei redditi complessivi. Il quoziente punta a dare un criterio più equilibrato, distribuendo gli sconti sulla base dei componenti e non solo delle soglie dichiarative. Una modifica che, nelle intenzioni, dovrebbe correggere alcune distorsioni riscontrate con il modello tradizionale.

Come funziona il quoziente familiare e cosa cambia per chi supera i 75mila euro

Il sistema si basa su un principio semplice: il reddito complessivo della famiglia viene diviso per un coefficiente che cresce in base ai componenti, in modo da ottenere un valore “pesato”. È questo valore che determina l’accesso alle detrazioni e il loro ammontare. Non si tratta quindi di un nuovo bonus, ma di un modo diverso di calcolare gli sconti già previsti.

Per i contribuenti oltre i 75mila euro il cambiamento è significativo: con il metodo precedente, molte detrazioni si azzeravano o si riducevano drasticamente. Con il quoziente familiare, invece, la presenza di figli o familiari a carico riduce artificialmente il reddito di riferimento, rendendo possibile recuperare una parte delle detrazioni prima non riconosciute. La vera novità è la progressività più marcata, che premia nuclei numerosi e penalizza meno i redditi alti con più componenti.

Uno sconto più selettivo: chi recupera e chi rischia di perdere qualcosa

Il nuovo meccanismo non garantisce automaticamente vantaggi a tutti. L’effetto reale dipende dalla composizione familiare: un single ad alto reddito difficilmente avrà benefici, mentre una famiglia con due o più figli può ottenere un recupero significativo delle detrazioni perse negli ultimi anni. La selettività è proprio la caratteristica principale della riforma: più il nucleo è numeroso, più il coefficiente abbassa il reddito “pesato”, ampliando la platea di chi può accedere agli sconti.

Chi potrebbe perdere qualcosa sono i contribuenti senza carichi familiari o con nuclei molto piccoli, che vedranno poche differenze rispetto al passato. Inoltre, il sistema richiede un calcolo più articolato, con parametri che non sempre risultano intuitivi per chi compila la dichiarazione. La vera sfida sarà comprendere il proprio “reddito pesato” e valutare in anticipo l’impatto del nuovo modello, per evitare sorprese a ridosso del 730. Il 2025, insomma, introduce una detrazione più sofisticata e pensata per riequilibrare il carico fiscale: una riforma che potrebbe ridisegnare il rapporto tra fisco e famiglia nelle fasce medio-alte.