VOLI PER LA SICILIA FUORI CONTROLLO | Adesso interviene l’UE con la manovra: cosa cambia già da dicembre
Aereo (Pexels) - Bagheriainfo
L’Antitrust segnala alla Commissione europea il caro-voli da e per la Sicilia: un passaggio che punta a verificare dinamiche di prezzo anomale e a capire quali interventi regolatori potrebbero cambiare davvero la situazione.
Il tema del costo dei biglietti aerei torna centrale con l’avvicinarsi delle festività e dei periodi di maggiore mobilità. Da anni i viaggiatori siciliani denunciano aumenti improvvisi, tariffe molto superiori alla media nazionale e variazioni giornaliere difficili da giustificare. L’Antitrust, dopo aver monitorato l’andamento delle rotte più critiche, ha deciso di portare il caso a Bruxelles per valutare se esistono condizioni di mercato distorte o strategie commerciali che penalizzano sistematicamente i consumatori.
L’invio del dossier alla Commissione europea non comporta interventi immediati, ma segna una svolta importante. Portare il tema su un tavolo sovranazionale significa chiedere un esame approfondito sulle logiche dei prezzi, sull’uso degli algoritmi e sulle condizioni che regolano il traffico da e per le isole maggiori. Una mossa che potrebbe aprire la strada a nuove regole o a richieste di maggiore trasparenza da parte dei vettori.
Perché i prezzi lievitano e quali rotte risultano più critiche
Secondo i rilievi dell’Autorità, le rotte da e verso gli aeroporti siciliani registrano picchi tariffari più frequenti e marcati rispetto ad altre tratte nazionali. Il fenomeno si intensifica nei periodi festivi e nei fine settimana, quando la domanda cresce e l’offerta non sempre riesce a bilanciare il volume dei passeggeri. A ciò si aggiunge la particolarità geografica della Sicilia, che dipende quasi esclusivamente dal trasporto aereo per garantire collegamenti rapidi con il resto d’Italia.
Un altro elemento riguarda il ruolo degli algoritmi di pricing utilizzati dalle compagnie, che modulano i prezzi in base a previsioni di domanda, disponibilità residua e tempi di acquisto. La questione sollevata all’Ue non riguarda la legittimità degli algoritmi in sé, ma l’eventuale uso coordinato o eccessivamente opaco di questi strumenti, che potrebbe generare distorsioni su tratte dove la concorrenza effettiva risulta limitata.
Cosa può cambiare dopo il coinvolgimento della Commissione europea
L’Antitrust chiede a Bruxelles di valutare se sul mercato dei voli da e per la Sicilia emergano comportamenti idonei a limitare la concorrenza o a danneggiare i passeggeri. La Commissione può aprire indagini, chiedere dati alle compagnie, proporre linee guida o soluzioni che rendano più trasparenti i meccanismi di formazione del prezzo. Non è escluso che venga chiesta una maggiore chiarezza sulle politiche tariffarie, soprattutto nei periodi dell’anno in cui la mobilità dall’isola è più intensa.
Gli scenari possibili vanno da semplici raccomandazioni a interventi più incisivi su come i vettori devono comunicare prezzi e disponibilità. L’obiettivo resta garantire viaggi più equi, evitando oscillazioni ingiustificate che colpiscono soprattutto chi è costretto a volare per motivi familiari, lavorativi o sanitari. Il percorso europeo non sarà breve, ma l’iniziativa dell’Antitrust potrebbe rappresentare l’inizio di un cambio di passo nel controllo dei prezzi dei voli per la Sicilia, un tema che incide in modo diretto sul diritto alla mobilità di centinaia di migliaia di cittadini.