Caldaia addio | Con questo bonus spendi pochissimo e installi la nuova tecnologia per il riscaldamento: come ottenere il “Conto Termico”

Caldaia

Caldaia (Pexels) - bagheriainfo

Il Conto Termico gestito dal GSE torna protagonista: incentivi fino al 65% per chi sostituisce la vecchia caldaia con pompe di calore, solare termico o sistemi più efficienti. La svolta è negli interventi rimborsabili subito.

La transizione energetica entra sempre più nelle case degli italiani, e il Conto Termico rappresenta uno degli strumenti più concreti messi a disposizione dal GSE per favorire l’efficienza domestica. La misura, attiva da anni ma oggi più attuale che mai, offre contributi economici per la sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti e per l’installazione di tecnologie moderne a basse emissioni. Una scelta che porta benefici duplice: taglio dei consumi e maggiore comfort abitativo.

Secondo il Gestore dei Servizi Energetici, ogni intervento ammesso viene rimborsato direttamente sul conto del beneficiario in tempi brevi, spesso entro due mesi dall’accettazione. L’obiettivo è sostenere famiglie e piccoli edifici nel percorso verso soluzioni sostenibili, facilitando il passaggio da caldaie datate a sistemi più efficienti come pompe di calore e pannelli solari termici.

Quali impianti e interventi copre davvero il Conto Termico

Il cuore dell’incentivo riguarda la sostituzione di sistemi di riscaldamento tradizionali con pompe di calore elettriche o a gas, in grado di garantire prestazioni molto più efficienti. Rientrano nel contributo anche le caldaie a biomassa di qualità certificata, così come gli impianti solari termici per acqua calda e integrazione al riscaldamento. Il GSE specifica che l’intervento incentivabile deve sostituire un impianto esistente: non sono ammessi semplici ampliamenti o installazioni aggiuntive.

In molti casi, la percentuale di rimborso varia in base alla zona climatica e alla tecnologia scelta: gli impianti più performanti possono ottenere un incentivo più elevato. Vengono rimborsate anche alcune spese accessorie, come la demolizione della vecchia caldaia, le opere idrauliche necessarie e l’installazione delle nuove unità. Il contributo può arrivare fino al 65% della spesa sostenuta, rendendo il passaggio a sistemi efficienti molto più accessibile rispetto a una sostituzione tradizionale.

Pompa di calore
Pompa di calore (Freepik) – bagheriainfo

Come ottenere l’incentivo e quali errori evitare

Per accedere al Conto Termico è necessario presentare domanda tramite il portale GSE, caricando la documentazione dell’impianto installato e le fatture delle spese sostenute. La procedura è interamente online e prevede una verifica tecnica da parte del Gestore, che conferma l’idoneità dell’intervento. Chi opta per la modalità “prenotazione” può conoscere l’importo prima della realizzazione, una garanzia utile soprattutto per famiglie e piccoli enti pubblici.

Un errore comune è non conservare correttamente le certificazioni dei dispositivi installati, indispensabili per dimostrare l’efficienza energetica richiesta. Allo stesso modo, è fondamentale rispettare le tempistiche: la domanda deve essere caricata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori. Il Conto Termico non è un semplice rimborso, ma uno strumento pensato per accompagnare la riqualificazione energetica passo dopo passo, premiando chi sostituisce davvero vecchi impianti con soluzioni pulite. Per chi vuole dire addio alla caldaia tradizionale, il 2025 sarà un anno di opportunità concrete e incentivi immediatamente spendibili.