Ogni anno la tassa sui rifiuti (TARI) grava sulle famiglie italiane, ma esistono modi per ridurre l’importo da pagare. Ecco come calcolare correttamente la tariffa e alcuni trucchi per abbatterla, sfruttando le agevolazioni e le detrazioni previste dalla legge.

La tassa sui rifiuti, o TARI, viene calcolata in base alla superficie dell’abitazione e al numero di occupanti, ma ogni comune può adottare specifiche variabili per determinare l’importo finale. Secondo il Ministero dell’Ambiente, il calcolo parte da una base di riferimento che considera i metri quadrati dell’immobile e il tipo di utilizzo (abitativo o non abitativo). Ma a partire da queste informazioni di base, è possibile applicare alcune strategie per ridurre la tariffa, grazie a detrazioni o modifiche nella gestione dei rifiuti.

Il calcolo corretto della TARI

Il calcolo della TARI si basa su due principali fattori: la superficie dell’immobile e la composizione del nucleo familiare. Ogni comune stabilisce un costo per metro quadrato, che viene moltiplicato per i metri quadrati dell’abitazione. A questo importo base si aggiungono eventuali variazioni legate al numero di persone che vivono nell’immobile, con una maggiorazione che tiene conto della necessità di smaltire più rifiuti per famiglie numerose.

Ad esempio, se un comune applica una tariffa di 3 euro al metro quadrato e un’abitazione è di 100 m², la tassa base sarebbe di 300 euro. Se la famiglia è composta da quattro persone, la tariffa potrebbe aumentare di un piccolo importo per riflettere il maggior volume di rifiuti generato. Questo calcolo varia però da comune a comune, e alcune aree potrebbero prevedere agevolazioni per le famiglie numerose.

Come ridurre il pagamento della TARI

Per abbattere l’importo della tassa, esistono diverse opzioni che ogni cittadino può esplorare:

• Riduzioni per famiglie numerose: Molti comuni prevedono una riduzione per famiglie con più di tre figli o con un numero elevato di componenti. Verifica se nel tuo comune è prevista una detrazione per nuclei familiari numerosi.
• Agevolazioni per disabili: I residenti con disabilità possono accedere a riduzioni della TARI, che variano in base al tipo di disabilità e alla superficie dell’immobile. In alcuni comuni, la riduzione è automatica per i disabili certificati.
• Bonus per pensionati e redditi bassi: In alcuni casi, i pensionati o i cittadini con reddito basso possono beneficiare di una riduzione della tassa. Questo bonus viene calcolato in base all’ISEE e alla situazione economica della famiglia.
• Riduzioni per la raccolta differenziata: Molti comuni offrono sconti a chi pratica una corretta raccolta differenziata. Alcuni stabiliscono una riduzione proporzionale al volume di rifiuti differenziati rispetto a quelli indifferenziati.

Verifica con il tuo comune se sono previsti incentivi per la separazione dei rifiuti. In alcuni casi, l’applicazione di buone pratiche può ridurre sensibilmente la cifra finale.

Strategie per ridurre il consumo di rifiuti

Un altro modo per ridurre la tassa sui rifiuti è diminuire il volume di rifiuti generati. Puoi farlo adottando semplici accorgimenti quotidiani, come:

• Acquisti senza imballaggi: Preferire prodotti sfusi o con imballaggi riciclabili riduce la produzione di rifiuti non riciclabili, che incide sul calcolo della TARI.
• Comprare in quantità maggiore: Acquistare grandi quantità di prodotti alimentari o di consumo riduce il numero di confezioni da smaltire.
• Compostaggio domestico: Se hai un giardino, il compostaggio può ridurre significativamente i rifiuti organici, che costituiscono una parte consistente dei rifiuti urbani. Molti comuni premiano chi adotta questa pratica.

Infine, controlla periodicamente l’importo della TARI, soprattutto se ci sono stati cambiamenti nel nucleo familiare o se hai intrapreso pratiche per ridurre la produzione di rifiuti. Se ritieni che il calcolo sia errato o troppo elevato, hai il diritto di presentare un reclamo.

La tassa sui rifiuti può sembrare un onere fisso, ma con alcune strategie di riduzione e una buona gestione della raccolta differenziata, è possibile abbattere i costi. Conoscere i propri diritti e le agevolazioni previste dalla legge e dal proprio comune è il primo passo per ottimizzare il pagamento della TARI e ridurre l’impatto sulla propria economia familiare.