Presento Alfredo Ingegno autore di “Lina”

Presento Alfredo Ingegno autore di “Lina”

Grazie Alfredo Ingegno per avermi dato la possibilità di leggere una storia; una storia vera, avvincente, dai tanti risvolti psicologici ed a volte drammatici. Una storia in cui sei immerso, perché tocca le tue radici, le tue emozioni, le corde più profonde del tuo essere e dei tuoi affetti. Attorno ad essa roteano infatti figure importanti della tua vita, come quella di tua madre, Lina, dei tuoi nonni materni. È con fierezza che Lina, si lascia fotografare incinta di te, vestita del sorriso più bello. Ed è con la stessa fierezza che tu hai scelto questa foto, come copertina, per renderle omaggio e dare ancora di più un taglio di veridicità al libro. La sua vita non è stata facile, fin da piccola ha dovuto toccare il polso dolorante del mondo, con un abbandono non voluto dalla madre, ma ritenuta l’unica soluzione dal padre, in quanto militare in carriera e non sposato con Ilde, la donna con cui aveva una relazione. Il dolore di Ilde per riavere la figlia, la sua quasi pazzia, si placa poi in apparente indifferenza; gelosia per chi in anni, le ha rubato l’amore di quella creatura, che tanto aveva desiderato tenere stretta nei suoi abbracci. Un vuoto di dodici anni che non riesce a colmare e volerle bene come dovrebbe. Mentre il disinteresse del padre diventa ampiezza di vita, per una bimba che chiede un supporto di amore per diventare donna in una realtà che non le appartiene del tutto e che sente un po’ ostile. Ritagli di una storia lunga con alti e bassi, di cui non s’intravede il finale, ma a tratti si percepisce. Difficile dire a questo punto chi sia il protagonista, sono tutti protagonisti in qualche modo. Forse Lina è la chiave su cui tutto gira, la porta che si doveva aprire per collocare ogni puzzle al loro posto.