“Una cometa sta per distruggere la terra”: una profezia fin qui nascosta si sta abbattendo sul 2025 | Scienziati al lavoro per calcolare la traiettoria
Tra misticismo e astronomia, analizziamo la profezia dei seguaci di Gohar Shahi sull’impatto di una cometa e la fine del mondo prevista entro il 2025.
Cometa (Pexels) - Bagheriainfo
Nel vasto panorama delle teorie escatologiche e delle predizioni sulla fine del mondo, una narrazione ha ripreso vigore negli ultimi anni, diffondendosi attraverso i canali social e le piattaforme video: l’arrivo imminente di una cometa distruttrice. Al centro di questa profezia non vi sono calcoli della NASA o osservazioni di astrofisici indipendenti, bensì le rivelazioni spirituali legate alla figura di Riaz Ahmed Gohar Shahi. Secondo i suoi seguaci, in particolare quelli riuniti sotto l’egida della Messiah Foundation International (MFI), il nostro pianeta sarebbe destinato a un evento catastrofico entro il 2025 (o al massimo il 2026), segnando l’epilogo della civiltà come la conosciamo e l’inizio di una nuova era spirituale.
L’annuncio dell’impatto e il ritorno del Messia
La profezia si articola su una visione che mescola elementi astronomici e teologici. Secondo le interpretazioni diffuse da Younus AlGohar, rappresentante e portavoce del movimento, una cometa di proporzioni bibliche si starebbe dirigendo verso la Terra. Questo corpo celeste non viene descritto semplicemente come un ammasso di roccia e ghiaccio, ma come uno strumento divino incaricato di purificare il mondo e annunciare il ritorno dell’Imam Mehdi, che i fedeli identificano nella figura stessa di Gohar Shahi.
La narrazione sostiene che l’umanità, ormai corrotta e lontana dalla vera spiritualità, debba affrontare una tribolazione finale. La data del 2025 viene spesso citata come il termine ultimo per questo evento apocalittico. I sostenitori della teoria affermano che i governi mondiali e le agenzie spaziali sarebbero a conoscenza del pericolo imminente ma avrebbero scelto di tacere per evitare il panico di massa, costruendo bunker sotterranei per salvare l’élite globale. Questa visione cospirazionista serve a rafforzare la fede dei seguaci, per i quali l’unica salvezza non risiede nella tecnologia o nella fuga fisica, ma nell’accettazione del messaggio divino di Gohar Shahi e nell’illuminazione del cuore.
Il misticismo di Gohar Shahi e i segni divini
Per comprendere la portata di queste affermazioni, è necessario inquadrare la figura di Riaz Ahmed Gohar Shahi. Nato in Pakistan nel 1941, Shahi è stato un leader spirituale, autore e fondatore di movimenti religiosi che promuovono l’amore divino e la tolleranza interreligiosa, pur essendo stato accusato di blasfemia in patria e costretto all’esilio. Scomparso misteriosamente a Londra nel 2001, la sua figura ha assunto tratti messianici per i suoi devoti.
Un elemento centrale della dottrina della MFI è la credenza che il volto di Gohar Shahi sia apparso miracolosamente su corpi celesti e oggetti sacri, come la Luna, il Sole e la Pietra Nera della Mecca. Queste “immagini divine” sono interpretate come la prova inconfutabile della sua natura messianica e dell’urgenza del suo messaggio. La cometa prevista per il 2025 si inserisce in questo contesto di segni celesti: sarebbe l’ultimo, definitivo avvertimento. Per i fedeli, l’evento non è solo distruzione, ma una necessaria transizione verso il regno di Dio sulla Terra, dove le differenze religiose saranno superate dall’amore universale predicato dal loro leader.

La risposta della scienza: nessun pericolo imminente
Di fronte a tali scenari apocalittici, la comunità scientifica mantiene una posizione ferma e basata sui dati. Le agenzie spaziali di tutto il mondo, incluse la NASA e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), monitorano costantemente il cielo attraverso programmi di difesa planetaria come il Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS). Al momento, non esiste alcuna evidenza scientifica di una cometa o di un asteroide di dimensioni tali da minacciare la Terra in rotta di collisione per il 2025.
Gli astronomi sottolineano che un oggetto capace di causare un’estinzione di massa sarebbe visibile ai telescopi, anche amatoriali, con mesi o anni di anticipo. Sebbene il passaggio di comete e asteroidi vicino al nostro pianeta sia un fenomeno relativamente comune, le traiettorie sono calcolate con estrema precisione. La discrepanza tra la profezia di Gohar Shahi e la realtà osservabile è netta: da un lato vi è una visione teologica che utilizza il linguaggio dell’astronomia per veicolare un messaggio spirituale di urgenza e conversione; dall’altro, vi è l’astrofisica che, pur non escludendo rischi futuri remoti, smentisce categoricamente l’esistenza di una minaccia “invisibile” pronta a colpire entro i prossimi mesi. Come spesso accade nella storia delle profezie millenariste, il 2025 si preannuncia come un anno di test cruciale per la fede dei credenti, più che per la sopravvivenza fisica del pianeta.