ALT! Mi faccia vedere se l’ha portato con sé: se ti fermano sono 173€ di multa sicura | Dimenticarlo non è più un’opzione
Viaggiare senza i dispositivi di sicurezza obbligatori o non utilizzarli in caso di emergenza comporta rischi economici e la decurtazione di punti dalla patente. Ecco cosa prevede la normativa.
Multa (Pexels) - Bagheriainfo
Quando ci si mette alla guida, la sicurezza non dipende esclusivamente dalla prudenza nelle manovre o dal rispetto dei limiti di velocità, ma anche dalla dotazione di bordo obbligatoria. Tra gli strumenti indispensabili che ogni automobilista deve avere sempre a disposizione figurano il triangolo mobile di pericolo e il giubbotto catarifrangente (o bretelle retroriflettenti). Questi dispositivi non sono semplici accessori, ma salvavita fondamentali in situazioni di emergenza, come guasti, incidenti o soste forzate in condizioni di scarsa visibilità.
Tuttavia, molti conducenti tendono a sottovalutare l’importanza di questi oggetti, dimenticandoli a casa o lasciandoli sepolti sotto i bagagli nel cofano. È bene sapere che il Codice della Strada (CdS) è estremamente severo in materia: il mancato possesso o il mancato utilizzo di questi dispositivi fa scattare sanzioni amministrative pecuniarie e, in alcuni casi, la decurtazione di punti dalla patente. Analizziamo nel dettaglio cosa prevede la normativa vigente e quali sono i rischi concreti per gli automobilisti indisciplinati.
L’obbligo di legge: quando sono necessari i dispositivi di sicurezza
L’articolo di riferimento che disciplina l’uso di questi dispositivi è l’articolo 162 del Codice della Strada. La norma stabilisce che il segnale mobile di pericolo (il triangolo) deve essere utilizzato obbligatoriamente per presegnalare un veicolo fermo sulla carreggiata o sulla banchina. Questo obbligo scatta in particolare fuori dai centri abitati, ma anche all’interno dei centri urbani se il veicolo non è visibile a sufficiente distanza dagli altri sopraggiungenti, o se le luci di posizione e di emergenza non funzionano correttamente.
Parallelamente, l’uso del giubbotto o delle bretelle retroriflettenti ad alta visibilità è obbligatorio per il conducente che deve scendere dal veicolo fermo sulla carreggiata, fuori dai centri abitati, in condizioni di scarsa visibilità, di notte, o in corsia di emergenza e nelle piazzole di sosta. È fondamentale sottolineare una distinzione operativa: mentre il triangolo deve essere posizionato dopo essere scesi dall’auto, il giubbotto deve essere indossato prima di uscire dall’abitacolo. Di conseguenza, tenerlo nel bagagliaio è un errore procedurale che vanifica la sua funzione di sicurezza e che può essere oggetto di contestazione da parte delle forze dell’ordine.
Le sanzioni: quanto costa la dimenticanza
Veniamo al tasto dolente: le multe. Chi viene sorpreso senza questi dispositivi a bordo, o chi non li utilizza nelle situazioni prescritte dalla legge, va incontro a sanzioni amministrative che variano in base alla gravità dell’infrazione.
Per quanto riguarda il mancato utilizzo del triangolo o del giubbotto catarifrangente nelle situazioni di emergenza previste, la sanzione pecuniaria oscilla da un minimo di 42 euro a un massimo di 173 euro. Ma il danno economico non è l’unica conseguenza. L’articolo 162 prevede anche una sanzione accessoria: la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida. Questo aspetto è spesso ignorato dagli automobilisti, ma rappresenta un deterrente significativo, specialmente per i neopatentati o per chi ha già un saldo punti precario.
È importante notare che la sanzione può essere applicata non solo se i dispositivi mancano fisicamente, ma anche se non sono conformi alle normative. Un giubbotto non omologato o un triangolo danneggiato equivalgono, agli occhi della legge, alla loro assenza.

Omologazione e corretto posizionamento a bordo
Per evitare multe, non basta acquistare un qualsiasi gilet arancione o giallo. I dispositivi devono essere omologati CE. Per i giubbotti, la normativa di riferimento è la UNI EN 471 (o la più recente EN ISO 20471), che certifica la capacità del tessuto di riflettere la luce e garantire visibilità a distanza. Controllare l’etichetta al momento dell’acquisto è un dovere del consumatore: un prodotto non certificato potrebbe non essere visibile ai fari delle auto in arrivo, mettendo a rischio la vita del conducente.
Infine, un consiglio pratico che vale quanto una regola: il posizionamento. Come accennato, il giubbotto deve trovarsi nell’abitacolo, preferibilmente nel vano portaoggetti o nelle tasche laterali delle portiere, a portata di mano del guidatore. Se in caso di controllo o di guasto il conducente deve scendere dall’auto per recuperare il giubbotto nel bagagliaio, è già in infrazione e, soprattutto, in pericolo. Il triangolo, invece, può essere custodito nel bagagliaio, ma deve essere facilmente accessibile e non sepolto sotto carichi pesanti. La sicurezza stradale passa attraverso questi piccoli dettagli che, in situazioni critiche, fanno la differenza tra un semplice inconveniente e una tragedia.