Pensione dicembre 2025 | Aumenti con tredicesima, quattordicesima e rimborsi IRPEF: ecco cosa cambia e quando verranno pagate
Pensione (Pexels) - Bagheriainfo
La rata della pensione di dicembre 2025 porta con sé diverse novità e integrazioni. Oltre all’importo mensile ordinario, per la maggior parte dei pensionati arriverà anche la tredicesima e, per una platea specifica, pure la quattordicesima. A queste voci si aggiungono i conguagli IRPEF legati al Modello 730/2025, che possono tradursi in rimborsi o in trattenute sul rateo. Il risultato è un cedolino più ricco rispetto ai mesi precedenti, ma anche più complesso da leggere, perché racchiude in un’unica mensilità diversi movimenti fiscali e previdenziali.
L’INPS ha annunciato la disponibilità online del cedolino della pensione di dicembre, consultabile nell’area riservata ai titolari di prestazioni pensionistiche. Il documento riguarda non solo le pensioni di vecchiaia e anzianità, ma anche gli assegni ordinari di invalidità, le pensioni di invalidità civile e le indennità di accompagnamento. Attraverso il cedolino, ogni pensionato può verificare l’importo effettivamente erogato e comprendere le ragioni di eventuali differenze rispetto alle mensilità precedenti.
Date di pagamento e calendario per Poste: come e quando arriva la pensione
Per la mensilità di dicembre 2025, il pagamento delle pensioni avviene a partire da lunedì 1° dicembre 2025. Questa è la data di riferimento per chi riceve l’accredito sul conto corrente postale o bancario: per gli istituti di credito, infatti, la data di accredito coincide con quella delle Poste. Chi ha optato per l’accredito non deve fare nulla: l’importo complessivo, comprensivo di tredicesima e di eventuali altre voci, verrà versato automaticamente sul rapporto indicato all’INPS.
Per chi invece ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, è previsto un calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome, per evitare assembramenti e code eccessive. In linea con lo schema comunicato da Poste Italiane, il ritiro agli sportelli segue questo ordine: cognomi dalla A alla C lunedì 1° dicembre; dalla D alla K martedì 2 dicembre; dalla L alla P mercoledì 3 dicembre; dalla Q alla Z giovedì 4 dicembre. INPS ricorda inoltre che il pagamento in contanti è consentito solo per importi complessivi fino a 1.000 euro netti; oltre questa soglia, è obbligatorio indicare un conto corrente o altro rapporto finanziario su cui ricevere le somme.
Chi deve modificare le proprie coordinate di accredito può farlo tramite il servizio online “Cambiare le coordinate di accredito della pensione” presente sul sito INPS, accedendo con credenziali digitali. In questo modo è possibile aggiornare IBAN o modalità di pagamento prima dell’emissione dei prossimi ratei.
Tredicesima, quattordicesima e conguagli IRPEF: cosa aspettarsi nel cedolino
Nel rateo di dicembre è quasi sempre presente la tredicesima mensilità, che fa crescere sensibilmente l’importo complessivo rispetto alle altre mensilità. A questa, per alcuni pensionati, si aggiunge la quattordicesima o un bonus di quattordicesima fino a 154,94 euro, introdotto dall’articolo 70 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Si tratta di un importo aggiuntivo riconosciuto in via provvisoria, soggetto successivamente a verifica sulla base dei dati reddituali.
La quattordicesima, in base alle regole INPS, spetta ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici erogati dall’Istituto (sono esclusi assegno sociale e invalidità civile) che abbiano compiuto almeno 64 anni nel secondo semestre del 2025 e che possiedano un reddito annuo compreso tra 11.766,31 e 15.688,40 euro. Chi ritiene di averne diritto ma non la trova in pagamento può presentare una procedura di “ricostituzione reddituale per quattordicesima”, tramite il portale INPS con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un patronato.
Dicembre è anche il mese in cui si chiudono le operazioni di conguaglio IRPEF legate ai risultati del Modello 730/2025 per i contribuenti che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta e i cui dati sono stati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate dopo il 30 settembre. Se dalle verifiche emerge un credito a favore del pensionato, nel cedolino comparirà un rimborso IRPEF che aumenta l’importo netto erogato. Al contrario, se risulta un debito, l’INPS effettuerà le relative trattenute, che andranno a ridurre la cifra finale.
Per questi motivi, il cedolino di dicembre può contenere differenze significative rispetto alle mensilità precedenti, sia in positivo che in negativo. È quindi utile leggerlo con attenzione, verificando la presenza di voci come “tredicesima”, “quattordicesima”, “conguaglio IRPEF a credito” o “a debito”, così da comprendere nel dettaglio come si arriva all’importo finale.
Come sempre, il cedolino INPS è disponibile online nell’area personale del pensionato, accessibile con SPID di livello 2 o superiore, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). Dal servizio è possibile consultare, scaricare e stampare il documento, oltre che confrontare più mensilità e accedere ad altri servizi collegati (certificazioni, variazioni dati, simulazioni). Chi ha comunicato il proprio indirizzo email può ricevere il cedolino anche tramite posta elettronica, come ulteriore canale informativo.
Per i pensionati, la mensilità di dicembre 2025 rappresenta quindi un momento chiave: tra tredicesima, possibile quattordicesima e conguagli IRPEF, il cedolino diventa lo strumento fondamentale per capire non solo quanto si riceve, ma anche perché l’importo è cambiato. Un’occasione per aggiornare le proprie informazioni, verificare la correttezza dei dati fiscali e avere una visione più chiara del proprio trattamento previdenziale in vista del nuovo anno.