Lavastoviglie d’inverno senza aloni | Smontiamo il più grande mito della storia: questo ingrediente non funziona (fa solo danni)
Lavastoviglie (Pexels) - Bagheriainfo
Nelle settimane più fredde dell’anno la lavastoviglie tende a lasciare aloni, macchie e vetri opachi, ma secondo Altroconsumo il segreto per evitarli non è improvvisare rimedi casalinghi: servono sale e brillantante usati nel modo corretto, mentre il celebre acido citrico non fa miracoli.
L’inverno mette alla prova anche gli elettrodomestici più affidabili. Le temperature basse incidono sul ciclo di lavaggio e sulla resa finale, con piatti che talvolta escono asciutti a metà, bicchieri con residui lattiginosi e stoviglie che sembrano meno brillanti del solito. È un fenomeno normale, amplificato dalla durezza dell’acqua e da piccoli errori di manutenzione che si accumulano senza essere notati.
Proprio per questo Altroconsumo ricorda alcune regole semplici ma decisive: sale e brillantante non sono accessori facoltativi, ma componenti indispensabili per mantenere l’elettrodomestico in equilibrio e garantire risultati puliti anche quando l’acqua è più fredda e si asciuga più lentamente. E invita a fare chiarezza su un mito molto diffuso, quello dell’acido citrico usato come sostituto “naturale” dei prodotti specifici.
Perché sale e brillantante restano fondamentali
Il sale per lavastoviglie non serve a salare il lavaggio, ma a rigenerare la resina che addolcisce l’acqua. Se questa funzione viene meno, il risultato sono i classici aloni bianchi che si depositano su vetri e posate, un effetto che d’inverno è ancora più evidente. Quando il sale è dosato correttamente, invece, la macchina lavora con acqua meno dura e può sciogliere meglio i detersivi, riducendo quella patina opaca che rovina l’aspetto delle stoviglie.
Il brillantante interviene nel momento dell’asciugatura, facilitando lo scorrimento dell’acqua e prevenendo la formazione di gocce che, una volta asciutte, lasciano segni ben visibili. Altroconsumo sottolinea che la sua mancanza è uno dei motivi principali per cui bicchieri e piatti escono con tracce fastidiose proprio nei mesi freddi, quando l’asciugatura è più lenta e la condensa resta più a lungo sulle superfici.
Il mito dell’acido citrico e cosa va evitato davvero
L’acido citrico è spesso presentato come soluzione universale, un sostituto ecologico capace di rimpiazzare brillantante, sale e addirittura detergenti. In realtà non è così: funziona bene come anticalcare, ma non può rigenerare la resina della lavastoviglie né sostituire l’azione del brillantante durante l’asciugatura. Usarlo come unico prodotto rischia quindi di peggiorare gli aloni, non di eliminarli.
Altroconsumo mette in guardia anche contro l’uso eccessivo di rimedi fai-da-te che promettono miracoli. L’aceto, per esempio, è troppo aggressivo per le parti interne dell’elettrodomestico e può danneggiare guarnizioni e metalli. L’acido citrico, se inserito nelle vaschette sbagliate, non svolge il compito previsto e può interferire con il corretto funzionamento dei cicli di lavaggio. La ricetta per stoviglie brillanti in inverno, dunque, resta quella più semplice: sale nella quantità giusta, brillantante al livello consigliato, un detersivo adeguato e una manutenzione regolare che impedisca la formazione di calcare e residui. Solo così la lavastoviglie può affrontare il freddo senza lasciare tracce.