Il microonde fa boom | Ci sono 5 cibi che non vanno inseriti mai: l’elenco (insospettabile) che può salvarti la vita
Microonde (Pexels) - Bagheriainfo
Il forno a microonde è diventato uno degli alleati più usati in cucina: scalda in pochi secondi, scongela in fretta e permette di preparare piatti veloci quando il tempo è poco. Proprio per questa comodità, però, spesso si tende a infilarci dentro di tutto, senza pensarci troppo. Un’indagine realizzata da un’importante organizzazione britannica a tutela dei consumatori ha però messo in fila almeno 5 alimenti che sarebbe meglio evitare nel microonde, perché possono sporcarlo in modo irreparabile, danneggiare i componenti interni o persino causare fiammate e piccoli scoppi.
L’elenco va oltre i soliti avvertimenti generici e mette in luce rischi legati a consistenza, contenuto di acqua, zuccheri e modalità di cottura. Dalla salsa di pomodoro alle verdure a foglia secca, dalle uova sode ai peperoncini, passando per le uova crude con il guscio, alcuni di questi alimenti possono trasformarsi in veri e propri “nemici” del forno, se riscaldati nel modo sbagliato. Conoscerli e trattarli con prudenza significa non solo evitare disastri in cucina, ma anche ridurre il rischio di ustioni e danni a un elettrodomestico che usiamo ogni giorno.
I 5 cibi da tenere lontani dal microonde
Il primo alimento sotto osservazione è la salsa di pomodoro. Spessa, ricca di zuccheri e spesso molto densa, tende a creare bolle di vapore intrappolate al suo interno. Nel microonde queste bolle possono scoppiare all’improvviso, provocando piccoli “esplosivi” schizzi di salsa ovunque: pareti, piatto girevole, sportello. Il risultato è un interno completamente imbrattato e il rischio di ustioni se si apre lo sportello nel momento sbagliato. Quando proprio si deve usare il microonde, è più prudente farlo a bassa potenza e con un coperchio adatto e ventilato, mescolando di frequente per disperdere il calore.
Altro capitolo delicato riguarda le verdure a foglia, in particolare quando sono molto secche, come cavolo riccio o spinaci senza alcuna umidità. Se riscaldate così come sono, alcune parti possono surriscaldarsi rapidamente e generare scintille o un principio di incendio. L’organizzazione dei consumatori suggerisce, quando possibile, di lavare bene queste verdure prima di cuocerle, in modo che conservino un minimo di umidità, oppure di preferire metodi alternativi come cottura a vapore o in padella, più controllabili e meno rischiosi.
Il capitolo più sorprendente riguarda le uova. Reinserire in microonde un’uovo sodo può sembrare un gesto innocuo, ma i test condotti in laboratorio hanno documentato una lunga serie di casi in cui le uova sono esplose durante o subito dopo il riscaldamento. All’interno del guscio o dell’albume si accumula pressione e, quando il calore è troppo intenso, l’uovo può scoppiare all’improvviso, producendo rumori molto forti, frammenti e rischio di lesioni, anche alle orecchie. Meglio consumarle fredde, a temperatura ambiente o riscaldate con metodi tradizionali.
Ancora più pericoloso è inserire nel microonde un’uovo crudo con il guscio. In questo caso il vapore che si forma all’interno non trova vie di fuga e l’esplosione è praticamente assicurata, con il guscio che si rompe in tutte le direzioni e il contenuto che si sparge nel forno. Oltre al disordine da ripulire, si può danneggiare il rivestimento interno e, nei casi più estremi, compromettere il funzionamento dell’apparecchio. Per cuocere le uova in modo sicuro è sempre consigliabile una cottura in acqua sul fornello o l’uso di contenitori specifici progettati per il microonde e usati attenendosi alle istruzioni.
Infine ci sono i peperoncini, che nascondono un’insidia diversa. Nel microonde, il calore porta a liberare nell’aria una grande quantità di capsaicina, la sostanza responsabile della sensazione di piccante. Una volta sprigionata, può diffondersi rapidamente nell’ambiente, irritando occhi, gola e vie respiratorie di chi si trova nelle vicinanze. In pratica, basta aprire lo sportello per ritrovarsi a tossire e lacrimare come se si fosse maneggiata una grande quantità di peperoncino crudo. Per questi alimenti sono preferibili metodi più tradizionali come la griglia, la padella o l’aggiunta a crudo a fine cottura.
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Come usare il microonde in modo più sicuro senza rinunciare alla praticità
La lista dei 5 alimenti da maneggiare con cautela non significa che il microonde sia uno strumento pericoloso in sé. Al contrario, se utilizzato correttamente, resta uno degli elettrodomestici più utili e versatili in cucina. Il punto chiave, emerso dalla ricerca, è imparare a riconoscere i cibi che generano pressione interna, vapore o scintille, e adottare comportamenti più prudenti. Coprire i piatti con appositi coperchi o pellicole forate, mescolare durante il riscaldamento, evitare potenze troppo elevate per alimenti densi o molto zuccherini sono piccoli accorgimenti che riducono il rischio di problemi.
Diventa importante anche leggere con attenzione i manuali di istruzioni, che spesso contengono elenchi di alimenti e materiali da non inserire nel forno. Molti incidenti, infatti, nascono da abitudini consolidate: riscaldare sempre nello stesso modo, senza domandarsi se il contenuto sia adatto o meno, oppure utilizzare recipienti che non sono idonei al microonde. Un minimo di informazione in più può evitare guasti costosi, sostituzioni premature dell’elettrodomestico e situazioni potenzialmente pericolose.
Alla luce dei dati diffusi dall’organizzazione dei consumatori, la raccomandazione è semplice: continuare a usare il microonde per quello che sa fare meglio – riscaldare in modo rapido molti piatti – ma con un’attenzione particolare per quei cibi che, per consistenza o composizione, tendono a reagire male alle onde. Con qualche prudenza in più, la praticità quotidiana può convivere con una maggiore sicurezza in cucina e con un forno che dura più a lungo, senza esplosioni improvvise né incidenti spiacevoli.