Trasporto animali in automobile, arriva una multa gigantesca | O fai così o la Polizia ti stanga: l’errore che fanno praticamente tutti
Animali in automobile (Pixabay) - Bagheriainfo
L’articolo 169 del Codice della Strada, richiamato dall’ACI, stabilisce regole chiare sul trasporto degli animali in auto: lasciarli liberi nell’abitacolo può costare caro e mettere in pericolo tutti i passeggeri.
Molti proprietari di cani e gatti affrontano i tragitti quotidiani senza immaginare che un animale libero in auto rappresenti un rischio concreto per la sicurezza. Non si tratta solo di comportamento prudente, ma di un obbligo preciso previsto dalla normativa. L’articolo 169, infatti, disciplina il trasporto degli animali e impone accorgimenti che evitano distrazioni al conducente e impediscono all’animale di muoversi in modo incontrollato durante la marcia.
In caso di frenata improvvisa o collisione, un animale non assicurato può trasformarsi in un vero pericolo: per sé, per chi lo accompagna e anche per gli altri veicoli. La legge nasce proprio per prevenire questi scenari, indicando cosa è consentito e quali dispositivi utilizzare per viaggiare senza rischi né sanzioni.
Cosa prevede davvero l’art. 169 CdS e quali sistemi sono ammessi
La norma è semplice ma molto specifica: è consentito trasportare in auto un solo animale domestico libero, purché non intralci in alcun modo la guida. Se gli animali sono più di uno, scatta l’obbligo di sistemi idonei, come gabbie, trasportini o divisori omologati che separano l’abitacolo dal bagagliaio. Questi strumenti servono a evitare movimenti pericolosi e a mantenere l’animale in uno spazio sicuro e stabile.
L’ACI ricorda che i sistemi di ritenuta devono essere fissati correttamente e compatibili con l’auto. Alcuni accessori acquistati senza verifiche possono risultare inefficaci o addirittura pericolosi in caso di frenata. La sicurezza nasce da dispositivi solidi e posizionati a regola d’arte, non da soluzioni improvvisate o dal semplice uso della cintura di un passeggero adattata al cane.
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L’errore che fa scattare la sanzione (e perché molti lo ignorano)
L’errore più comune è lasciar salire l’animale sul sedile anteriore o farlo muovere liberamente tra i posti. Anche se sembra tranquillo, un salto improvviso o un contatto con il volante può causare distrazione fatale. È proprio in questi casi che interviene la sanzione prevista dall’art. 169, che può essere salata e accompagnata dalla decurtazione dei punti: basta che l’animale intralci la guida, anche solo potenzialmente.
Un altro sbaglio frequente è posizionare gabbie o trasportini non fissati: in caso di urto si trasformano in oggetti contundenti, vanificando le buone intenzioni del proprietario. Il segreto per evitare rischi e multe è semplice: scegliere un sistema di trasporto adeguato, fissarlo correttamente e impedire all’animale di muoversi nell’abitacolo. Con poche attenzioni, viaggiare con il proprio compagno a quattro zampe diventa sicuro, legale e molto più sereno per tutti.