Moto e scooter elettrici, riparte il bonus | sconti al 30–40% con rottamazione: l’errore che ti fa perdere un sacco di soldi
Scoter elettrico (Pixabay) - Bagheriainfo
Il MIMIT rilancia gli incentivi per moto e scooter elettrici: con la rottamazione lo sconto arriva fino al 40%, ma un errore frequente rischia di far perdere tutto il beneficio.
La nuova stagione di incentivi punta a spingere ancora una volta la mobilità a zero emissioni, con un focus particolare su ciclomotori e motocicli. Moto e scooter elettrici restano tra i mezzi più richiesti nelle città italiane, grazie ai costi di gestione ridotti e alla possibilità di accedere liberamente nelle zone a traffico limitato. Il MIMIT ha confermato il pacchetto di sconti destinato a chi acquista un mezzo nuovo, con un contributo che cresce ulteriormente se si rottama un veicolo più inquinante.
L’incentivo funziona secondo una logica semplice: più si sostituisce un mezzo datato, maggiore è lo sconto applicato. La rottamazione diventa così la chiave per ottenere il 40% del valore del veicolo, una percentuale che può ridurre in modo drastico il prezzo finale. Tuttavia, sono proprio i requisiti della rottamazione a generare i problemi più frequenti, spesso per distrazione o per procedure incomplete che invalidano l’intera pratica.
Come funziona il bonus e perché la rottamazione fa davvero la differenza
Il contributo si applica direttamente in fattura e viene gestito dal concessionario, che prenota il bonus sulla piattaforma dedicata. Senza rottamazione lo sconto è già consistente, ma è con l’eliminazione di un veicolo termico che si arriva alla soglia più alta: fino al 40% del prezzo di acquisto, entro un tetto massimo stabilito anno per anno dal MIMIT.
Il sistema premia chi contribuisce a ridurre la circolazione dei motocicli più datati, in particolare quelli omologati con standard di emissioni superati. Più vecchio è il mezzo rottamato, maggiore è l’impatto positivo sulla procedura, perché si libera la strada da veicoli altamente inquinanti e si fa spazio a una mobilità più pulita. La sostituzione deve però avvenire secondo regole precise, che molti utenti ignorano e che rischiano di annullare il beneficio.

L’errore che brucia il bonus e come evitarlo davvero
Il problema più comune riguarda la documentazione della rottamazione. Per accedere allo sconto massimo, il veicolo consegnato deve essere intestato all’acquirente — o a un familiare convivente — da un periodo minimo stabilito, e la pratica deve essere completata prima della richiesta del bonus. Una tempistica invertita o documenti incompleti porta automaticamente all’esclusione.
Un altro errore riguarda la scelta del veicolo da rottamare: alcuni modelli non rientrano nella categoria prevista e quindi non danno diritto allo sconto maggiorato. Senza un controllo preliminare, si rischia di consegnare un mezzo non idoneo, perdendo così migliaia di euro di contributo. Prima di procedere, è indispensabile verificare la classe ambientale del veicolo e la documentazione presente al PRA, oltre a seguire con precisione la procedura indicata dal concessionario. Il bonus del MIMIT rappresenta un’occasione concreta per abbassare il costo della mobilità elettrica, ma richiede attenzione: un solo passaggio fuori posto può cancellare l’intero vantaggio.