Incendio in una palazzina a Bagheria | Anziana bloccata in balcone salvata dai vigili del fuoco calati dall’alto: operazione di altissima difficoltà
Incendio (Pixabay) - Bagheriainfo
Attimi di forte tensione nel cuore di Bagheria, dove intorno a mezzogiorno di domenica un incendio divampato al piano terra di una palazzina in via Spanò ha messo in serio pericolo la vita di un’anziana residente al primo piano. Le fiamme, sviluppatesi al civico 8 a pochi passi da corso Umberto I, hanno sprigionato in breve tempo una densa colonna di fumo che ha invaso il vano scale, rendendo impossibile alla donna – invalida e con difficoltà motorie – abbandonare l’abitazione in autonomia.
Bloccata dentro casa, con le scale già sature di fumo, l’anziana ha trovato come unica via di salvezza il balcone affacciato sulla strada. Da lì ha atteso l’arrivo dei soccorsi, mentre in zona si radunavano passanti e residenti allarmati, preoccupati sia per l’espandersi del rogo al piano terra sia per le condizioni della donna intrappolata al piano superiore. La particolare conformazione urbanistica della zona – caratterizzata da vie strette e palazzi addossati – ha complicato notevolmente l’accesso dei mezzi di soccorso.
Le prime squadre dei vigili del fuoco sono arrivate dal distaccamento di Brancaccio, trovandosi davanti una situazione delicata: da un lato era necessario circoscrivere l’incendio al piano terra per evitare che si propagasse all’intero edificio, dall’altro bisognava raggiungere al più presto la donna in balcone, senza poter contare sui tradizionali mezzi aerei per via dello spazio ridotto in strada. Proprio queste difficoltà logistiche hanno reso indispensabile il coinvolgimento del nucleo Saf, specializzato negli interventi in luoghi difficili da raggiungere.
Strade strette e fumo nelle scale: l’intervento del nucleo Saf dall’alto
A supporto delle squadre ordinarie è quindi intervenuto il nucleo Saf (speleo alpino fluviale), reparto dei vigili del fuoco addestrato a operare in contesti complessi, da pareti rocciose a edifici fatiscenti, da zone impervie a spazi urbani con accessi limitati. In via Spanò il problema principale era rappresentato proprio dalla combinazione tra il fumo denso nel vano scale e l’impossibilità di far arrivare velocemente un’autoscala accanto al balcone.
Grazie alle tecniche di calata dall’alto e all’uso di corde, imbracature e dispositivi di sicurezza, gli operatori Saf hanno potuto raggiungere l’anziana in condizioni controllate, mantenendo in ogni momento il contatto con la centrale operativa e coordinandosi con i colleghi impegnati a terra contro le fiamme. Le immagini dell’intervento mostrano vigili sospesi a mezz’aria che, passo dopo passo, si avvicinano al balcone fino a mettere in sicurezza la donna.
Una volta assicurata con un’apposita imbracatura e protetta dal fumo, l’anziana è stata accompagnata in una zona sicura e affidata alle cure del personale del 118, giunto sul posto con ambulanza e sanitari. Le sue condizioni, pur segnate dallo spavento e dall’esposizione al fumo, sono state monitorate direttamente sul posto prima del trasferimento per accertamenti più approfonditi. Nel frattempo, le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per completare lo spegnimento del rogo al piano terra e per verificare che non ci fossero ulteriori persone coinvolte nell’edificio.
La gestione coordinata tra le varie squadre – quelle impegnate all’interno della palazzina, quelle in strada e il nucleo Saf dall’alto – ha permesso di evitare conseguenze ben più gravi. L’operazione, durata complessivamente alcune decine di minuti, ha dimostrato quanto la presenza di reparti specializzati faccia la differenza in situazioni in cui il tempo è poco e le normali vie di fuga sono compromesse.

Cause al vaglio e attenzione sulla sicurezza domestica
Una volta spento l’incendio e messa in sicurezza la palazzina, i vigili del fuoco hanno avviato le verifiche di rito per risalire alle cause del rogo. Al momento le ipotesi al vaglio riguardano un possibile corto circuito dell’impianto elettrico o un pentolino dimenticato sul fornello, elementi che rientrano tra le cause più frequenti degli incendi domestici. Solo i riscontri tecnici, gli accertamenti sui cavi, sui quadri elettrici e sui locali coinvolti potranno però chiarire cosa sia successo esattamente al piano terra dell’edificio di via Spanò.
L’episodio riaccende l’attenzione sulla prevenzione degli incendi in casa, soprattutto quando si tratta di abitazioni dove vivono persone anziane o con ridotta mobilità. Un impianto elettrico non verificato da anni, l’uso prolungato di elettrodomestici datati, l’abitudine di lasciare fornelli accesi anche per pochi minuti possono trasformarsi, in un contesto urbano fitto come quello del centro di Bagheria, in una seria minaccia per l’incolumità di intere famiglie e vicinato.
Particolarmente significativo, in questa vicenda, è il ruolo del balcone come unica via di salvezza: un dettaglio che ricorda quanto sia importante, in presenza di fumo nel vano scale, evitare di attraversare ambienti già saturi e privilegiare spazi aperti in attesa dei soccorsi. Allo stesso modo, la rapidità con cui i residenti e i passanti hanno attivato il numero di emergenza ha consentito ai vigili del fuoco di arrivare in tempi rapidi e di attivare subito il nucleo speciale Saf.
Per la comunità di Bagheria, quella di via Spanò è stata una mattinata di paura, ma anche di sollievo finale: l’anziana è stata tratta in salvo e il rogo è stato circoscritto prima che coinvolgesse l’intero edificio.