Le migliori pasticcerie siciliane in assoluto: ci sono 3 nomi inaspettati a vincere la classifica | Qui il cannolo è uno spettacolo unico

Pasticceria siciliana

Pasticceria siciliana (Web) - Bagheriainfo

La nuova guida Pasticceri e Pasticcerie premia tre locali dell’isola con il massimo riconoscimento nazionale.

La Sicilia torna al centro della scena dolce italiana: tre pasticcerie dell’isola sono state inserite tra le migliori d’Italia nella guida Pasticceri e Pasticcerie 2026 del Gambero Rosso, ottenendo il massimo punteggio, le celebri Tre Torte. Un traguardo che conferma il ruolo dell’isola come terra di grandi maestri dell’arte dolciaria e che racconta, attraverso tre indirizzi simbolo, un modo diverso di intendere la pasticceria, tra tradizione, ricerca e identità territoriale

La guida del Gambero Rosso è da anni uno dei riferimenti più autorevoli per chi ama il mondo dei dolci e per chi lavora nel settore. L’edizione 2026 racconta un’Italia fatta di oltre 650 indirizzi, tra nomi storici, famiglie che hanno costruito la propria storia dietro un bancone e nuovi professionisti che hanno portato idee fresche, tecniche moderne e una grande attenzione alla materia prima. In questo panorama, la Sicilia emerge con forza grazie a pasticcerie che riescono a unire memoria e innovazione, ma anche grazie alla crescita della pasticceria da ristorazione, premiata con riconoscimenti specifici.

Tre pasticcerie siciliane tra le migliori d’Italia

Per capire il peso del risultato raggiunto dalla Sicilia, bisogna partire dal significato delle Tre Torte: si tratta del massimo punteggio assegnato dal Gambero Rosso alle pasticcerie, un marchio di eccellenza che seleziona i locali più completi sotto tutti i punti di vista, dalla qualità dei dolci all’accoglienza, dal servizio alla cura dei dettagli. Nell’edizione 2025 le insegne premiate con le Tre Torte sono 34 in tutta Italia, un numero ristretto che rende ancora più importante la presenza di tre indirizzi siciliani in questa élite nazionale.

La prima protagonista è la Pasticceria Palazzolo di Cinisi, in provincia di Palermo. È un nome che da anni circola tra gli appassionati, ma che ora entra ufficialmente nell’Olimpo della pasticceria italiana. Qui la tradizione siciliana non è solo un ricordo da custodire, ma una base su cui costruire nuove interpretazioni. La famiglia Palazzolo lavora da tempo su un’idea di dolce che rispetta la memoria dell’isola ma allo stesso tempo dialoga con tecniche contemporanee, ingredienti selezionati e un’estetica curata. Il risultato è una pasticceria che parla di cannoli, bignè e dolci alle mandorle, ma con uno sguardo attuale e consapevole.

Un altro nome ormai noto anche fuori dall’Italia è il Caffè Sicilia di Noto, guidato da Corrado Assenza. Più che una semplice pasticceria, è un laboratorio in cui la materia prima siciliana viene raccontata con sensibilità e rigore tecnico. Mandorle, agrumi, miele, erbe spontanee, prodotti del Val di Noto e di altre zone dell’isola diventano protagonisti di dolci che hanno fatto il giro del mondo. Il Caffè Sicilia dimostra come una realtà radicata in un centro storico possa diventare un punto di riferimento internazionale, senza perdere il legame con la città e con il territorio.

Il terzo indirizzo premiato con le Tre Torte è Sciampagna, a Palermo. Qui la pasticceria ha un volto moderno ed elegante: le vetrine sono curate, le monoporzioni hanno linee pulite e i dolci raccontano uno stile che guarda alle grandi capitali europee, ma che rimane riconoscibile come “siciliano” al primo assaggio. Precisione tecnica, equilibrio nei sapori, attenzione alle texture e alla presentazione fanno di Sciampagna un simbolo di come il capoluogo siciliano sia cambiato negli ultimi anni, aprendosi a una pasticceria contemporanea senza dimenticare le proprie radici.

 

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Sicilia capitale del dolce: scenari e prospettive future

Il riconoscimento alle tre pasticcerie non è un episodio isolato, ma il segnale di un movimento più ampio che coinvolge tutta l’isola. La guida del Gambero Rosso sottolinea come la pasticceria italiana stia vivendo una fase di grande trasformazione: cresce l’attenzione per la sostenibilità, per la valorizzazione delle produzioni locali, per i rapporti diretti con i piccoli produttori agricoli. La Sicilia, con la sua biodiversità, i suoi agrumi, le mandorle, i pistacchi, il miele e i vini dolci, è un terreno ideale per questo tipo di approccio, e le Tre Torte assegnate lo confermano in modo concreto.

Accanto alle pasticcerie tradizionali, la guida dedica spazio anche alla pasticceria da ristorazione, un settore in forte crescita. Per la Sicilia, il premio come miglior pastry chef regionale va a Lorenzo Dani, del St George Restaurant by Heinz Beck all’interno del The Ashbee Hotel di Taormina. Si tratta di un riconoscimento che sposta i riflettori anche sulle cucine d’autore dell’isola, dove il momento del dessert non è più solo una chiusura del pasto, ma un capitolo fondamentale del percorso gastronomico. La presenza di un pastry chef premiato in un contesto di fine dining rende ancora più completa l’immagine di una Sicilia capace di primeggiare sia nei bar e nelle pasticcerie che nei ristoranti di alta cucina.

Per il futuro, le prospettive sono chiare: la sfida sarà continuare a innovare senza perdere il legame con la tradizione, costruire nuovi dolci partendo da ingredienti del territorio e valorizzare i giovani che scelgono di restare o tornare in Sicilia per aprire laboratori, micro-boutique del gusto e nuovi indirizzi in provincia. I riconoscimenti del Gambero Rosso spingono l’isola a fare un ulteriore salto di qualità, attirando turisti gourmet, appassionati di enogastronomia e curiosi in cerca di esperienze autentiche. In questo scenario, Palazzolo, Caffè Sicilia e Sciampagna diventano tre tappe ideali di un viaggio nella dolcezza siciliana, ma anche il simbolo di un territorio che ha scelto di investire sul talento, sulla ricerca e sul gusto come strumenti per raccontarsi al mondo.