Questa passata di pomodoro è piena di pesticidi | La vendono regolarmente al Supermercato e fa malissimo: è tutto scritto nell’etichetta

Passata di pomodoro

Passata di pomodoro (Pixabay) - Bagheriainfo

Altroconsumo analizza le passate di pomodoro in vista delle scorte natalizie: non tutte superano i test sui pesticidi, e sugli scaffali compare una sorpresa che cambia la lista della spesa.

Con l’arrivo dei cenoni e delle grandi cucinate di fine anno, la passata di pomodoro diventa uno degli ingredienti più acquistati. È la base di sughi, brasati, ragù e piatti che richiedono qualità e sicurezza. Per questo Altroconsumo ha pubblicato un nuovo test dedicato alle passate più diffuse nella grande distribuzione, valutando non solo gusto e consistenza, ma anche la presenza di residui di pesticidi, un parametro sempre più osservato dai consumatori.

I risultati rivelano un mercato ricco e diversificato, ma non privo di criticità. Alcuni prodotti presentano tracce multiple di fitofarmaci, pur restando nei limiti di legge, mentre altri risultano completamente puliti. Ciò che sorprende è che la migliore del test non coincide con il prezzo più alto: un dettaglio che rompe molti pregiudizi sulle etichette premium e invita a guardare oltre il brand.

Cosa ha valutato Altroconsumo e perché il parametro pesticidi pesa

Le analisi hanno considerato diversi aspetti: qualità della materia prima, consistenza della passata, acidità, freschezza aromatica e presenza di sale aggiunto. Il capitolo più delicato resta quello dei pesticidi: Altroconsumo ha effettuato screening su decine di sostanze, incluse quelle utilizzate nelle fasi agricole e spesso difficili da individuare nei prodotti trasformati.

La buona notizia è che la maggior parte delle passate rispetta pienamente le soglie. Tuttavia, alcune etichette mostrano combinazioni di residui che, pur non violando le norme, pongono interrogativi sulla qualità del processo agricolo. La passata ideale è quella che coniuga pulizia e gusto, con un pomodoro raccolto al giusto grado di maturazione e lavorato rapidamente per mantenere profumo e colore.
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La sorpresa sugli scaffali e come scegliere la passata giusta

Dalla comparazione emerge un dato inatteso: una passata di fascia media supera molte concorrenti più costose grazie a un equilibrio tra qualità sensoriale e assenza di tracce rilevabili di pesticidi. È questa la vera sorpresa del test, che conferma come prezzo e bontà non sempre vadano di pari passo, soprattutto nei prodotti della dispensa.

Per scegliere bene, Altroconsumo suggerisce di controllare l’origine del pomodoro, la presenza di ingredienti aggiunti e la consistenza del prodotto, evitando passate troppo liquide o eccessivamente acidule. Leggere l’etichetta resta l’arma più efficace, soprattutto per chi prepara piatti lunghi e strutturati durante le feste, dove la qualità della base fa davvero la differenza. Con i cenoni alle porte, la passata giusta permette di partire col piede migliore, puntando su sicurezza, sapore e una dispensa preparata senza sorprese.