Nuova rottamazione | Il Governo lancia la manovra che salva le cartelle esattoriali: da quando si potrà richiedere
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Wiki) - Bagheriainfo
La Legge di Bilancio 2026 introduce una nuova rottamazione delle cartelle, denominata “quinquies”: secondo quanto riportato da Sky TG24, si tratta di una versione più selettiva e con limiti più rigidi rispetto alle precedenti.
Nel testo della manovra economica per il 2026 compare un nuovo capitolo dedicato alla definizione agevolata dei debiti fiscali. Dopo la “quater” approvata nel 2023, arriva ora la cosiddetta “rottamazione quinquies”, una misura che mira a chiudere le pendenze residue ma con criteri più stringenti. Il Governo punta a un doppio obiettivo: da un lato agevolare i contribuenti in difficoltà, dall’altro garantire maggior rigore nei controlli e un incasso più rapido per le casse pubbliche. Come anticipato da Sky TG24, la misura dovrebbe entrare in vigore con la pubblicazione definitiva della Legge di Bilancio e interessare milioni di posizioni ancora aperte presso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La nuova versione del condono parziale, tuttavia, si distingue dalle precedenti per una serie di novità sostanziali. Non sarà più una sanatoria generalizzata, ma un’operazione mirata, con esclusione di alcune categorie di debiti e scadenze ravvicinate per l’adesione. L’intenzione è quella di evitare gli abusi del passato e incentivare solo i contribuenti che intendono realmente chiudere i conti in sospeso con l’erario.
Chi potrà aderire e cosa cambia rispetto al passato
Secondo le anticipazioni, potranno accedere alla rottamazione quinquies i contribuenti con cartelle notificate tra il 2000 e il 2022, escluse però le somme derivanti da condanne penali, multe stradali e contributi previdenziali non versati da datori di lavoro. La definizione agevolata permetterà di estinguere il debito senza pagare sanzioni e interessi di mora, ma con l’obbligo di versare l’imposta originaria e gli interessi legali maturati. Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione o a rate, ma con scadenze più ravvicinate rispetto al passato.
Tra le novità più significative c’è la previsione di un tetto massimo di importo per accedere alla misura, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 50.000 euro di debito complessivo. Saranno inoltre introdotti controlli automatizzati per verificare la coerenza delle dichiarazioni e impedire la partecipazione a chi abbia già usufruito di precedenti rottamazioni senza completare i versamenti. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà tempi ridotti per notificare l’accoglimento o il rigetto delle domande, così da accelerare l’intero processo.

Scadenze, rate e le “sorprese” della nuova versione
Il calendario dovrebbe essere serrato: la presentazione delle domande sarà possibile entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, con la prima rata prevista entro la fine di giugno 2026. Il piano di pagamento potrà articolarsi in un massimo di 18 rate in cinque anni, ma con un tasso d’interesse agevolato e controlli automatici sulle inadempienze. Chi non rispetterà anche una sola scadenza perderà i benefici e dovrà versare l’intero debito residuo.
Le “sorprese” della quinquies, spiega Sky TG24, riguardano la maggiore integrazione tra l’Agenzia delle Entrate e i sistemi digitali di riscossione, che consentiranno di gestire tutto online, dalla domanda al pagamento, con notifiche via PEC o SPID. Inoltre, la misura sarà accompagnata da un monitoraggio semestrale degli incassi, per evitare che il condono si trasformi in una perdita per lo Stato. Il nuovo approccio punta su responsabilità e trasparenza: chi aderisce potrà ottenere un alleggerimento del debito, ma solo dimostrando affidabilità e volontà reale di mettersi in regola. La rottamazione quinquies, dunque, non sarà un regalo, ma l’ultimo passo verso una chiusura definitiva dei conti sospesi con il fisco.