Uova: quel numero dice tutto | 0,1,2,3 spiegati bene sull’etichetta: il codice che ti fa comprare il prodotto migliore
Uova (Pexels) - bagheriainfo
Ogni uovo racconta la sua storia in un solo numero. Dal codice 0 al 3 si nasconde tutto: tipo di allevamento, origine e qualità. Le Camere di Commercio spiegano come leggerlo per acquistare consapevolmente.
Quando si apre una confezione di uova, quel piccolo codice stampato sul guscio non è un dettaglio tecnico ma una vera carta d’identità del prodotto. Il primo numero, da 0 a 3, indica il tipo di allevamento delle galline e rivela molto di più di quanto sembri. È l’informazione che consente ai consumatori di scegliere in base al benessere animale, alla sostenibilità e alla qualità del prodotto. Capire cosa significa è fondamentale per non acquistare “alla cieca”.
Il sistema di etichettatura è regolato da norme europee e italiane, e ogni Camera di Commercio verifica la corretta applicazione delle regole nelle aziende agricole e nei centri di confezionamento. Il codice serve a garantire trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera, dal pollaio al banco del supermercato. Leggerlo richiede solo un attimo, ma può cambiare completamente il modo di fare la spesa.
I quattro numeri che spiegano l’allevamento
Il primo carattere del codice è il più importante. “0” indica le uova da agricoltura biologica, provenienti da galline allevate all’aperto e nutrite con mangimi bio, senza pesticidi o antibiotici preventivi. Il “1” corrisponde a uova da allevamento all’aperto, dove gli animali possono muoversi liberamente all’esterno. Il “2” identifica le uova da allevamento a terra, con galline libere di muoversi in capannoni ma senza accesso all’esterno. Infine, il “3” segnala le uova provenienti da allevamenti in gabbia, una tipologia ancora permessa ma sempre meno diffusa per motivi etici e ambientali.
Dopo il numero, compare la sigla del Paese d’origine (“IT” per l’Italia), seguita dal codice ISTAT della provincia, dal codice identificativo del comune e infine dal numero dell’allevamento. Ogni cifra ha un significato preciso, utile anche per individuare la provenienza esatta e risalire al produttore in caso di controlli o verifiche. Le Camere di Commercio invitano a leggere l’etichetta sulla confezione, dove le informazioni vengono riportate in chiaro per facilitare il riconoscimento anche a chi non ha dimestichezza con i codici.
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Come leggere il codice e scegliere con criterio
Il codice stampato sul guscio è obbligatorio per legge e accompagna ogni singolo uovo, non solo la confezione. Conoscere il suo significato consente di fare una scelta informata e di sostenere pratiche di allevamento più rispettose. Chi desidera prodotti di qualità superiore e attenti all’ambiente dovrebbe orientarsi verso i codici 0 e 1, mentre chi privilegia il prezzo troverà nei codici 2 e 3 le opzioni più economiche, ma meno sostenibili. Il prezzo più basso, infatti, riflette spesso spazi ridotti e condizioni di vita più difficili per gli animali.
Un altro elemento da controllare è la data di deposizione o di scadenza, che per legge non può superare i 28 giorni dalla deposizione. Le uova più fresche si riconoscono anche dal colore uniforme del guscio e dalla conservazione a temperatura ambiente nei punti vendita, senza sbalzi termici. Scegliere prodotti tracciabili e di provenienza locale significa ridurre l’impatto ambientale e garantire standard di sicurezza alimentare più elevati.
Conoscere la chiave di lettura del codice permette di distinguere a colpo d’occhio un prodotto biologico da uno industriale. È un piccolo gesto di consapevolezza che incide sul mercato e sulla qualità di ciò che portiamo in tavola. Perché tra lo “0” e il “3” non c’è solo una differenza di allevamento, ma un intero mondo di scelte — e leggere quel numero significa già scegliere in modo più informato e responsabile.